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AltaRoma 2013, tendenze

AltaRoma 2013, tendenze

Il meglio visto in passerella
Chiude oggi i battenti la quattro giorni capitolina dedicata all’haute couture made in Italy, e non solo.

Questa edizione di AltaRoma si conferma un appuntamento chiave per scoprire le collezioni di alta moda dedicate alla primavera estate 2013.

Vediamo quali sono stati i nomi di spicco che hanno sfilato al Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia.
Partiamo dalle maison storiche che hanno rinnovato la loro presenza sulle passerelle della città eterna.

Il leitmotiv della collezione presentata da Renato Balestra è la tinta blu che irrompe prepotentemente in passerella lasciando spazio solo a qualche accenno di bianco. Negli abiti da cocktail e da sera il non-colore e il blu Balestra si intrecciano e si fondono armoniosamente, rendendo ancor più seducenti i modelli della collezione. Altro motivo chiave della linea è il fiordaliso, fiore scelto per il suo particolare tono di blu. AltaRoma celebra Renato Balestra, con il progetto speciale “BE BLU BE BALESTRA”, a cui ha aderito anche il giovane stilista Alessandro D’Amico, unico pugliese a prendere parte all’iniziativa.

Raffaella Curiel elegge a musa una rinomata nobildonna rinascimentale, già fonte di ispirazione nel mondo dell’arte: “ammirando il ritratto quattrocentesco di Simonetta Vespucci del Botticelli, a parte l’emozione immediata e profonda, ne ho percepito fortemente la bellezza, la classicità e la femminilità. Con questo concetto ho iniziato la mia nuova collezione. Curiel, infatti, ha da sempre cercato di esaltare il modo di vestire classico con quel garbo, con quella leggerezza e con quell’inno alla donna che si riepiloga nel sublimarla al massimo nelle sue forme ed espressioni – sia pure intrise di eleganza attuale”. Curiel Couture punta così su tailleurs con spalle leggermente più pronunciate e giacche avvitate che scendono a godet sui fianchi. Non mancano, poi, i completi da cerimonia eseguiti con impalpabili tessuti floreali, dal chiffons al crêpes fino all’organza.

Tutt’altra storia sulla passerella di Gattinoni, allestita nel Salone d’Onore del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari all’Eur. Il direttore creativo Guillermo Mariotto gioca sui concetti di tridimensionalità, riproduzioni prospettiche, manipolazioni e computer grafica.
“Il lavoro eseguito al computer, la selezione di centinaia di immagini, strette, allungate, ridotte, ingigantite, sfumate, gonfiate, a cui rubavamo un dettaglio, un particolare – spiega Mariotto – mi hanno indotto a vivere l’esperienza moda in maniera diversa. Dallo sconfinamento di modelli virtuali, alla solitudine dello stilista continuamente messo alla prova. Bisogna essere maestri e artigiani navigati per poter accettare e vincere la sfida con la tecnologia”. Must have irrinunciabile della sfilata il cappello a pagoda mentre la sorpresa finale la riserva il debutto della lingerie couture: camicie preziose, vestaglie in organza e satin con volant, ricami realizzati in rafia e cristalli per un look da prima notte di nozze impeccabile.

Ispirata nei colori e nelle forme alle antiche ceramiche di Caltagirone, la nuova collezione realizzata da Carlo Alberto Terranova per Sarli Couture, incanta con le sue poetiche geometrie, i volumi provocatori e le linee seducenti. Spazio a dinamici tailleurs e piccoli cappotti bicolore per il giorno, fino agli abiti da cocktail con maniche costruite ad effetto foglia, per finire con outfit da sera in cady e gazar di seta, che accarezzano il corpo in un gioco di inserti ton-sur-ton. Punto di forza della linea la tavolozza di colori che punta i riflettori sull’arancio melograno, il Sicily’s chocolate, il giallo fluorescente e l’ immancabile bianco Sarli.

Non perdetevi nella gallery le novità portate a Roma anche dagli altri protagonisti dell’alta moda: Atelier Persechino, Marcobologna, Nino Lettieri e Giada Curti.