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Lorenzo Riva e l’essenza dell’alta moda

Lorenzo Riva e l’essenza dell’alta moda

Continua Altaroma“L’unica musica di sottofondo a questa sfilata sarà il click degli scatti dei fotografi, esattamente come avveniva negli atelier dei couturier francesi” questa la premessa di Lorenzo Riva al suo defilé durante i giorni del’alta moda capitolina. Ed effettivamente la sensazione è di tornare indietro quando a parlare erano gli abiti e non le polemiche o i proclama sterili e fini a sé stessi. Proprio come in una maison d’altri tempi Lorenzo Riva commenta uno a uno i capi che escono in una sala raccolta di una suite dell’hotel Exedra. Anche le mannequin (sarebbe stonato chiamarle fotomodelle) si muovono con una maestria che ricorda quella delle muse ispiratrici dei couturier che hanno fatto la storia della moda.

L’accuratezza si ritrova anche nelle acconciature sapienti costruzioni fatte di cotonature che escono dalle abili mani degli assistenti della Compagnia della Bellezza di Salvo Filetti e che, come è successo per le pettinature della sfilata di gennaio che sono state riprese da Lady Gaga nel suo ultimo tour, faranno sicuramente tendenza. “Proprio come nelle proposte di una sartoria degli anni ’40 – continua il Maestronon ci sono due abiti uguali né per forme né per colore. Ogni donna ha il proprio stile e deve sentire che l’abito è stato pensato solo per lei”.

Icona di stile della collezione l’attrice Kay Kendall nelle sue interpretazioni in Dance Hall e Lady Godiva Rides Again. Così le linee affusolate caratterizzano i tubini corti abbinati a soprabiti smanicati arricchiti da decorazioni di zibellino. Sempre in tema di cappotti è splendido quello che completa la mise “Piazza Navona” (altro richiamo storico alla sartoria d’antan: dare un nome ai capi) realizzato in tessuto in cachemire effetto stuoia e che va a coprire un abito in crepe sablé di una tonalità appena differente.

L’eleganza è fatta di particolari come i tronchetti da abbinare alla mise da giorno in raso nero con risvolto dello stesso colore dell’abito o i guanti bicolore da avvicinare alle francesine nelle stesse tonalità. Due i colori di che, in mille nuance, caratterizzano la stagione del couturier monzese: il verde e il marrone. Il primo nella tonalità verde Nilo è protagonista di un abito da sera in raso di seta decorato con una bordura di 50 rose fatte a mano con lo stesso materiale o, in una variante più scura, di un tailleur debrodé. Il marrone, leit motive di diverse passerelle capitoline, è total per un abito a palloncino cartouche in seta moiré che, grazie ai drappeggi inediti, rifrange la luce in maniera inaspettata. Il colore principe dell’autunno tinge i pizzi che doppiano un abito in moiré di seta rosa, si trasforma in base da sovrapporre con un voile blu o si interseca con inserti in crepe rosa. “Altro colore della stagione – ribadisce Riva è il corallo. In questa tonalità ho realizzato un abito da sera in crepe arricchito con broche di Swarovski che si vedrà indosso a una celebrità per la serata di gala della coppa Cartier che si terrà a Buckingham Palace”.

La storia di Lorenzo Riva segna quest’anno un compleanno importante. Infatti a settembre cade il cinquantesimo anniversario della nascita della maison che verrà festeggiato il giorno 10 con una grande festa all’Arengario di Monza. In quell’occasione le hostess e il personale verranno vestiti in anteprima con la nuova linea che il designer ha progettato per Colmar.

Alessandra Iannello

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