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Vanni, un mondo di colore

Vanni, un mondo di colore

Irene Chinaglia, Style & Communication Dept

Fogge retrò, forme avvolgenti, mood giovane, attenzione ad ogni piccolo dettaglio e soprattutto tanto colore: è questo il mondo degli occhiali Vanni, che anno ricevuto nel corso degli anni diversi riconoscimenti, ultimo dei quali l’Eyewear of the Year 2009 per il modello Stratos V1798 a Tokyo.

L’azienda torinese dell’eyewear design contemporaneo interpreta lo stile italiano con un mood vivace e tecniche innovative che la portano alla costante ricerca del miglioramento della qualità e del comfort dell’occhiale.

Irene Chinaglia dello Style&Communication Department del marchio ha parlato a Luxgallery del mondo degli occhiali Vanni.

Come nasce un occhiale Vanni?
Un occhiale Vanni nasce “a mano”: disegnato e prototipato a mano, il progetto viene pensato a mano per essere eseguito su scala industriale. Lo start-up iniziale artigianale ci consente di non perdere il contatto con i materiali e di poter meglio controllare le forme e i volumi, elementi che posso trasformare un occhiale semplice in un oggetto originale e molto confortevole.

Ci sono fonti di ispirazione particolari?
L’incontro con altri settori industriali può portare idee, miglioramenti, nuove soluzioni per le nostre montature. Sicuramente industrie più vicine all’eyewear, come la moda o la gioielleria, possono dare un buon esempio di qual’è lo stile del momento. Settori più tecnici possono fornire valide soluzioni per quanto riguarda i materiali o le colorazioni. Vanni ha sempre trovato grande ispirazione anche nel campo dell’arte contemporanea, che a nostro giudizio si può considerare una fonte di ispirazione stilistica ancora grezza e concettuale perché non già rielaborata da altri settori industriali in oggetti.

Quali sono le lavorazioni e le tecniche che stanno alla base di queste creazioni?
Vanni lavora i materiali con spirito artigianale con uno sguardo alle avanguardie tecnologiche.
Sui modelli in acetato di cellulosa ci siamo specializzati nel lavorare manualmente le lastre con scalfitture e manipolazioni eseguite a caldo per dare un tocco unico al prodotto. Molto spesso abbiamo degli operatori specializzati che seguono personalmente la finitura di un certo tipo di prodotto.
Sui materiali metallici grande importanza viene data alle colorazioni, che ad ogni collezione vengono rielaborate in cerca di effetti superficiali innovativi.

Quali sono i vostri punti di forza?
Vanni è un prodotto fresco e colorato, da indossare tutti i giorni. Studiare combinazioni  colori sempre nuove e originali è sicuramente la nostra passione. Dietro ogni modello c’è inoltre una grande ricerca e grande studio delle forme per offrire, oltre ad uno stile originale, estremo confort e alta qualità. Un occhiale per noi deve essere oltre che bello, confortevole e funzionale: non ci dimentichiamo mai che le nostre montature vengono portate tutto il giorno sul viso di migliaia di persone.

Quale caratteristica deve avere un occhiale per essere di design?
L’occhiale di design, come qualsiasi oggetto che può fregiarsi di questo ambito nome, è quello che riflette e innova l’intero sviluppo del progetto, lavorando sul come produrre così come sul come apparirà il singolo prodotto. Non ci accontentiamo di proporre uno “stile” superficiale accattivante, ma andiamo in profondità ed elaboriamo nuove idee per affinare i nostri prodotti da un punto di vista tecnico e stilistico insieme. Sentire il bisogno di migliorarsi, sempre: questo è il nostro segreto e questo per noi è il design.

Di che tipo di collaboratori vi avvalete?
La grande forza di Vanni è di avvalersi di un centro stile interno all’azienda che pensa e segue il processo di creazione di ogni singola montatura dal primo schizzo al lancio sul mercato. Tutti i prodotti vengono disegnati e prototipati esclusivamente a Torino, insieme con lo studio personalizzato per ogni modello dei colori e dei materiali.

Caterina Varpi

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