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Modigliani a Pisa

Modigliani a Pisa

La mostra della settimana
Palazzo Blu a Pisa ospita fino al 15 febbraio 2015 una mostra che mette sotto i riflettori i capolavori dell’artista maledetto per eccellenza, Amedeo Modigliani.

L’esposizione “Amedeo Modigliani et ses amis”, a cura di Jean Michel Bouhours, raccoglie un corpus di circa 100 opere, 70 provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e oltre 30 appartenenti alle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere: in particolare, 5 straordinari Modigliani provenienti dal Musée de l’Orangerie di Parigi che ha accettato di prestare tutte le opere dell’artista livornese della collezione Jean Walter e Paul Guillaume.

La mostra ricrea l’atmosfera culturale in cui maturò la vicenda artistica di Modigliani dal periodo della sua formazione a Livorno fino al suo trasferimento a Parigi.

La rassegna si apre con una sezione dedicata a Modigliani in l’Italia, per raccontare l’inizio, la famiglia, Livorno, gli studi non facili, la malattia e la vocazione precoci, la difficoltà a seguire le regole della comunità ebraica cittadina, tutti elementi che contribuirono a rendere travagliata la sua infanzia. Attraverso riproduzioni di fotografie e documenti d’archivio, si entra negli anni della formazione dellʹartista.

Ma è nella Parigi della cultura avanguardista, dei fauves che il dissoluto artista, matura la sua poetica artistica, influenzato fortemente da Toulouse‐Lautrec e Cézanne. Tra i suoi mecenati, i mercanti e poi amici Jean e Paul Alexandre che sostengono e incoraggiano gli esordi del pittore. Un anno dopo il suo arrivo a Parigi sono proprio loro i primi a commissionargli opere, come “Ritratto di Jean Alexandre”, in mostra nella sezione Arrivo a Parigi.

La sezione Modigliani/Brancusi e la scultura dedica ampio spazio a quel linguaggio idealizzato che indicò la strada al giovane Amedeo, mentre agli anni parigini e agli artisti suoi contemporanei è invece dedicata la sala de La cerchia di amici  presenti in mostra i grandi capolavori di artisti dell’epoca e compagni di avventure a Montparnasse tra i quali Chaim Soutine, Pablo Picasso, Marc Chagall, Fernand Léger Maurice Utrillo, Suzanne Valadon, Raoul Dufy, Juan Gris, Gino Severini e ancora Jacques Lipchitz.

Ai ritratti è dedicata la sezione Ritrattista Geniale e a chiusura dell’esposizione è dedicato uno spazio agli innumerevoli disegni che Modigliani ha prodotto nel corso del suo intero percorso artistico, dall’età di 14 anni quando lavorava a Livorno nell’atelier di Guglielmo Micheli, fino agli ultimi anni della sua vita.