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L’abito da sposa di Alice

L’abito da sposa di Alice

Da Giada CurtiDi solito le sfilate di alta moda si chiudono con l’uscita dell’abito da sposa.
Quella di Giada Curti, invece, si apre con l’abito per il giorno più bello proprio a sottolineare che questa è la vera novità della stagione. Infatti la giovane designer (ha solo 32 anni) propone per la prima volta una linea di abiti da sposa che portano il suo nome. Nel capo iconico della linea marriage tradizione e innovazione si uniscono in una elegantissima creazione in seta d’avorio e tulle, dal bustier impreziosito da migliaia di minuscoli cristalli e da una gonna vaporosa costruita da decine di veli di tulle soprapposti.

La collezione, per i tanti riferimenti autobiografici, è la storia di un sogno che si concretizza infatti Giada annusa l’aria della sartoria sin da bambina, cresce vicino alla nonna Eva che è titolare di un importante atelier e impara da subito ad apprezzare il pregio di un pizzo, a riconoscere le qualità della seta italiana, a cogliere il valore di un ricamo o di un taglio che esalta la bellezza e l’originalità di un abito. Finiti gli studi artistici intraprende una serie di viaggi alla ricerca di uno stile personale, che trova nell’amore per l’arte e la storia di usi e costumi di popoli lontani. Nascono così capi unici, esclusivi che trovano ispirazione nel barocco siciliano da cui la stilista attinge per dar corpo ai colori, ai profumi e alle forme delle sue creazioni.

Si sposa giovanissima con l’imprenditore Antonio Curti, con il quale fa crescere l’atelier di famiglia (che vanta un’importante tradizione nell’alta moda italiana da ormai 50 anni) fino a far diventare la maison Curti un importante punto di riferimento oltre i confini nazionali. I capi delle collezioni firmate Giada Curti sono interamente prodotti all’interno dell’atelier, sotto l’attenta supervisione della stilista.

Che meraviglia di abiti!
Grazie. Ogni mise è un pezzo unico, non riproducibile cosiccome il concetto stesso di sposa. Ogni donna in quel frangente è unica e irripetibile. La linea si compone di soli trenta outfit che vivranno nel sogno di una sola donna.

Quali sono le linee guida della collezione?
Questa stagione mi sono dedicata a una donna dolce, romantica, che rispecchia la sua personalità di sognatrice. Alice entra in un giardino d’inverno fiabesco, che ricorda il bosco del film di Tim Burton “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Si tratta di un mondo fantastico che ha i colori delle favole. I capi sono un tripudio di satin, sete e mussole incrostate di pizzi francesi e con applicazioni di fiori in organza illuminati da cristalli.

Quali altre novità ci riserva per il futuro?
In sfilata abbiamo dato un assaggio di due nuove collaborazioni. Infatti le calzature erano di Loriblu e la gioielleria di Pikkio. Entrambe queste proposte diventeranno delle linee continuative per il completamento di un total look.

Dove vengono venduti gli abiti delle collezioni Giada Curti e Atelier Curti?
Gli abiti dell’Atelier Curti sono venduti nelle migliori boutique di Dubai e Mosca, oltre allo showroom di Pontecorvo (in provincia di Frosinone). A breve apriremo uno show room a Dubai per entrambe le linee. Sono molto apprezzata dalla famiglia reale tanto che lo scorso maggio ero l’unica donna europea ammessa a un matrimonio (per il quale la stilista aveva disegnato gli abiti della sposa e di diverse invitate ndr) alla corte del Paese medio orientale.

Alessandra Iannello