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Brosway e Villa Lattanzi, i capolavori della famiglia Beleggia

Brosway e Villa Lattanzi, i capolavori della famiglia Beleggia

Intervista a Beatrice Beleggia

Sono partiti dalla semplicità di un cinturino, eppure già da allora quella semplicità era sinonimo di cura, passione, perfezione. Così, il talento della famiglia Beleggia, marchigiana di origine, non ha trovato difficoltà nell’esplodere in mille forme a distanza di appena un paio di generazioni (padre e figli): in men che non si dica sono arrivati i marchi di successo in gioielleria, un hotel cinque stelle all’interno di una dimora storica immersa nel verde e ora progetti ancora più ambiziosi.

“La nostra azienda nasce nel 1979 fondata da mio padre – racconta Beatrice Beleggia, Responsabile ufficio stampa e Public Relations un uomo che si è fatto da sé e ha pensato sempre in grande; avendo avuto natali di umili origini, fin da giovane ha sentito il bisogno di riscattarsi da quella realtà, senza tuttavia ripudiarla. Se ne andò dapprima all’estero a lavorare come rappresentante, per poi tornare in Italia qualche anno dopo con l’idea di acquistare un’azienda di cinturini in fallimento”.

Quasi fosse il protagonista di un film di Tim Burton, quei piccoli oggetti di artigianato si mise a farli lui stesso, a mano, dedicandoci una minuzia incredibile. Non passò molto tempo prima che prese a commercializzarli, per lanciare quindi nel 1999 un secondo marchio e nel 2002 Brosway, brand attualmente leader nella gioielleria fashion. Insomma, partendo da un modesto laboratorio di periferia impregnato dall’odore del cuoio, ora Lanfranco Beleggia può contare su ben 15 designer – una parte in Italia e una all’estero – 120 dipendenti interni più altri collaboratori esterni per un totale di circa 220 persone, tre negozi dislocati a Roma, Milano e Forte dei Marmi, mentre a livello internazionale sono presenti a Pechino e tra breve anche a Shaghai con diversi marchi in portafoglio come Pianegonda, Rosato, S’Agapõ, oltre a Bros (lo storico cinturino per orologi) e Dhiva, packaging per gioielleria.

Lo staff di Bros Manifatture

“In seguito è nata l’idea di aprire un hotel a cinque stelle, dal momento che nelle Marche il turismo di lusso non è ancora molto sviluppato – continua Beatriceavevamo già un albergo meno sontuoso a Montegiorgio, tuttavia quando abbiamo visto una bellissima dimora diroccata del 1700 appartenuta ai conti Adami di Fermo e in seguito monastero, siamo rimasti affascinati non solo dalla struttura, ma anche dal meraviglioso panorama su mare e colline”.

Dopo un lungo e attento restauro è nata così Villa Lattanzi, una struttura di 18 camere e spaziosi saloni che fondono insieme stili moderni e d’epoca, con importanti pezzi d’antiquariato, una sala da tè rischiarata da luce soffusa, oltre al valore aggiunto dalla presenza di un enorme parco a circondarla.

“La macchia mediterranea in cui siamo immersi e il bosco sono luoghi ideali per passeggiate rilassanti, a dir la verità forse un po’ misteriose – ci spiega la giovane e bella Beatrice, entusiasta dei progetti di famiglia – tra il verde della natura a tratti selvaggia si nasconde infatti una grotta conosciuta come il rifugio di Antonio, soldato durante la Prima Guerra Mondiale. Per amore di una donna di nome Laurina egli disertò, cosicché entrambi si nascosero nella grotta per giorni aiutati soltanto dai contadini e dai pescatori della zona, i quali portavano loro da mangiare e li accudivano come potevano. Tuttavia, il destino volle che vennero scoperti: a quel punto, non potendo più vivere liberamente il proprio amore, si gettarono insieme da un dirupo legandosi stretti grazie a una fascia, simbolo della loro eterna unione”.

L’accoglienza familiare, elegante e curata, l’amore per la tradizione, il lusso evidente eppure non forzato fanno di Villa Lattanzi una meta privilegiata per italiani come pure per stranieri, tra cui numerosi russi e scandinavi. In aggiunta a questo, gli “artigiani” Beleggia, ormai divenuti un’autorità nelle Marche – conosciuti e amati ovunque – hanno in serbo altri ambiziosi progetti per il futuro.

“Abbiamo da poco comprato un fondo di 42 ettari dove stiamo realizzando un relais con piscina, Spa, campo da tennis ed eliporto, circondato da vigneti, uliveti e frutteti. In collaborazione con il Liceo Agrario di Montegiorgio e le Università di Agraria di Bologna ed Ancona intendiamo dar vita a una struttura didattica dove gli studenti possano venire a fare pratica sui principi dell’agricoltura, vivendo a contatto diretto con gli animali presenti nelle stalle adiacenti al maneggio. Infine, un ristorante offrirà da menù prodotti di nostra coltivazione, mentre l’olio e il vino verranno commercializzati in Italia e nel mondo”.

Ma tutto questo lo scopriremo meglio all’inizio dell’estate…

Una vista dal parco di Villa Lattanzi

Informazioni utili.

Villa Lattanzi
63900 Torre di Palme, Fermo
Tel: 0734 53711
Web: www.villalattanzi.it
Mail: [email protected]

Bros Manifatture
Via Enrico Berlinguer 1
63844 Grottazzolina (Fermo)
Tel: 0734 967325
Web: www.brosmanifatture.it
Mail: [email protected]

Chiara Giacobelli