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Primavera su Parigi

Primavera su Parigi

Scatti sotto la Tour EiffelDopo New York, Londra, Milano anche Parigi ha detto la sua sulla primavera estate 2010.
Otto giorni di passerelle, glamour e mondanità guardando al look della prossima stagione per donne dalle personalità infinite ma accomunate da un allure charmante.

Organza sulle All Star Converse ecco la risposta di Anne Valérie Hash per la prossima estate all’insegna della gioventù e della libertà.
Techno punk è la donna Gareth Pugh che si veste di grigio per un effetto evanescente, al contrario Balenciaga porta in passerella l’arte contemporanea con una collezione dai tagli decisi, esperimenti materici e contaminazioni avanguardistiche.

Balmain punta sugli Anni’80. Soldatesse pacifiste e edoniste si alternano in passerella con abiti delle stampe mimetiche tempestate di paillette.
An Vandevorst e Filip Arickx per AF Vandevorst presentano una collezione safari mentre l’estro creativo di Peter Copping per Nina Ricci partorisce abiti-bomboniera senza spalline, abiti chemisier cipriati con volant imperdibili per ogni ragazza perbene che si rispetti.
Motivi celtici e pakistani alternati a dettagli di tradizione giapponese è la collezione disegnata da Dai Fujiwara per Issey Miyake.

Very Dior la donna proposta sa John Galliano per la primavera estate 2010.
Famme fatale, ma senza eccessi indossa con disinvoltura capi rubati dalla lingerie e li abbina a giacchine con scollo a fiocco, blazer dalla doppia balza, blazer stretti da una cintura.

“Do it yourself” è il motto di Vivienne Westwood. Capelli ipercotonati, make-up scenografico e una collezione fatta di scampoli colorati e stampati e soprattutti asimmetrici, al contrario la donna firmata da Albert Elbaz per Lanvin è alla ricerca della tranquillità con abiti dall’aria sensuale e protettiva attorno al corpo.

Maison Martin Margiela lima fino all’essenziale mentre Karl Lagerfeld si autocita con ironia con piccole variazioni sul tema all’insegna della contemporaneità.
Nuova linfa vitale per Emanuel Ungaro che porta in passerella una collezione firmata dalla stilista spagnola Estrella Archs e dall’attrice americana Lindsay Lohan. Il risultato sono abiti dai colori accesissimi, molto corti ed attillati.

Sa quello che vuole la donna Costume National di Ennio Capasa che lascia scoperte le gambe, che fa risaltare indossando sandali vertiginosi e short in pelle naturale o abitini dalla profonda scollatura.
D’ispirazione araba, senza scordare la perfezione bon ton della couture degli atelier romani anni Sessanta, è la collezione firmata da Riccardo Tisci per Givenchy.

Femminilità non urlata anche per Stella McCartney che esaudisce il desiderio di tutte le donne di essere giovani, sexy e chic in ogni circostanza.
Minimalista la donna Celine che ama la sartorialità, sa essere semplice nella quotidianità ma anche trasgredire con top, vestitini e minigonne in pelle.

Yves Saint Laurent torna alle origini e propone una collezione studiata ai minimi dettagli, perfetta ma pensata per essere vissuta tutti i giorni.
Capo icona l’abito-grembiule, studiato, disegnato, cucito con la stessa passione con la quale si cuce un abito da sera.

Atmosfera bucolica anche da Chanel che mette in scena un matrimonio nell’aia e una festa nella fattoria il tutto accompagnato da una performance live di Lily Allen.
La donna firmata da Karl Lagerfeld è di classe sia con i jeans used e la maglieria crochet e tricot sia con gli immancabili tailleur piccoli e rettangolari o sbuffanti e danzanti.

Dal mood autunnale la collezione primavera estate 2010 di Chloé. La pelette cromatica presenta il muschio, il kaki, l’avorio e il grigio e non manca nemmeno il trench sfoderato in panno avorio e i sandali in cuoio da portare con gli scaldamuscoli di lana.
La donna di Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli per Valentino vive nel Paese delle Meraviglie. Miniabiti drappeggi circolari, fiocchi giganti, ruche diagonali e volant, bluse rasparenti e ricamate e per la sera abiti fluttuanti da indossare con disinvoltura con scarpe rasoterra.

Arte contemporanea, abiti in 3D e evoluzione della specie di Darwin questo è Alexander McQueen. I capi sono estensione del corpo dall’anima tecnologica e sartoriale al tempo stesso.
La collezione di Kenzo è un omaggio a Freya Stark giornalista-scrittrice-esploratrice solitaria e temeraria, tutto è molto rilassato, da tè nel deserto. Bermuda, spolverino doppiopetto, caftani, maxi bag e per la sera entra in scena Sherazade: turbante attorno al capo, gioielli etnci e pantaloni da odalisca.

È’ metropolitana la donna, apparentemente trasandata, di Louis Vuitton che non esce di casa senza una borsa nuova ogni giorno. Ecco quindi che Marc Jacobs firma più di cinquanta modelli in canvas, denim o pelle, con o senza il monogramma rivisitato o le code di volpe shocking come charms. Dalla bandoliera a tracolla allo zaino sulle spalle, fino al bauletto con la cinghia lunga o il marsupio versione macro e la pochette appesa al collo, insomma ce n’è per tutti i gusti.

Sulla passerella di Hermès sfila in esclusiva Eva Herzigova.
La primavera estate 2010 è un omaggio al tennis degli anni Venti/Trenta quello raccontato nel Museo del Tennis di Newport, nel Rhode Island e la Kelly si presenta con una tasca portaracchetta.
Jean Paul Gaultier firma gonne a pieghe, blazer allungati, maxicardigan con bordi in contrasto e gonnellone da tennis prima maniera very Hermès.

Nella gallery le collezioni anche di Limi Feu, Rochas, Rue du Mail, Bruno Pieters, Lutz, Isabel Marant, Hussein Chalayan, Yohji Yamamoto, Andrew Gn, Dries Van Noten, Kris Van Assche, Giambattista Valli, Jean Charles De Castelbajac, Marithé+François Girbaud, Tim Hamilton, RM by Roland Mouret, Wunderkind, Collette Dinnigan, Elie Saab, Miu Miu, John Galliano e Giles.

Francesca Zottola