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Gucci veste i bambini più trendy

Gucci veste i bambini più trendy

Intervista a Patrizio di Marco
Il mondo del bambino si arricchisce sempre di più di marchi del lusso. In occasione di Pitti Bimbo 71, manifestazione fiorentina di riferimento mondiale, anche Gucci pensa al mondo junior.

La collezione presentata nel quartier generale della griffe in piazza della Signoria, unisce la finissima qualità italiana all’eleganza disinvolta del guardaroba dei più piccoli, in uno stile dinamico e confortevole ispirato ai motivi e ai simboli inconfondibili della tradizione di Gucci. Una proposta versatile e ricercata, divisa tra capi baby (da 0 a 24 mesi) e junior (da 2 a 8 anni), definita da una gamma di abbigliamento e calzature completa, che include anche una selezione esclusiva di accessori quali gioielli, eyewear, sciarpe e cravatte, cinture e cappellini.

I dettagli iconici del brand diventano riferimenti primari: il morsetto e il nastro web verde-rosso-verde ripreso dal mondo dell’equitazione, il monogramma della doppia G, il logo Gucci e la stampa flora, sono gli stilemi identificativi di un’eleganza spontanea e funzionale, studiata per le occasioni formali e per i momenti di svago, tra scuola, sport e tempo libero.

La parte baby predilige le tonalità tradizionali dell’azzurro cielo e del rosa, declinato anche nella sfumatura cipria, insieme al bianco ottico, al blu notte e agli interventi di rosso e verde sulle profilature. I tessuti, suggeriti dai principi di comfort e praticità, sono cotoni dalla mano morbida ed elastica come il jersey e il piquet, utilizzati per le tutine, i body, le T-shirt e le felpe con cappuccio, e anche il cachemire stampato. La serie è completata dal “gift set” e da diversi modelli di cappellini, copertine e bavaglini.

La categoria junior rivisita le silhouette della tradizione, come il trench di camoscio e il giubbino biker di pelle, abbinandoli a capi ultra moderni come i leggings femminili e i bermuda maschili. Le iconografie storiche di Gucci caratterizzano l’ampia proposta di accessori: il logo Gucci campeggia sulle aste degli occhiali da sole ed è inciso sulla fibbia delle cinture; il Teddy Bear appare come charm sui braccialetti e sulle collane d’argento o come motivo grafico delle cravatte; il morsetto metallico e il nastro web verde-rosso-verde diventano esclusivi dettagli decorativi per le scarpe. «Gucci – dice Patrizio di Marco, presidente e ceo di Gucci – è ormai un marchio trans generazionale a cui mancava solo la parte bambino. Io sono sicuro che il piccolo Gucci sarà un successo».

Voi siete sempre stati a fianco dei bambini con i progetti che vi vedono a supporto di Unicef.
Proprio in occasione di questo lancio vogliamo consegnare a Unicef un contributo di un milione di dollari in favore del programma di scolarizzazione Schools for Africa. Comunque il nostro impegno con l’associazione dura ormai da 6 anni durante i quali sono stati raccolti 8milioni di dollari.

Quali canali distributivi seguirà questo total look bambino?
Sicuramente l’Italia è un mercato importante a cui fanno seguito il Medio Oriente e la Cina. Per quanto riguarda i punti vendita abbiamo selezionato, in tutto il mondo 40 fra i nostri 284 monomarca che avranno la collezione. Inoltre saremo anche nelle boutique multibrand dedicate al bambino.

Chi sono i vostri partner in questo progetto?
A parte Safilo che si occuperà degli occhiali per il resto della produzione ci siamo affidati ai nostri partner storici. Abbiamo fatto questa scelta perché con loro abbiamo implementato una certificazione di filiera che ci assicura il rispetto di parametri eco-etici per noi fondamentali.

Si parla di un museo dedicato alla storia della maison.

È un tributo che vogliamo dare alla città di Firenze. La sede sarà Palazzo Mercatanzia in piazza della Signoria. Si inaugurerà nel secondo semestre del prossimo anno e non sarà un museo tradizionale. Infatti sarà uno spazio vivo con all’interno una libreria, una caffetteria e tanti altri spazi.

Alessandra Iannello

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