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Castello di Verrazzano

Castello di Verrazzano

Uno dei luoghi più belli d’Italia

È uno dei castelli più belli della Toscana, forse persino d’Italia, e per questo è raggiunto ogni giorni da gruppi e gruppi di turisti provenienti da ogni regione o paese, affascinati dalla meraviglia dei giardini, dai panorami suggestivi che si godono da quassù, dalle mura possenti, dal buon cibo, ma soprattutto dall’ottimo vino. Sì, perché il Castello di Verrazzano è prima di tutto un’azienda vitivinicola che produce un Chianti classico, anche se negli ultimi anni, sotto l’arguta guida della famiglia Cappellini che ne ha preso possesso, si è trasformato quasi in una piccola holding con l’aggiunta della celebre e raffinata Cantinetta dei Verrazzano in centro a Firenze, lo Spumantino – sullo stile del Wine Bar – proprio di fronte a Ponte Vecchio e poi, nel Chianti, l’antica possente dimora a cui si affiancano una zona di vendita all’ingrosso e un agriturismo in tipico stile rustico toscano.

Ovviamente, il castello vero e proprio, con le sue sale dove è possibile sia fare degustazioni di vino che pranzare nel ristorante, è la principale attrattiva dei turisti, anche perché presenta una storia davvero epocale, seppur conosciuta da pochi.
Giovanni da Verrazzano è infatti in assoluto uno dei personaggi più ingiustamente sottovalutati al mondo; se è vero che Cristoforo Colombo scoprì l’America, si deve proprio a Giovanni la scoperta di quella che oggi è la famosa baia di New York, dove la metropoli più importante d’America gli ha persino dedicato un ponte. Andando a ben vedere, su quel ponte sono incastonati quattro massi: essi furono donati ai cittadini americani dal castello originario in Toscana, dove egli stesso nacque e visse prima di partire per questa enorme avventura; d’altra parte, per riequilibrare le cose, sulle mura del castello del Chianti sono visibili tre grosse pietre, utilizzate durante la costruzione del maestoso ponte americano e cedute come forma di unione, oltre che di ringraziamento. Le vicende del coraggioso da Verrazzano si fanno poi tanto più interessanti e degne persino di una sceneggiatura, o di un romanzo, nel momento in cui si scopre che egli si innamorò perdutamente proprio della moglie del suo committente e con lei intrattenne probabilmente una relazione segreta, rischiando persino la morte.

Insomma, è facile capire perché il Castello di Verrazzano sia una delle mete più visitate, conosciute e apprezzate di tutta la Toscana, anche perché non teme paragoni a livello di panorami nel cuore dello splendido Chianti, poco lontano da Firenze. Con una produzione di circa 250.000 bottiglie di vino annue e ben 220 ettari territoriali complessivi – di cui 52 adibiti a vigneto, più una ventina a uliveto – il nome da Verrazzano costituisce uno dei brand del Chianti classico più venduti e amati a livello internazionale, anche grazie alla presenza della deliziosa Cantinetta in pieno centro che sforna continuamente focacce e dolci, finendo così per essere sempre piena zeppa di visitatori (per questo motivo, nel caso si volesse mangiare qui seduti al tavolo si consiglia la prenotazione).

Chi vuole concedersi la gioia di una visita al Castello di Verrazzano può contare su ben tre tour la mattina e due il pomeriggio dal lunedì al venerdì, mentre il sabato si tiene un solo tour a mezzogiorno, ovviamente per italiani e stranieri, anche se la maggior parte dei turisti è americana, spiegano i proprietari. Attraverso la visita guidata sarà possibile ammirare nei meravigliosi giardini la bella fontana all’ingresso, che un tempo stava ad indicare una zona favorevole per l’insediamento, nonché la presenza di una pescaia (così, qualora si fosse impossibilitati ad andare a caccia, c’era nell’eventualità sempre del cibo pronto!).

“I da Verrazzano si stabilirono in questo territorio durante il decimo secolo – ci racconta il giovane ed esuberante proprietario Luigi Cappellini, un uomo impegnato in mille fronti e sostenuto dalla presenza di una bellissima moglie in grado di stare perfettamente al suo fianco – a Badia Passignano si trova un monastero all’interno del quale è custodito un manoscritto del 1170 che parla di questa zona e testimonia il fatto che già da allora vi si producesse olio di oliva e vino. Il personaggio più celebre della famiglia, per i motivi che sappiamo, è ovviamente Giovanni da Verrazzano, il quale nacque in questo castello nel 1485, in un periodo in cui i rapporti tra la Toscana e la Francia erano molto favorevoli. Per questo, ma soprattutto per il suo spirito inquieto, si trasferì in Francia, dove venne ingaggiato da re Francesco I per un viaggio di scoperta nelle Americhe”.

L’intera storia della famiglia e del capitano di ventura sono stati raccolti anni fa in un voluminoso libro che è una sorta di archivio: da esso leggiamo che l’ultimo discendente dei da Verrazzano morì intorno al 1819, mentre dal 1958 i proprietari sono gli affiatati coniugi Cappellini, che hanno riportato questo luogo allo splendore, oltre a concedersi il vezzo di un negozio di abiti per bambini ad altissimo livello e ricami storici fiorentini, poco lontano da Ponte Vecchio.

“Fortunatamente il castello è sempre stato abitato da varie famiglie, pertanto non è mai rimasto abbandonato a se stesso – dice ancora Luigi Cappellini, molto conosciuto e amato nella sua Toscana, ma non solo – la torre centrale del decimo secolo è tuttora la parte più antica e significativa di questo luogo, anche se i turisti apprezzano specialmente i giardini pieni di verde e fiori e il recinto in cui teniamo una ventina di cinghiali, animali simbolo della nostra zona (Verrozzano significava infatti terra di cinghiali)”.

L’elemento più importante dell’attività resta comunque il vino, con la sua bontà che è fonte di richiamo per migliaia di persone ogni anno, interessate non soltanto a degustarlo e ad acquistarlo, ma anche a visitare le cantine, tra le più suggestive della regione perché costruite nei secoli dal decimo al dodicesimo.Castello di Verrazzano - Chianti

A settembre e ottobre vengono appese le uve per tre mesi al fine di farle appassire: si viene così a creare uno spettacolo più unico che raro! Scendendo di svariati metri sotto terra, si incontrano invece le enormi botti per la produzione del Chianti e, attraverso un passaggio ricavato nella roccia che sembra quasi segreto tanto è stretto, si sfocia in una stanza molto preziosa chiamata la Sala del ’62, dove è conservata una parte della collezione privata della famiglia Cappellini, con alcune delle bottiglie risalenti appunto al 1962, anno in cui i coniugi si stabilirono qui e il signor Luigi prese in mano la produzione del vino. Altrettanto interessanti da vedere sono quindi l’orciaia, in cui vengono conservati gli orci per l’olio d’oliva, la sala dove stagionano i prosciutti di cinghiale o maiale e infine l’acetaia, per una piccola produzione di aceto balsamico.

Infine, non bisogna dimenticare che il castello collabora con ditte esterne per la realizzazione di splendidi matrimoni, mentre il venerdì solitamente è messo a punto un programma che prevede cena con aperitivo sulla meravigliosa terrazza, dall’ora del tramonto in poi.

Informazioni utili.
Fattoria Castello di Verrazzano
Via Citille, 32A Località Greti
50022 Greve in Chianti (FI)
Tel: 055 854243
Web: www.verrazzano.com

Chiara Giacobelli