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Salone del Mobile 2011: tendenza ufficio

Salone del Mobile 2011: tendenza ufficio

L’ufficio diventa a misura d’uomo
Il Salone del Mobile 2011 è ormai terminato e dopo classico e colore, scopriamo le nuove tendenze del mondo ufficio.

Gli imprenditori più illuminati hanno già da tempo optato per una formula di lavoro che non prevede che l’impiegato sia fisicamente in ufficio ma che possa comodamente operare da casa. Le aziende che hanno fatto questa scelta hanno registrato un aumento della resa dei lavoratori, poiché questi ultimi possono organizzare il tempo da dedicare alla professione. Purtroppo, però non tutte le aziende hanno questa lungimiranza inoltre ci sono mansioni che richiedono la presenza sul luogo di lavoro dell’addetto.

Così, per mettere chi deve passare grande parte della propria giornata alla scrivania, i produttori di mobili per ufficio hanno ridisegnato spazi e forme alla luce di nuove tendenze che vogliono ambienti composti e accoglienti. Senza cadere negli estremismi che avevano caratterizzato le proposte del passato che vedevano, da un lato la “domesticizzazione” che aveva trasformato l’ufficio in una vera e propria casa o, di contro l’iper-tecnologismo e l’iper-specializzazione, dove l’ambiente di lavoro diventava una postazione spaziale (o medicale).

L’ufficio oggi è l’espressione di mix di tipologie che vede l’uomo al centro del suo ambiente dove funzioni sempre più numerose sono delegate alle macchine operative.
Per la gestione dello spazio, sempre più limitato per questioni di riduzione delle spese, vengono usati moduli polifunzionali.

Un esempio sono i sistemi di armadiature di Dieffebi che, oltre ad assolvere le funzioni di storage, sono dotati di ante fonoassorbenti che limitano il riverbero acustico e che sono decorate, grazie a una tecnologia laser, con intagli geometrici che formano geometrie di design.
Sagsa fa disegnare da Favaretto & Partners una libreria modulare che, grazie alla diversa componibilità, oltre ad accogliere oggetti, ridisegna lo spazio.
Il gioco degli spazi pieni e vuoti è alla base del sistema disegnato dagli architetti Perin e Topan per Bralco dove i sistemi di contenimento si possono comporre a piacere ottenendo uffici personalizzati per forme, colori e accessori: librerie, sistemi di archiviazione, mobili di servizio e contenitori con o senza gambe o rotelline diventano anche elementi divisori e basi per i piani di lavoro.

Per offrire superfici sempre più funzionali i tavoli si fanno sempre più grandi e vivono di dettagli che non sono più solamente tecnici ma si enfatizzano nei dettagli come il particolare dell’accosto a filo di una struttura in trafilato d’acciaio lucido con un piano in essenza lignea nel tavolo Parallel di ICF lo smusso a 45° del piano della scrivania Quaranta5 di Fantoni. Sono invece personalizzabili le scrivanie di DVO che offrono una vasta scelta di supporti che va dalle gambe del sistema a quelle indipendenti (freestanding), di contenitori (individuali e condivisi) e piani di lavoro (per singoli o team).

La compagna di tante ore di lavoro è la sedia che deve assicurare comodità ed ergonomicità.
Peter Opsvik ha disegnato per Hag una seduta a sella di cavallo che, grazie alla forma esclusiva dello schienale, stimola il movimento e invita a cambiare posizione, pur stando seduti.
L’impiego del tecnopolimero Airek di CB-Chair di Claudio Bellini assicura una seduta comoda e flessibile.
Punta invece sulla modularità S-kocca, disegnata da Marcello Ziliani per Donati. Infatti è possibile declinare la scocca in quattro versioni (con o senza braccioli e con o senza foro centrale) e ottenere diverse tipologie e funzioni (fissa, girevole con molla di richiamo, regolabile in altezza, con piastra basculante, su ruote).
A sottolineare che il capo merita attenzioni speciali le aziende hanno proposte dedicate all’ufficio dirigenziale. Danny Venlet ha disegnato per Babini, per esempio, Goggle Desk, una scrivania dalle forme arrotondate, dimensioni imponenti e una ricca scelta di finiture e materiali.
Elledue punta sul classico con una scrivania realizzata con lastre di mogano, noce e radica di madrona e intarsi in essenza sbiancata e decori applicati in maiolica.

Alessandra Iannello