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Torna il Salone del Libro di Torino

Torna il Salone del Libro di Torino

Dal 13 al 17 maggio 2010Il Salone Internazionale del Libro torna con la sua ventitreesima edizione dal 13 al 17 maggio 2010 al Lingotto Fiere di Torino.

Gli espositori sono oltre 1.400: 75 i nuovi, mentre si segnalano i ritorni di Mursia, di Archetipo libri, Editoriale Olimpia ed Edizioni EL. Sono presenti case editrici e istituzioni di Perù, India, Brasile, Slovacchia, Romania e Albania. Undici le regioni intaliane presenti con un proprio stand: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.

Il tema dell’edizione 2010 è la memoria. La scelta nasce dalla constatazione di un paradosso: proprio  nel momento in cui, grazie alle nuove tecnologie, possiamo disporre di sterminate banche dati,  tanto vaste come da sfidare la nostra stessa immaginazione e capacità di gestione, ci siamo accorti che il nostro rapporto con il passato si è fatto distratto, intermittente, quasi infastidito. Il mondo sembra appiattirsi su un presente superficiale e nevrotico, incapace di fare realmente i conti con la propria storia, persino di interessarsene. La memoria finisce per diventare una generica nostalgia, rimpianto, vagheggiamento rétro, escamotage post-modernista. Eppure la capacità di codificare e trasmettere la memoria, cioè le esperienze acquisite, si è rivelato un fattore decisivo nell’evoluzione delle società umane, che si sono potute sviluppare proprio nel momento in cui hanno cominciato a consegnare alle nuove generazioni la testimonianza delle proprie esperienze.

Sono questi alcuni dei temi, all’incrocio fra scienza, storia, letteratura, arti, che saranno al centro degli incontri e dei dibattiti del Salone del Libro 2010, a partire dalle lectio magistralis di Gianfranco Ravasi sulle religioni del ricordo (“Fate questo in memoria di me”), di Mario Botta sul delicato rapporto dialettico che l’architettura intrattiene con il passato e di registi come Giuseppe Tornatore (Ba’aria) e il francese Claude Lanzmann, autore del monumentale docu-film sulla Shoah, ma anche della travolgente autobiografia La lepre della Patagonia, sull’uso cinematografico e letterario della memoria. Sul medesimo tema anche il dialogo tra Pupi Avati e Andrea Vitali. Ecco ancora incontri con biologi e neurochirurghi, psicologi, filosofi, storici.

Paese ospite d’onore sarà l’India, che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella fantasia collettiva degli italiani. Rispetto agli scrittori della diaspora, che raccontano le scissioni di chi, abbandonato il Paese d’origine, ha scelto di vivere in Occidente, il Salone 2010 vuole privilegiare i narratori che sono rimasti in patria, a vivere e descrivere i conflitti e le tensioni di una realtà in tumultuosa evoluzione. Accanto a scrittrici largamente apprezzate in Occidente, come Kiran Desai e Anita Nair, ci sarà anche Vikas Swarup, il diplomatico-scrittore che ha conosciuto una fama mondiale attraverso il film Slumdog Millionaire tratto da un suo romanzo; e scrittori che affrontano coraggiosamente i guasti di uno sviluppo che accentua diseguaglianze e ingiustizie, quali Indra Sinha, Tarun Tejpal, Altaf Tyrewala, Kiran Nagarkar, Ambarish Satwik. Lo scrittore e psicoanalista Sudhir Kakar, autore di Gli Indiani. Ritratto di un popolo (Neri Pozza) terrà la prolusione inaugurale. Accanto agli scrittori saranno presenti storici, giornalisti, ecologisti ed economisti. In programma anche letture teatrali, esibizioni musicali e performance di danza.

Non possono mancare grandi nomi della cultura contemporanea, come Eugenio Scalfari, Franco Cordero, Enzo Bianchi, Ernesto Galli della Loggia, Massimo Cacciari e Pietro Coda. Tzvetan Todorov, Yves Bonnefoy, Vittorio Sgarbi, e i protagonisti della stagione letteraria, come Gianrico Carofiglio, Wu Ming, Silvia Avallone, Camilla Baresani, Benedetta Cibrario, Alain Elkann, Marco A. Ferrari, Antonio Franchini, Christian Frascella, Alberto Bevilacqua.

Il cartellone del Salone offre una vasta campionatura delle letterature di tutto il mondo, in aggiunta al programma di Lingua Madre. Ecco Scott Turow, Jonathan Lethem, Jim Nisbet, Glenn Cooper, Amélie Nothomb.

Tra gli altri higtlight ricordiamo le riflessioni critiche di “Italia controluce”, a un anno dalle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, spettacoli a cavallo tra letteratura, teatro e musica, spazi dedicati all’e-book e al futuro del libro, il Premio Salone Internazionale del Libro, il Bookstock Village dedicato ai giovani lettori dalla prima infanzia all’università, l’area Libro e cioccolato, tentazione e meditazione, librerie tematiche, mostre, installazioni e numerossissimi eventi che coinvolgeranno l’intera città.

www.salonelibro.it