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Polo: uno stile di vita

Polo: uno stile di vita

Lo Sport dei Re, il Re degli SportUn gioco, una passione, uno stile di vita e, per la sua natura intensa e complessa, indubbiamente anche una sfida. Un match di polo dura da quattro a sei tempi – chukker – di sette minuti effettivi, ma in questo breve periodo, uomo e animale danno il massimo. Una serie di equilibrismi in sella, il contatto fisico con gli avversari, la necessità di rimanere sempre concentrati sull’azione e pronti a colpire la palla, rendono una preparazione adeguata indispensabile.

Del polo si possono dire tante cose, ma non che sia semplice. Infatti, le performance soddisfacenti si ottengono con mesi e mesi di allenamento e di lavoro volto a migliorare la resistenza, la forza, la flessibilità e la coordinazione. Come per tutti gli sport, infatti, il successo in campo non è determinato solo dal talento e questo lo sanno bene coloro che di questa attività hanno fatto una carriera.

Olavo Novaes, giocatore brasiliano più volte vincitore del titolo mondiale e attualmente con un rating di otto gol di handicap – che lo colloca tra i migliori al mondo –, si è reso conto dell’importanza di una buona preparazione fisica non appena intrapreso il professionismo. Da allora lavora regolarmente con un personal trainer: il suo programma fuori stagione include lavoro su forza e flessibilità, una decina di chilometri di corsa al giorno e chiaramente l’allenamento fatto in sella. Quando invece è impegnato in gare, si concentra su jogging e stretching, fondamentale anche come riscaldamento prima di entrare in campo.

Che consiglio darebbe Olavo a una persona che si avvicina al polo? Di fare della forma fisica una priorità e di continuare a lavorare regolarmente su tutti gli aspetti, inclusa un’alimentazione adeguata e sonno a sufficienza, anche se non sempre è facile dati i molteplici eventi sociali che si svolgono attorno alle partite.

Anche per Horacio Etcheverry, professionista argentino da sei gol di handicap, mantenersi in forma è fondamentale. Il suo primo torneo l’ha giocato a dodici anni e man mano che la sua attività agonistica si è fatta più intensa, anche lui si è reso conto dell’importanza di una preparazione adatta. Oltre alle partite quotidiane, consuete in Argentina, si prepara con un programma di sollevamento pesi e di condizionamento aerobico, entrambi ridotti al minimo quando incomincia le gare e ha dunque bisogno di non disperdere energie.

Seppur le modalità di raggiungimento della forma fisica necessaria per partecipare a un’attività che così tanto esige siano diverse per tutti, la sua importanza è innegabile. La partita di polo è dunque la proverbiale punta dell’iceberg: a monte ci sono mesi e mesi di preparazione, di allenamento e sì, a volte anche di sacrifici. Sono però sacrifici che sia i professionisti sia gli amatori fanno volentieri, perché la soddisfazione di una partita ben giocata è difficilmente eguagliabile.

Allegra Nasi