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Anelli, hi-tech e tradizione

Anelli, hi-tech e tradizione

Le creazioni di Claudia HamersGioielli tra tradizione e il design, numerati e prodotti in edizione limitata: sono gli anelli e i gemelli della designer Claudia Hamers.  Nata e cresciuta in Olanda, dove ha studiato alla facoltà di Industrial Design di Delft, è arrivata a Milano portando con sé la curiosità e il gusto per la scoperta. Per quindici anni ha fatto la stilista, proponendo idee innovative ad aziende internazionali – come Breil, Folli Follie, Dupont, Heineken, Rubbermaid, Cassina, Matteograssi, McLaren, Hema – ed è stata art director per Cusi, in via Montenapoleone a Milano e a Portofino. Ora si dedica alle sue collezioni e disegna soprattutto per chi ama il bello.

I preziosi nascono da una particolare ricerca di abbinamenti di materiali, colori e finiture e riprendono l’alta tradizione orafa italiana e la rielaborano attraverso la cultura del design ultra moderno. La combinazione di sei metalli diversi in un anello, l’incastonatura integrata nella pietra o delle pietre che ballano creando giochi di tinte e di luminosità, sono esempi dell’innovazione e dell’unione di sapienza artigianale e moderne tecnologie. La collezione di anelli si chiama The Magic of Rings perché gli anelli legano, ci stregano ed esprimono la nostra personalità con la loro valenza simbolica.

Gli anelli sono mini sculture che uniscono il design all’arte e rappresentano un oggetto del desiderio“, spiega Claudia Hamers. Con questi oggetti ho voluto creare un mondo mistico. Non c’è solo funzionalità ma soprattutto emozione: questa è la mia ispirazione principale.

La scelta emozionale, ma al tempo stesso funzionale, della pietra – diamante nero, opale di fuoco, granata mandarino, ossidiana nera, iolite blu, smalti colorati – e del metallo – oro, argento, giallo o rosa, oppure titanio o acciaio – si accompagna con l’elaborazione virtuale tridimensionale del modello, la realizzazione in prototipazione rapida (robot) dell’oggetto in resina, a cui segue il processo di fusione. Il rapporto tra la pietra, l’incastonatura e la struttura diventa espressione del dialogo tra i materiali e si arricchisce con riferimenti culturali all’arte e al design.

Tra i materiali utilizzo soprattutto l’oro. Il lavoro di ricerca che sta sotto ogni gioiello non avrebbe senso con materiali più poveri. Per una ricerca di design ci vuole un materiale nobile. L’anello Planets è uno dei pochi  che è stato creato con altri metalli, in questo caso con dischi di argento, titanio, alluminio e altri materiali. Ho utilizzato anche il legno con i diamanti, in Scar, ispirato dai lavori di Lucio Fontana. Le pietre non sono montate in modo classico, come nell’anello Fly, in cui la pietra non è incassata ma sembra sospesa. La particolarità è che questi gioielli sono lavorati per essere piacevoli anche al tatto: gli interni, ad esempio, sono arrotondati e bombati. La stessa filosofia è utilizzata nella creazione dei gemelli, gli ultimi di ispirazione floreale.

http://www.claudiahamers.com/