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Colombo, storia e innovazione

Colombo, storia e innovazione

Intervista a Lucio Paolo Calegari

Artigianalità, eleganza, ricerca della perfezione si uniscono nelle imbarcazioni del Cantiere Nautico Giacomo Colombo, storico cantiere del lago di Como, fondato nel 1956, presente al Salone Nautico di Genova 2009 con diverse novità.

Due anni dopo l’acquisizione della società da parte del Gruppo Sarnico, ecco due nuove gamme, la serie Bellagio e la linea Alldays, che vanno ad affiancarsi ai modelli già in produzione, e la versione elettrica del 24 Super Indios, il primo motoscafo italiano veloce a “impatto zero”, che rivela la volontà di rivolgere attenzione al rispetto per l’ambiente.

Della linea di motoscafi Bellagio, il primo modello è il 26. Interpretazione in chiave moderna di un prodotto classico, nasce dall’estro di Nuvolari-Lenard. In uno spazio contenuto offre tutto ciò che si può desiderare per trascorrere piacevolmente il proprio tempo a bordo. La ricercatezza delle lavorazioni in legno e le verniciature ne fanno un prodotto di lusso. Il comfort di un morbido passaggio sulle onde e la precisa tenuta di rotta si uniscono alle prestazioni di accelerazione e velocità tipiche dei motoscafi del marchio. Dalla prossima primavera la gamma conterà un secondo esemplare di 36 piedi.

Dimensioni contenute e ricchezza di lavorazioni e dettagli per il 37 della linea Alldays, serie ideata per le crociere della famiglia. Per realizzare l’imbarcazione il cantiere si è avvalso dell’opera di due primari studi d’architettura navale: la Victory Design di Brunello Acampora ha progettato la carena, mentre lo studio Nuvolari-Lenard ha disegnato il modello e gli interni.

Non consuma carburante e naviga a “emissioni zero” il 24 Super Indios Elettrico. Si ricarica con la rete elettrica e se l’energia proviene da fonti rinnovabili non produce alcun impatto ambientale. Naviga nel silenzio, lasciando pulite l’aria e l’acqua. E’ l’alternativa alle imbarcazioni a vela o con motore a scoppio ed è la prima barca elettrica veloce italiana.

Colombo, in collaborazione con il dealer austriaco Ortner Boote, ha voluto proporre un’imbarcazione in sintonia con i più recenti progetti del mondo automotive e in prospettiva di un futuro sempre più attento al rispetto per l’ambiente. Il 24 Super Indios utilizza un motore elettrico di elevata potenza (95 cavalli) che gli consente di navigare a circa venti nodi di velocità. In meno di sei ore si può fare il pieno di energia utilizzando un doppio circuito di carica che permette di collegarsi a due prese di banchina. Nell’uso comune, procedendo a diverse andature, l’autonomia supera in media le quattro ore. Alla velocità di crociera di undici nodi si possono percorrere circa venticinque miglia. Il motore elettrico offre una spinta pronta e potente che può essere regolata con fluidità grazie a un acceleratore elettronico. In manovra si può passare immediatamente dalla marcia avanti a quella indietro senza alcun ulteriore organo meccanico. La versione elettrica presenta una carena appositamente modificata, mentre la coperta e l’allestimento sono gli stessi della versione con entrofuoribordo a benzina.

Luxgallery ha incontrato al Salone Nautico di Genova Lucio Paolo Calegari, CEO Cantiere Nautico Giacomo Colombo.

Qual è l’importanza di un Salone come quello di Genova per Colombo?
È il Salone più importante in Europa. Colombo ha sempre partecipato alla manifestazione: è un appuntamento imprescindibile sia come punto di riferimento per il settore sia per la vicinanza al cantiere.

Quali sono i punti di forza e i valori del marchio?
Ho la fortuna e l’onore di gestire un marchio storico, con caratteristiche senza tempo. Il nostro intento è quello di creare barche che resistono al tempo in termini di qualità e in termini fisici: l’oggetto non deve deperire in modo drammatico dopo pochi anni. Vogliamo dare valore all’investimento su questo tipo di barca da parte del cliente.
Colombo è uno dei cantieri più cari al mondo, per la qualità e la robustezza dei prodotti. Quando le imbarcazioni vengono rivendute si recupererà la spesa, perchè il valore delle imbarcazioni aumenta col tempo. Non vendiamo moda sterile ma valore nel tempo: questa è la chiave del nostro successo. Questa è anche l’unica possibilità di sopravvivenza per un cantiere di nicchia.
Creiamo poche unità l’anno e abbiamo una rete di concessionari storici: ciò dà la sicurezza al cliente di avere la migliore assistenza e di potersi rivolgere sempre allo stesso personale.

Cosa accomuna i modelli storici e quelli moderni?
L’artiginalità. Abbimo razionalizzato i processi di lavoro in un’ottica moderna salvaguardando le metodologie di un tempo.

Quali sono i vostri progetti futuri?
Abbiamo in programma progetti importanti e onerosi. Le nuove gamme Bellagio e Alldays si svilupperanno in cinque o sei modelli l’una. Anche il progetto dell’elettrico assorbirà molte energie. Nel breve abbiamo inoltre in porgramma il restyling della linea sportiva.

Come è nata l’idea del Colombo Club?
Il marhcio è un pezzo di storia della nautica italiana. Alcuni clienti si sono associati e hanno creato il club.

Caterina Varpi