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Una F1 al polso

Una F1 al polso

Royal Oak Offshore Grand Prix di Audemars Piguet

Chi non sopporta le corse automobilistiche non perda tempo. Con il suo design sportivo sfoggiato con orgoglio, il nuovo Royal Oak Offshore Grand Prix strizza palesemente l’occhio agli amanti dell’alta velocità. Tutto, in questo modello, ci racconta la passione per il design e per la ricerca delle prestazioni meccaniche. Mentre i contatori del quadrante evocano un cruscotto, la forma della corona si ispira a un ingranaggio. Quanto alla lunetta, somiglia in tutto e per tutto a un freno a disco ventilato. Questa sorprendente collezione in carbonio forgiato è composta da tre modelli proposti in serie limitata e animati da un meccanismo cronografico automatico di manifattura. Un motore di prima scelta per un segnatempo aggressivo ed estremamente tecnico.

Se sotto il cofano dei bolidi da corsa rombano motori impressionanti, il movimento che equipaggia i cronografi Royal Oak Offshore Grand Prix non ha nulla da invidiare in fatto di prestazioni. Il calibro 3126 a carica automatica è stato integralmente concepito, sviluppato e realizzato dalla Manifattura Audemars Piguet.

Ispirandosi al mondo delle corse, la cassa in carbonio forgiato è poi una scelta quasi obbligata. Questo materiale ultraleggero e resistente è stato sviluppato da Audemars Piguet in tutte le sue fasi, dal metodo di produzione alla strumentazione necessaria. Le forme sofisticate del Royal Oak Offshore si ottengono con l’ausilio di una matrice idonea. Al suo interno viene sistemato un insieme di fili di carbonio. Un solo filo del diametro di un millimetro è composto a sua volta da diverse migliaia di fibre di carbonio di sette micron trattenute da un filo di resina. La carrure del cronografo Royal Oak Offshore richiede un assemblaggio di 12,5 grammi di fili di carbonio. Collegandoli uno all’altro per le estremità, si ottiene una lunghezza pari a 22,2 m di fili di carbonio e 99,7 km di fibre di carbonio.

Paolo Gobbi