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Tra funzione ed emozione

Tra funzione ed emozione

Il lusso secondo Elisabetta Fabri, AD Starhotels
L’ospitalità italiana vanta da sempre realtà d’eccellenza nel campo della hotellerie di lusso. Una di queste è Starhotels, che da realtà “familiare”, ha saputo diventare in pochi anni un brand di valore internazionale. Elisabetta Fabri, 46 anni, mamma di due gemelli, Amministratore Delegato e Presidente di Starhotels International, racconta a Luxgallery questa storia di successo.

Starhotels: da intuizione a successo internazionale. La storia e i perché di questa affermazione.
Starhotels, presente nel panorama turistico da 27 anni, è stata fondata nel 1980 da mio padre, Ferruccio Fabri che, con grande intuito, iniziò a differenziare gli investimenti e, nel periodo di crisi negli anni ’70, dall’edilizia si concentrò sull’attività alberghiera. Adesso il marchio Starhotels, che si avvia verso la terza generazione, può contare su una collezione di 22 alberghi, di cui 20 quattro stelle nel cuore di 12 città in Italia, 1 hotel de charme a Parigi e 1 deluxe a New York. Ogni albergo ha un suo stile, in linea con la città che lo ospita. In breve la storia è questa, ma dietro le quinte e per giungere sino a qui c’è un grande lavoro. Un impegno continuo, anche economico, che vede notevoli investimenti.

Per esempio?
A novembre ha aperto  la nuova ala dello Starhotels Rosa di Milano con ingresso da piazza Fontana. Prossimamente sarà la volta di Trieste. Il nostro scopo è avere tutta la nostra collezione di alberghi rinnovata entro il 2012. Dietro questa affermazione, quindi,ci sono lavoro, impegno, dedizione ma anche tanta cura e attenzione al cliente. Perché l’involucro può essere bello e accattivante, ma se poi non c’è altro…

Cosa cercano i clienti Starhotels e cosa offrite loro?
Starhotels è la fusione di vari elementi, tutti fondamentali per il successo della catena: stile, classe, innovazione, cultura. Fondamentale è anche la cura ai minimi dettagli e tante piccole attenzioni per far sentire l’ospite al centro dei nostri pensieri. Così, oltre alle camere Executive, ampie e raffinate con accorgimenti utili alla clientela business e il collegamento wi-fi in ogni stanza, abbiamo pensato allo Starbed, il nuovo letto protagonista della camera Starhotels; o alla Pillowmania, per cuscini “à la carte”; o ancora a Starbeauty, un servizio gratuito su richiesta con una linea completa di prodotti e strumenti utili per una toilette impeccabile. Senza dimenticare le Fitness Room, con attrezzature all’avanguardia.

Un’offerta completa…
L’importante è non tralasciare niente, ma anche precorrere i tempi, intuire desideri e bisogni. Ecco allora che, in quest’ottica, abbiamo attrezzato le suite e le business room dei nostri alberghi con Wii Sport e Fit.

Quali prospettive per l’hotellerie di lusso, secondo lei?
Il lusso oggi è un concetto in rapida evoluzione e diventa sempre più qualcosa di immateriale, intangibile. Per noi è un’armonia tra funzione ed emozione. L’ospitalità a quattro stelle non si improvvisa: equilibrio e una visione a 360° gradi sono fondamentali per far crescere un’azienda. Certo, attualmente non viviamo un periodo facile, ma credo che proprio in questi momenti la lucidità e la voglia di andare avanti servano molto. Comunque, occorre sempre una grande attenzione e anche serietà e rigore, non inteso come tagli, ma come sana austerità, che poi è il principio fondamentale per far crescere un’azienda in modo corretto. Niente sperperi, il che equivale a reinvestire in azienda.

Le prossime linee di sviluppo Starhotels.
Sicuramente lo sviluppo anche verso nuovi mercati è stato preso in considerazione. D’altronde, un’azienda moderna non può cristallizzarsi. In questa ottica rientrano la costruzione del nuovo Starhotels Rosa in Piazza Fontana, con un investimento di 40 milioni di euro, il totale restyling dello Starhotels Splendid Venice, che ha visto un impiego di circa 13 milioni e il prossimo investimento a Trieste, con una spesa di 15 milioni. Sono tutte tappe importanti nel programma di totale rinnovamento delle nostre strutture, che dal 2003 ha comportato un investimento per un totale di 190 milioni.

Guardate anche all’estero?
Ci interessa anche l’espansione all’estero nelle principali capitali europee, alle quali costantemente dedichiamo la nostra attenzione.