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5 continenti per 5 sensi: Asia

5 continenti per 5 sensi: Asia

Dalla Thailandia al Bhutan, itinerari per vacanze natalizie alla ricerca di angoli inconsueti
Lontano dalle solite piste da sci e dalle mete più comuni e frequentate, ecco cinque itinerari o mete per vacanze di Natale all’insegna dei cinque sensi, alla scoperta dell’immenso continente asiatico, tra fortezze, templi e giardini. Senza dimenticare i suggerimenti per l’Africa e le Americhe.

Per un viaggio all’insegna del gusto la meta da preferire è il Vietnam, che vanta, oltre a paesaggi incredibili e grandi tradizioni e monumenti, anche piatti delicati e ricchi di sfumature diverse. Ci sono, infatti, influenze della cucina cinese, visto che il Paese è stato colonia della Cina per diversi secoli, e di quella francese ai livelli più alti, per il periodo di colonialismo. I cibi sono composti per lo più da ingredienti locali, come le verdure, le erbe fresche e il pesce, e hanno un tocco particolare, come il nuoc mam, salsa di pesce fermentato.
Per assaggiare i piatti della cucina tipica, ecco a Ho Chi Minh City i ristoranti Com Nieu Sai Gon, dove in un ambiente elegante e romantico si possono assaggiare più di trecento ricette tipiche provenienti da tutto il Paese, e il Song Ngu con piatti a base di pesce da gustare ammirando le danze vietnamite. Per soggiornare, il Rex Hotel, nel cuore della città.
Chi, rientrato dalle vacanze, avrà nostalgia dei delicati sapori della cucina vietnamita potrà cenare a Milano presso Vietnamonamour.

Il profumo dei fiori caratterizza invece i più bei giardini giapponesi. A Tokyo, tra i numerosi parchi, lontano dalla frenesia e dalla modernità che caratterizzano la città, ecco un piccolo giardino nascosto, quello di Yakushiikei-kooen, caratterizzato dalla presenza di un laghetto in cui crescono i fiori sacri del loto, che si schiudono al mattino presto per richiudersi a metà mattina, lasciando nell’aria una fragranza preziosa e magnetica. Dopo si tornerà con un altro spirito tra i grattacieli e i quartieri della città, dalle boutique di Ginza al fascino dell’Oriente antico di Ueno e Asakusa, o a cercare angoli di quiete e spiritualità come il Tempio Meiji, uno degli esempi più belli di architettura Shinto, nascosto al centro di una foresta.
Una volta terminata la giornata ecco il comfort del Renaissance Tokyo Hotel Ginza Tobu, un piccolo hotel dall’atmosfera raccolta.

Chi è alla ricerca di emozioni tattili non può far altro che scegliere come meta la Cina, con le sue produzioni millenarie di seta e porcellana, nonché con la possibilità di sciare in luoghi lontani dai percorsi più battuti.
Non può mancare, innanzitutto, una visita alla capitale Pechino, dove c’è la possibilità di effettuare numerosi acquisti nei negozi, nei centri commerciali o nei mercati. Per trovare perle e seta ecco il Silk Street Pearl Market, il migliore assortimento di preziosi della città, nonché il più grande mercato di perle della Cina. Il Dazhalan è, invece, l’area commerciale più antica della metropoli, con centinaia di negozi nei quali poter acquistare seta, calzature, tè, souvenir, abbigliamento e gadget. Presso il Liulichang Antique Market Street sono a disposizione, invece, libri, articoli per la calligrafia, riproduzioni di antichità, strumenti musicali e souvenir. Articoli da regalo, pergamene, ceramiche, tappeti, articoli duty-free e mobili si trovano a Curio City, uno store di quattro piani sorvegliato da un organo di controllo nazionale che verifica l’autenticità degli oggetti.
Una volta stufi dello shopping, ci può spostare al Sun Mountain Lodge, situato nel comprensorio di Yabuli, primo Small Luxury Hotels of the World cinese, che ha ideato uno speciale pacchetto sciistico di tre notti, comprendente uno ski pass VIP  giornaliero con noleggio dell’attrezzatura e un trattamento di 90 minuti nel centro benessere Elements.

La gioia dei canti e delle danze delle feste religiose dette Tsechu aspettano i visitatori del Bhutan, che resteranno colpiti anche dalla pace e spiritualità del luogo. Si tratta di celebrazioni in onore del Guru Rimpoche. Durante la notte che precede l’avvenimento, la vallata risuona del tintinnio dei cembali e dei tamburi che scandiscono la recitazione dei testi sacri. Per tre o cinque giorni, i monaci eseguono danze sotto l’occhio affascinato della popolazione che, per l’occasione, indossa i suoi abiti più belli.
Tra monasteri, fortezze, risaie, montagne, vallate selvagge, il piccolo regno himalayano rimane come sospeso tra la terra e il cielo: l’isolamento dal resto dal mondo ha permesso di conservare una spiritualità fuori dal comune.
Per soggiornare, il resort di lusso Uma Paro, antica dimora nobiliare rivisitata in chiave contemporanea  nella valle del Paro, con un intervento nel pieno rispetto dell’ambiente. Gli arredi sono realizzati da artigiani locali, le stanze sono affrescate con fiori e motivi religiosi e si aprono su panorami rilassanti e infiniti.

Da non perdere infine i mille volti del Rajasthan, la terra dei re, con un itinerario alla scoperta di forti e palazzi, assieme a Velatour, ripercorrendo la storia dei cavalieri Rajput, guerrieri animati da grande orgoglio, spirito di indipendenza e fedeli ad un rigoroso codice cavalleresco.
Da Delhi ci si inoltra nel cuore della regione, verso la città di Alsisar, luogo che custodisce alcuni meravigliosi haveli, decoratissime residenze private che si trovano tra Pakistan e Rajasthan. Da qui si prosegue verso Bikaner, con la sua tradizionale atmosfera medievale, dove si trova il celebre Junagarh Fort, sontuosamente decorato, con padiglioni e balconi che si stagliano contro il cielo. Lasciata Bikaner, sarà Jaisalmer la destinazione successiva, un miraggio dorato nel cuore del deserto del Thar, con l’imponente Jaisalmer Fort, costruito in pietre di sabbia. Si arriva a Jodhpur con gli edifici completamente colorati di blu, con mura, forti e templi. Da qui si continua per Udaipur, la città dei laghi, e Pushkar centro sacro per gli Hindu, che conserva forse l’unico tempio esistente in Asia dedicato al dio Brahma.
E se Jodhpur è conosciuta come la città blu, Jaipur è chiamata la Città Rosa, dipinta in questo colore nel 1876 in onore della visita del Principe di Galles, dove si trovano l’Amber Fort e il City Palace, tuttora dimora del Maharaja.
Prima di arrivare ad Agra e al Taj Mahal, ecco Fatehpur Sikri, sito abbandonato in arenaria rossa, dimora dell’imperatore Akbar nel 16° secolo.