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Gelato dall’orgoglio meridionale

Gelato dall’orgoglio meridionale

Gusti a km 0 con le specialità Dop e Igp del SudI nutrizionisti lo considerano un pasto completo e lo ammettono persino nelle diete più restrittive. Il gelato è l’alimento d’elezione dell’estate ma non stona se si serve come dessert anche durante i periodi freddi. La storia del gelato ha radici lontane che pare affondino nell’antica Cina. Sembra infatti che già nel 500 a.C. i cinesi avessero scoperto come conservare il ghiaccio invernale per poterlo utilizzare d’estate. Anche se bisogna aspettare un italiano per avere un preparato che potesse essere equiparato all’idea che abbiamo oggi di gelato. Era infatti il 1686 quando il siciliano Francesco Procopio de’ Coltelli aprì a Parigi un locale che chiamò Café de Procope. Il ritrovo diventò ben presto punto di riferimento per i letterati dal tempo, anche nei secoli successivi: da Voltaire a Balzac a Victor Hugo, molti clienti fissi erano celebrità, che nel locale gustavano la ricetta originale di Procopio, il quale era riuscito a trovare il modo di rendere estremamente omogeneo un insieme di frutta, miele, zucchero e ghiaccio. Sembra impossibile che i mille gusti, anche oggettivamente stravaganti, che si sono sviluppati nei secoli discendano tutti da questa base estremamente semplice.

Infatti, c’è stato un periodo in cui i gelatai facevano a gare per proporre sapori strani: si andava dal gelato alla pizza a quello al salame, da quello al risotto alla milanese con retrogusto ai funghi porcini fino a quello all’aragosta. C’è invece chi ha puntato tutto sul territorio e ha costruito il menù su materie prime a chilometro 0. “I nostri gelati – dice Mario Amicarelli, titolare della catena Fantasia Gelatihanno come base i prodotti del Sud Italia con denominazione Dop e Igp”. Con Mario lavorano la moglie e i tre figli e insieme hanno sviluppato le loro cinque gelaterie nel centro storico di Napoli.

Come mai la scelta di rivolgersi alle produzioni del meridione del nostro Paese?
Volevamo diversificare le nostre location e soprattutto provare a testare il nostro format fuori dalla nostra città. Così, abbiamo aperto una Fantasia Gelati nel designer outlet di McArthur Glen di Marcianise. E, visto il successo, stiamo pensando di ampliarci in altri outlet del gruppo. Il primo dovrebbe essere a Noventa di Piave.

Ci faccia sognare, ci dica qualche gusto dei suoi gelati…
Il nostro fiore all’occhiello è il gelato di latte di bufala campana. Però sono molto apprezzati anche i gusti alla nocciola di Giffoni Igp, alla mandorla di Noto, al pistacchio di Bronte, al mandarino di Calabria, al limone di Sorrento Igp. Abbiamo anche riscoperto gusti antichi come la mela annurca, la castagna di Montella, il cioccolato di Capri.

Una chicca particolare?
Una chicca è il gelato alla Falanghina del Beneventano, un vino Doc molto fruttato.

Come nasce la sua attività?
La mia famiglia era proprietaria di una catena di negozi di calzature. Verso la fine degli Anni ’80 il settore iniziò a entrare in sofferenza e così io mi misi a cercare un’alternativa. Eravamo anche proprietari di un’azienda zootecnica che produceva latte e così, spinto dalla mia passione, iniziai a fare delle prove per produrre il gelato. Nel 1994 aprimmo la prima gelateria in via Cilea. Ancora oggi abbiamo un unico laboratorio certificato Iso, dove produciamo in maniera assolutamente artigianale tutto il nostro gelato.

Alessandra Iannello