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Natuzzi porta l’arte al grande pubblico

Natuzzi porta l’arte al grande pubblico

Intervista al Presidente del Gruppo
A ribadire che l’arte deve essere un elemento della vita fruibile da tutti, Pasquale Natuzzi ha chiamato Sofia Rosolini ed Eris Nezha, due ballerini del teatro Petruzzelli di Bari, per presentare, nel suggestivo scenario di Palazzo Caproni (sede milanese dello showroom dell’azienda barese) la nuova creazione di Giacomo Benevelli per Natuzzi.

I due artisti hanno rappresentato, con un pas de deux ideato dal coreografo Gianluca Schiavoni, il mito di Apollo e Dafne da cui prendono il nome le lampade che, proprio come il dio e la ninfa, si abbracciano fino a formare un unico corpo.

“Apollo e Dafne – spiega Pasquale Natuzzi, Presidente e amministratore delegato del Gruppo Natuzzirientra in un progetto di democratizzazione dell’arte che è iniziato tre anni fa e che mi sta molto a cuore. In un primo momento abbiamo fatto delle installazioni con le sculture del maestro Benevelli nei nostri flagship di Shangai, Milano, Londra e New York, ma le opere sono costose perché possano essere acquistate dal grande pubblico. Così abbiamo chiesto al maestro di disegnare una serie di oggetti di uso domestico come vassoi, portafiori e lampade che, grazie a una produzione industriale, fossero accessibili“.

Infatti la collezione disegnata dal maestro Giacomo Benevelli è composta dal vassoio Philira e dal vaso Vasum e si arricchisce oggi con le lampade Apollo e Dafne.

Come continuerà il vostro progetto Natuzzi Open Art?
Dopo Benevelli il progetto continuerà coinvolgendo ogni anno artisti diversi, preferibilmente italiani a sottolineare l’identità nostrana di Natuzzi.

A livello corporate a cosa state lavorando?
Un altro fronte su cui stiamo operando è il consolidamento di alcuni mercati. Il nostro modo di operare all’estero (che rappresenta l’88% dei 518,6milioni di euro del fatturato ndr) si basa sul presidio del paese con una nostra filiale che seleziona un partner per ogni città a cui diamo l’esclusiva per la sua area. Così riusciamo a ottenere dei risultati importanti.

Su quali paesi state puntando?
In India dove siamo presenti con tre monomarca che diventeranno sette entro fine d’anno o in Cina, dove oggi abbiamo quaranta negozi a cui se ne aggiungeranno altri quindici. Il Brasile, mercato di importanza strategica dove abbiamo due unità produttive per la linea Italsofa (che insieme a Editions completa la gamma del brand) che operano per il mercato locale e per le zone limitrofe, il piano prevede di raggiungere, a conclusione del 2011, il numero di 18 fra Stores e Galleries.

Come è strutturata la vostra distribuzione?
La struttura distributiva del gruppo prevede tre tipologie di monomarca. Gli Stores (293 per Natuzzi e 25 per Italsofa) sono ubicati nelle principali località di tutto il mondo, le Galleries (366 con insegna Natuzzi e 19 Italsofa) sono aperte in partnership con le più grandi catene quali Selfridges (UK), Sears Roebuck (Canada), Bloomingdales (Usa), David Jones (Australia) o Cuir Center (Francia) e Concessions (15 di Natuzzi).

Alessandra Iannello

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