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Milano Moda Donna, secondo atto

Milano Moda Donna, secondo atto

Autunno inverno 2011-2012La seconda giornata dedicata alla moda femmininile per l’autunno inverno 2011-2012 a Milano si è aperta con la sfilata dal piglio british e dalle linee pulite di Max Mara.

Abbandonati i colori fluo che hanno fatto da padrone nella prima giornata di Milano Moda Donna, nella collezione del brand della famiglia Maramotti solo bianco, grigio, ghiaccio, beige e marrone per un gusto minimal che da sempre contraddistingue il marchio.
Capo cult il kilt inglese interpretato in chiave contemporanea, capace di diventare un abito,un bustier, un cappotto anche da sera se il pattern si mischia al lamè o una gonna pantalone ampia in voile iridescente.

Ospite d’onore alla sfilata Katie Holmes, che riceverà il premio WIF Max Mara “Face of the Future” come riconoscimento alle sue capacità recitative, al suo stile e alla sua grazia in occasione dei WIF Crtystal +Lucy Awards il 16 giugno 2011 a Beverly Hills.

Anche la collezione Blugirl si ispira allo stile britannico, come confermato da Anna Molinari: “L’ispirazione è nata da un viaggio in Inghilterra, dal fascino di quei luoghi,e da un modello di eleganza raffinata e retrò ma fortemente contemporanea: una femminilità decisa, in equilibrio fra razionalità e fantasia”.

Al contrario di Max Mara però Blugirl osa con il colore: arancione, giallo, blu, fuxia per giochi cromatici intensi e nuovi, non rinunciando però al nero con inserti in pizzo per la sera.

Signorine bon ton con tubini che non mostrano mai le ginocchia e con accessori accentrici come il cappellino alla garçon, borsetta con foulard annodato, bouquet in seta sul revers dei cappotti e sui vestiti e calze maschili nelle decolleté di lucertola.

Prima del rock anni ’70 portato in passerella da Ermanno Scervino, è stata la volta di Fendi, che ha mostrato le pellicce, da sempre motivo di vanto della Maison, proposte in versione camouflage e in collage di zibellino, volpi, cincillà e visone per lunghi gilet e per i colli degli abiti sagomati e delle bluse dal taglio geometrico.

Per quanto riguarda la palette cromatica, Silvia Venturini Fendi e Karl Lagerfeld hanno scelto i toni del naturale: verde, marrone, nero e cipria.
Gli accessori must della collezione AI 2011-2012 di Fendi sono la borsa bauletto in pelle proposta in vernice colorata o in pelle pirografata, e le scarpe con punta stondata, tacco quadrato e listini sul collo del piede.

I colori accesi e le lettere dell’’alfabeto sono il filo conduttore dell’intera sfilata D&G: sono sulla lana infeltrita, sul panno maschile,chiffon, seta, jersey, cotone stretch, pelliccia, sulle sneakers a tacco alto, sulle piccole pochette e borse a tracolla con catena –la Anja Bag-, foulard e grandi bijoux giocattole dove le lettere sono i nuovi charms.

“Le tipiche ossessioni femminili le ho stravolte fino a trasformarle nel loro opposto: in innocenza, in divertimento, in eleganza”, così ha commentato la sua collezione Miuccia Prada, in scena dopo Haute, Krizia e Luisa Beccaria.

E quindi, nelle creazioni Prada, le pailletes assumono dimensioni esagerate, il pitone diventa protagonista, la pelliccia diventa ancora più voluminosa, meglio se di peluche, in una sorta di scherno nei confronti del banale fino a farlo diventare divertente e persino bello.

Pitone su cappotti dai volumi ampi, con revers ingigantiti e maniche tre quarti e sulle pregiate clutch, abiti trapezio, cappotti college con maxi bottoni di metallo, gonne millepieghe, grafiche astratte e cinture bassissime a segnare il punto fianchi per la collezione più creativa e innovativa vista fino ad ora alla Milano Fashion Week.

La collezione di Albino, penultima sfilata in calendario prima di Anteprima, si è ispirata a New York, agli anni ’50 e al pop impressionismo di Rothko e Keith Haring: bluse dall’effetto tridimensionakle, macropois in toni accesi, mix di grisaglie, tweed e spigati con dettagli in lurex e fantasie multicolor per una sfilata inno alla femminilità.