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Lucas Luengo, passione per i cavalli

Lucas Luengo, passione per i cavalli

Il groom argentinoChe il polo sia un passatempo logisticamente complesso, è indiscutibile: un team ha generalmente un parco cavalli che conta almeno una ventina di questi magnifici animali,  ognuno dei quali necessita di cure e lavoro quotidiani. E’ proprio di questo che si occupa il groom, una figura forse meno conosciuta ma non per questo meno importante. Un lavoro duro e di forte responsabilità; un lavoro che Lucas Luengo, 29 anni,  fa con passione e dedizione.

Nato e cresciuto in Argentina, Lucas è sempre stato affascinato da queste fantastiche creature; nel 2004, grazie ad uno zio giocatore, ha incominciato la sua avventura in questo mondo esclusivo.

In cosa consiste esattamente il tuo lavoro?
Mi occupo di tutto ciò che è relativo ai cavalli: la loro alimentazione, le loro cure, il loro condizionamento, e chiaramente tutta la preparazione prima e durante le partite.

Com’è una tua giornata tipo?
Sveglia all’alba per dare da mangiare ai cavalli, prepararli ed uscire per la prima seduta di allenamento, generalmente un vareo (ndr: il vareo consiste nel montare un cavallo e portare gli altri al traino, alternando passo e trotto per un periodo variabile tra i 50 minuti e l’ora o più). Verso sera, quando non si gioca, si fa poi la seconda seduta di allenamento, montando i cavalli o individualmente oppure uscendo per un altro vareo.

Qual è il tuo ruolo durante i match?
Preparo i cavalli, li riscaldo, aiuto il giocatore nel cambio animale dopo ogni tempo e chiaramente sono pronto a dare una mano se avesse problemi con una stecca, con dei finimenti, o altro.

Di quanti cavalli ti occupi?
Quest’anno 6. L’anno scorso ne avevo di più; sono arrivato ad averne in cura 15!

Che tipo di rapporto si crea con questi magnifici animali?
La parola migliore per definirlo è “stupendo”! Si crea un vero e proprio rapporto di fiducia: io imparo a conoscere loro e loro imparano a conoscere me.

E che tipo di rapporto si crea con i patron con i quali lavori?
Di solito si diventa amici; in fondo, si fa parte dello stesso team. Come in tutte le squadre ci possono essere momenti di tensione, di incomprensione,  ma generalmente tutto si risolve.

Il vostro ruole è fondamentale e di grande responsabilità. (ndr: se un cavallo non è ben lavorato o se è vestito in maniera scorretta, diventa pericoloso per il giocatore). Come vivi questa responsabilità?
E’ vero, il nostro lavoro implica grandi responsabilità, sia verso i cavalli che verso i giocatori la cui sicurezza è anche nelle nostre mani. Avendo tempo per fare le cose per bene però, generalmente non ci sono problemi e lo affronto con serenità ed orgoglio.

Fate parte di una squarda a tutti gli effetti; una squadra composta dai giocatori, dagli altri groom, dai professionisti  e chiaramente, dai cavalli. Ti piace questo lavoro di squadra?
Si, mi piace tantissimo. Certo, non con tutti nascono grandi amicizie,  ma si riesce sempre a collaborare in uno spirito di armonia. Io sono stato fortunato ed in questi anni ho  conosciuto diverse persone con le quali si sono creati dei rapporti solidi e veri.

Come definiresti il gioco del polo?
E’ un gioco intenso, senza eguali e nel quale il lavoro di squadra è davvero indispensabile!

E come definiresti lo stile di vita del polo?
Esclusivo,  unico. Si gioca in posti spettacolari, confrontandosi quotidianamente con persone interessanti.

Cosa più ti piace di questo lavoro, di questa vita che fai?
I rapporti che si creano, sia con le persone che con gli animali.

E cosa più ti piace del gioco?
E’ tutto divertente,  ma forse quello che più mi piace è la simbiosi  che si crea con il cavallo;  è la parte più emozionante!

Un bel bel ricordo?
L’anno in cui ho potuto condividere questo mondo con mio fratello e mia sorella.

Ed un brutto ricordo?
Per fortuna ce sono pochi e cerco di non pensarci.

Che programmi ha la tua squadra per la stagione.
Abbiamo appena giocato le selezioni per il Campionato Italiano ed adesso abbiamo in programma una serie di gare locali.

In poche parole…
Un vareo di prima mattina.
L’emozione di sentire il vento in faccia (ed a volte anche i moscerini!)

L’ armonia con il cavallo.
Emozionante!

Galoppare veloce, sentendosi uno con il cavallo.
Puro piacere.

La potenza del cavallo.
Una sensazione che da forza.

Un match vinto.
Allegria!

Un match perso.
Tristezza, delusione e voglia di riscatto.

Allegra Nasi