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Lynn Carver, Fili

Lynn Carver, Fili

Per la mostra di Castelfranco Veneto si sono incontrati un’artista originale e un grande violoncellista
Dall’1 dicembre al 17 febbraio a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, si terrà la mostra Fili, personale di Lynn Carver nata dall’incontro di un’artista particolare e da un grande violoncellista.
La Carver, statunitense, approda negli anni ’80 in una antica casa di pietra tra i boschi dei Colli Asolani, un luogo assolutamente differente rispetto alla New York che nel precedente decennio l’aveva vista protagonista. Ad Asolo, Lynn crea un suo angolo di mondo, al riparo dall’invadenza di quei vortici newyorkesi che dissipano energie e consumano relazioni, legami, persone.

A strapparla da un buen retiro dove la creatività si è fatta esercizio intimo, da non ostentare, è stato un altro grande artista, Mario Brunello, tra i più grandi violoncellisti oggi al mondo.

La rassegna è ospitata presso lo spazio Antiruggine voluto dal musicista e dalla moglie Arianna, un luogo “per dar vita ai pensieri e alle idee, per non lasciare la nostra mente alla ruggine“. Le opere sono il risultato di un lavoro estenuante che si serve di taglio e cucito, orgogliosamente svolto in prima persona, per costruire mappe geografiche, comporre ritratti, scrivere con il filo pagine di giornali o guide telefoniche.

Pur essendo del tutto analoghe le procedure di lavoro, sono tre i filoni principali della ricerca di Lynn Carver e si possono condensare nei Ritratti, nelle Mappe e nelle opere in cui è predominante l’aspetto del lettering.

I Ritratti nascono casualmente negli anni Settanta, quando l’artista sceglie di miniaturizzare le dimensioni di un copriletto e realizza, in piccola scala, un letto con tanto di lenzuola e cuscini. Quel letto racconta le difficoltà e la vita del committente, di cui diventa inevitabilmente strumento d’analisi psicanalitica. Successivamente, i Ritratti prenderanno anche altre forme ma continueranno a essere fortemente legati alla dimensione dell’alcova, declinata ogni volta con la leggerezza o la complessità del caso.
Le Mappe di città sono invece naturale situazione privilegiata di corrispondenze topografiche tra realtà differenti e diventano luoghi di legami e di simboli.
La prima pagina di un giornale, un foglio strappato delle Pagine Gialle, un album di foto di famiglia. Sono questi i lavori di Lynn Carver in cui emerge la passione per le lettere, per i testi, da intendersi nel loro sviluppo grafico. Con forza lei ha spesso ricreato quelle scritte, talvolta fedelmente, molte altre dando solo l’illusione di esservi fedele.

Il lavoro di Lynn ha affascinato, oltre che Mario Brunello, molti amici di Antiruggine, che hanno voluto offrire alla mostra una loro testimonianza (da Alessandro Baricco a Paolo Rumiz, ad Aldo Cibic), nonchè Dario Cimorelli, gran patron di Silvana, che ha volto stampare il catalogo.

Con il passaparola che nasce dalla comunanza di riflessioni e obiettivi, prima ancora che la mostra abbia preso definitivamente forma è già stata “calendarizzata” da altre sedi, in un circuito sorprendentemente esteso di luoghi non alternativi ma complementari a quelli dell’ufficialità delle mostre. Prima sede, dopo Antiruggine, sarà Artesella a Borgo Valsugana.

http://brunelloantiruggine.blogspot.com/