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FiloLatino alla conquista del mondo

FiloLatino alla conquista del mondo

Parla Franco Recchia

Il tessuto imprenditoriale italiano è fatto, in molti casi, di aziende che sono la diretta espressione di una famiglia. Questa situazione caratterizza anche Logitex, società di logistica dell’“operoso Triveneto” (la sede è in provincia di Treviso a Caselle di Altivole) che nasce come evoluzione della stireria dei genitori dell’attuale titolare e che lui, dopo aver completato i suoi studi, prende in carico.

L’entrata in azienda del giovane dà i suoi frutti e nel 2000 la trasforma in un grande centro logistico per il tessile come evoluzione e ricondizionamento del prodotto finito. In questo modo coniuga il famigliarismo con il salto di qualità strategico e tecnologico. I marchi per cui Logitex lavora diventano molti e importanti. “Logitex – dice Franco Recchia, titolare – oggi impiega circa 50 addetti e vanta fra i suoi clienti Benetton, Geox, Think Pink, Dolomite e tanti altri. Queste collaborazioni ci hanno consentito di maturare in breve tempo un significativo know-how, in particolare nei settori dell’abbigliamento, della calzatura e dello sport”.

Come conseguenza naturale dell’esperienza di Recchia nel settore tessile, nel 2005 nasce l’idea di FiloLatino. Forte del successo nel passaggio dal famigliare all’industriale, il nuovo brand matura completamente le sue proposte quale marchio di proprietà e, nel 2009, incomincia a investire nei centri storici con negozi monomarca di proprietà, non in franchising. Il brand in un anno ha aperto dieci punti vendita nel Triveneto portando il fatturato da 0 a 6milioni di euro (che aumenteranno del 100% a chiusura del 2010).

Chi è il cliente tipo di FiloLatino?
Il nostro target è il “cliente intelligente” cioè quello che guarda alla qualità e non all’etichetta. Infatti noi proponiamo maglieria d’alta gamma realizzata con filati importanti quali il cachemire o le lane più fini a un prezzo “equo”. La suddivisione uomo-donna per il momento vede il pubblico femminile al 70% ma contiamo, nel giro di qualche anno, di portare i due segmenti in parità.

Il segreto dei prezzi di FiloLatino è la produzione in paesi a basso costo di manodopera?
Assolutamente no, anzi il contrario. Il nostro è tutto made in Italy. Infatti internamente abbiamo una ventina di persone che seguono la parte design, progettazione e marketing mentre esternamente, ma sempre nell’area veneta, vengono non solo realizzati i capi ma, dalle numerose filature, provengono anche le materie prime. Con la stessa filosofia produttiva, entro il prossimo anno FiloLatino, diventerà un total look.

Per quanto riguarda la distribuzione come vi state strutturando?
È obbligo premettere che i nostri prodotti sono venduti esclusivamente nei nostri punti vendita proprietari che oggi sono dieci e sono allocati nel Triveneto. Detto ciò stiamo mettendo a punto un piano di aperture, sempre con boutique dirette, che ci porteranno a presidiare i centri storici di tutte le più importanti città italiane. Il primo step si concluderà entro l’anno con l’inaugurazione del flagship di Milano e le aperture in altri centri lombardi. La media è di una nuova boutique ogni dieci giorni. Poi, sempre con monomarca nostri, andremo in Cina (dove sono previsti 20 punti vendita ndr) e Giappone (con cinque insegne ndr).

Perché questa scelta dei centri storici?
Sono convinto che i centri storici delle città stiano lentamente morendo e che vada portata avanti una strategia di rivitalizzazione. In quest’ottica i nostri negozi dovranno diventare dei punti di aggregazione dove si terranno anche venti culturali, degustazioni di prodotti tipici, presentazioni di libri, vernissage ecc ecc.

La scelta invece di distribuire solo in negozi di proprietà?
Per noi il servizio alla clientela è fondamentale per il successo di un prodotto. In quest’ottica tutti i nostri addetti alla vendita frequentano un corso tenuto da esperti tessili così che siano in grado di spiegare un capo a partire dalla sua composizione, ai suggerimenti sul look, fino a dare istruzioni per “come lavare e asciugare un capo senza che perda qualità”. Questa è una strategia che si può portare avanti solo gestendo i negozi in maniera diretta.

Alessandra Iannello