x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Patrimonio Unesco 2013

Patrimonio Unesco 2013

Anche Etna e ville Medicee tra i nuovi siti

Se la Guida Blu 2013, con le località turistiche più belle selezionate da Legambiente e Touring Club Italiano, non vi basta per scegliere la meta in cui tracorrere le vacanze estive, ecco altri siti da non perdere appena entrati nel Patrimonio dell’Unesco.

Sono ben 19  le new entry assolute nella lista World Heritage dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, aggiornata dopo la 37esima riunione annuale che si è tenuta dal 16 al 27 giugno in Cambogia, tra Pnomh Penh e Siem Reap.

Scopriamole da vicino.

L’Italia mette a segno un doppio successo: sia l’Etna sia 12 ville Medicee del XV-XVII secolo e 2 giardini di Firenze entrano nel patrimonio dell’umanità 2013.

Tra le nuove iscrizioni si segnalano 5 siti naturali e 14 mete culturali.

Nel primo gruppo rientrano la catena montuosa Xinjang Tianshan (Cina), il Monte Etna (Italia), la riserva della biosfera di El Pinacate e il gran deserto d’Altar (Messico), il deserto del Namib (Namibia) e il Tajik National Park (Tagikistan).

Il secondo elenco annovera l’antica stazione baleniera di Red Bay nella provincia di Terranova e Labrador (Canada), le terrazze di riso dello Honghe Hani (Cina), i monumenti e il sito archeologico di Kaesong (Corea del Nord), la città antica di Levuka (Fiji), i giochi d’acqua del giardino Bergpark Wilhelmshöhe realizzati da Carl Landgrave di Hesse-Kassel nel 1689 (Germania), le antiche fortezze del Rajasthan (India), il Palazzo Golestan a Teheran (Iran), le ville Medicee e 2 giardini in Toscana (Italia), il Monte Fuji (Giappone), il centro storico di Agadez (Niger), le chiese ortodosse di legno dei Carpazi (Polonia / Ucraina), l’Università di Coimbra (Portogallo), l’antica città di Al Zubarah (Qatar) e la città antica di Cherson in Crimea (Ucaina).

In 3 casi si parla di estensioni alla lista: il Mount Kenya-Lewa Wildlife Conservancy (Kenya), i Monti Drakensberg Tranboundary di Lesotho (Sud Africa) e il sito delle miniere di sale di Bochnia e Wieliczka (Polonia).

La lista World Heritage conta ora 981 siti iscritti da 160 Paesi.