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La donna Daks sale in passerella

La donna Daks sale in passerella

Per i 25 anni del British Fashion CouncilLa sfilata durante la scorsa fashion week londinese, che ha visto salire per la prima volta le creazioni di Daks su una passerella, è stato il suggello al percorso di rinnovamento dello storico marchio britannico. “Le radici di Daks (che ha chiuso il 2009 con un fatturato di 500 milioni di sterline, circa 715 milioni di euro, ndr) – dice Paul Dimond, presidente di Daks Simpsonaffondano nella città di Londra: il brand è stato fondato, infatti, nel 1884 in Middlesex Street dalla famiglia Simpson e, ancora oggi, rimane un punto di riferimento a livello internazionale per quanto riguarda lo stile britannico. Abbiamo pensato che fosse arrivato il momento giusto per far sfilare la collezione donna su una passerella di respiro internazionale e tale decisione è coincisa con il 25esimo anniversario del British Fashion Council”. Un traguardo importante per un cammino iniziato circa vent’anni fa, quando il marchio, nel 1991, fu acquisito dal gruppo giapponese Sankyo Seiko, profondo conoscitore del mondo Daks visto che lo aveva avuto in licenza per il Giappone per oltre 21 anni.

Come si è articolato il rinnovamento di Daks?
Il primo passo della riorganizzazione è stata la completa rivisitazione della politica distributiva, che punta ad avere una catena di negozi monomarca oltre che di corner e shop in shop. A oggi le linee Daks sono vendute in oltre 2mila negozi multimarca in 30 Paesi in tutto il mondo, anche se il mercato d’elezione rimane l’estremo oriente, tanto che in Corea è il numero uno dei brand non nazionali. Proprio in quest’area è prevista la crescita maggiore, anche perché i negozi di Hong Kong, Taiwan e quelli in Cina vendono sia i prodotti di Daks Uk sia i capi realizzati in licenza in Giappone.

C’è anche un po’ di Italia in questo nuovo corso…
Il piano di riposizionamento ha toccato anche l’ufficio stile, che lo scorso anno è stato rinnovato e, con la carica di creative director, Filippo Scuffi è stato nominato responsabile per le collezioni di prêt-à-porter uomo e donna, per gli accessori e per la supervisione del brand image.

Siete interessati a nuovi mercati?
Daks ha un business di successo e ben riconosciuto in Estremo Oriente e la Cina è un mercato dove il programma di espansione del brand sta avendo un’ottima riuscita. Siamo anche interessati agli altri grandi mercati in via di sviluppo.

In questi nuovi mercati ci sono nuove aperture di negozi Daks?
Abbiamo recentemente riaperto il nostro Sanpuchi Store a Tokyo e stiamo aprendo tre nuovi negozi in Cina. Questa attività non ci distoglie dagli altri mercati, tanto che abbiamo recentemente inaugurato Happy Jack, uno shop-in-shop di abbigliamento donna a Firenze. L’azienda ha anche un flagship store in Old Bond Street a Londra, in Jermyn Street sempre a Londra e a Monaco di Baviera.

In poco meno di un anno avete lanciato le nuove collezioni bambino e golf. Ci sono novità che vedranno la luce a breve?
In vista delle Olimpiadi di Londra nel 2012 abbiamo in previsione di lanciare una linea Daks casual.

Alessandra Iannello