x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Giappone, un mondo da visitare

Giappone, un mondo da visitare

Luoghi, cibi, tradizioni e curiositàNegli ultimi anni il Giappone è divenuto una delle mete più ambite per il turismo di cultura e del lusso.
Le recenti mostre di Milano e Roma, personalità del mondo del lusso come lo stilista Kenzo (da anni icona fashion francese) o gli ultimi trend del wellness – come i bagni Onsen – ce lo hanno reso un po’ più familiare e vicino. Però, per cominciare a capire il Giappone, il suo carattere tradizionale ma irrimediabilmente proiettato verso il futuro, bisogna conoscere la sua capitale, Tokyo, metafora di tecnologia e progresso.

Oggi Tokyo è una metropoli suddivisa in 23 quartieri speciali (–ku) con municipalità che si autogovernano. Una capitale che include altre 26 città, 5 paesi, 8 villaggi, ciascuno con un governo locale e con un’estensione complessiva fino alle Isole Ogasawara, nell’Oceano Pacifico. Il cuore della municipalità si trova però nel Palazzo del Governo Metropolitano di Tokyo, nel quartiere di Shinjuku, uno dei maggiori nodi dei trasporti pubblici con altissimi grattacieli e il parco pubblico Shinjuku Gyoen, situato dove un tempo sorgeva il palazzo del daimyo (la carica feudale più importante tra il XII secolo e il XIX secolo).

Considerate le dimensioni abnormi della città e l’altissimo numero di utenti dei trasporti pubblici, si comprende il motivo per cui sia nato il nuovo Shinkansen “E5”, il  treno superveloce (raggiunge i 320 km/h). Il suo lusso e la sua velocità faranno credere ai propri selezionati utenti di trovarsi a bordo di una business class. Il treno inaugurerà la  nuova linea Tohoku verso la metà del 2010, con solo 10 carrozze e 18 posti riservati, poltrone distanziate 14 centimetri e schienale reclinabile fino a 54 gradi.

Trasportati su e giù per Tokyo, non bisogna mancare di visitare il quartiere meridionale di Roppongi.  Letteralmente significa “sei alberi” perché leggenda vuole che questo ideogramma comparisse nei nomi dei sei daimyo che governavano la regione durante il periodo Edo. Oggi al posto degli alberi ci sono locali di intrattenimento e grattacieli. Come il celeberrimo Roppongi Hills, il building di 54 piani voluto dal magnate Minoru Mori come sede di uffici, appartamenti, negozi, ristoranti, sale cinematografiche, parchi, un museo, un hotel, uno studio televisivo, un anfiteatro all’aperto e importanti società della tecnologia e della giurisdizione. Ma il vero quartiere del lusso è Ginza, con le sue boutique delle grandi griffe internazionali, anche di recente opening, come UnoAerre, Damiani, Armani, solo per citarne alcuni.

Un altro momento speciale da concedersi a Tokyo è la visita al Santuario Meiji – dedicato  nel 1920 agli spiriti dell’Imperatore Mejii e della consorte, l’Imperatrice  Shōken –, al Sensoji (Asakusa Kannon Temple), il tempio buddista nel centro della città bassa (shitamachi), e al Palazzo Imperiale.

Altrettanto dinamico è il quartiere di Shibuya, illuminato da megaschermi che campeggiano su tutti i palazzi della zona. Molti i ristoranti e i negozi di ogni tipo, anche se il quartiere per eccellenza dello “shopping elettronico” è Akihabara. Visitando Shibuya, non sorprendetevi di incontrare la statua di un cane: è Hachiko (il suffisso –ko è un vezzeggiativo), il cane del professore Hidesamuroh Ueno, docente all’università di Tokyo, che proprio in questa stazione lo accompagnava e lo attendeva ogni giorno.  Il professore morì di colpo in università e da allora, ogni giorno, Hachi ha  atteso per dieci anni il suo ritorno: una fedeltà premiata dallo scultore Toru Ando nel 1934 e di cui questa è una copia realizzata dal figlio dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Un’opera d’arte che non sorprende, dato che il Giappone può essere considerato il paradiso degli animali. Oltre ai tradizionali Onsen, il bagno rituale e termale giapponese riservato anche a scimmie e agli amici a quattro zampe, nel Paese nipponico i cani vengono portati a passeggio per i parchi della città con vestitini alla moda, collari e medagliette superlusso, mentre alcuni ristoranti consentono loro di cenare in grembo ai propri padroni.

A proposito di cibo. Una delle cene più raffinate dalla gastronomia nipponica è il Kaiseki o kaiseki ryōri, un piatto piuttosto elaborato che corrisponde alla nostra “haute cousine”. Le composizioni sono un raffinato equilibrio di gusto, aroma, design, colori e, naturalmente, prodotti di stagione, freschissimi e preparati in modo da esaltarne il sapore. Piatti che sono capolavori d’arte che posso riprodurre animali, piante, fiori: i migliori al mondo sono quelli dello Chef Murata, proprietario Kikunoi Kyoto Restaurant, famoso per le sue lezioni, libri, programmi televisivi (http://www.kikunoi.jp/english/index.html).

Per assaporare tutto il gusto di questo mondo, la cucina tradizionale Kaiseki, il profumo di incenso floreale e il vibrare di un paravento in carta di riso, l’ideale potrebbe essere un soggiorno Zen a Gôra Kadan. Oggi resort del lusso del Gruppo Relais & Chateaux, un tempo era l’antica residenza estiva della famiglia imperiale Kanin-no-miya, collocata nel parco nazionale di Hakone. In mezzo alle sorgenti “onsen” rese bollenti dai terreni vulcanici, si trovano suite in stile minimalista, piscine, spa e  trattamenti estetici indossando un kimono Yukata di cotone (http://www.relaischateaux.com/it/search-book/hotel-restaurant/gora/).

Allontanandovi da Tokyo, non mancate una crociera sul lago vulcanico Ashi, di visitare il Monte  Fuji – già protagonista di tante stampe di Hiroshige – e di presenziare alla Cerimonia del Tè, servita al World Tea Museum di Shizuoka (http://www.pref.shizuoka.jp/a_foreign/english/tea/index.html).

Sono bellissime anche Osaka, con il suo castello del XVI secolo, e  Kyoto, con i suoi numerosi templi.

Ma il Giappone è tutto un mondo da visitare.