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The Mercer scopre l’altra anima di Soho

Non solo boutique e gallerie, ma anche musei effervescenti catalizzatori di correnti artistiche e culturali a 360°

Nonostante le piccole dimensioni del quartiere, tracciare un itinerario sintetico e allo stesso tempo esaustivo di SoHo è una operazione tutt’altro che semplice. Inoltre, le indicazioni fornite rischiano di diventare in breve tempo, superate. I tanti istituti culturali, gallerie e musei (senza considerare le innumerevoli boutique), infatti, appaiono, scompaiono o si muovono con intensità senza pari, rendendo lo scenario urbano profondamente mutevole. In ogni caso, ecco alcuni piccoli consigli su cosa vedere o fae a SoHo tra un acquisto e un altro.

Una sosta obbligata va fatta al 594 di Broadway, dove si trova  The Alternative Museum, più comunemente conosciuto come TAM. Nato nel 1975 e originariamente situato nel Lower East Side, nell’estate del 1991 Il TAM si è spostato a  SoHo, preferendo la compagnia delle tante gallerie d’arte della zona. L’Alternative Center è un progetto che si propone di esplorare le nuove correnti artistiche e culturali, dedicato ai visitatori quanto agli artisti. Un luogo che esprime efficacemente, attraverso esposizioni, forum, convegni, e gallerie virtuali, l’alto grado di energia e contaminazione culturale che è possibile respirare visitando SoHo.

Nella stessa zona, si trova il New Museum of Contemporary Art, una delle istituzioni storiche e più autorevoli nello scenario dell’arte contemporanea. Dal 1977, anno  di fondazione, a oggi, questo museo presenta sei grandi mostre e cinque eventi Media Lounge annuali, (presentazioni cioè di opere e lavori di arte digitale, video sperimentali e ricerche sonore), sviluppando un percorso dinamico ricco di contaminazioni e sperimentazioni tra influssi dei Media e nuove tendenze artistiche.

Non lontano da Broadway, in Lafayette Street, si trova una vera e propria oasi urbana per genitori e bambini: il Children’s Museum of Arts. Il museo, fondato nel 1988 per e a sostegno dell’infanzia, persegue l’obiettivo di creare opportunità di esprimere le proprie potenzialità nell’arte visuale e nella performing art per bambini da uno a dodici anni. I laboratori in cui si sviluppano i progetti e i tanti servizi di accoglienza saranno certamente un ricordo indelebile nella memoria dei bambini.

Una segnalazione la merita anche il Dia Art Foundation, fondazione culturale voluta nel 1974 da Heiner Friedrich and Philippa de Menil che si propone di promuovere e salvaguardare le opere e gli artisti che furono attivi e protagonisti negli anni’60 e ’70. La collezione permanente del Dia raccoglie, infatti, capolavori di Joseph Beuys, Walter De Maria, Dan Flavin, Donald Judd, e Andy Warhol.

Infine, non si può parlare di arte contemporanea (e di New York) senza menzionare il Guggenheim. Oltre al celeberrimo edificio costruito in Fifth Avenue da Frank Lloyd Wright, infatti, proprio nel cuore di SoHo (all’angolo tra Broadway e Prince St) si trova un omonimo più piccolo e certamente meno famoso. Progettato dall’architetto Arata Isozaki e aperto al pubblico nel giugno del 1992, il museo ha ospitato diverse mostre straordinarie dedicate ai più grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea, da Paul Klee a Bill Viola, da Marc Chagall a Robert Rauschenberg.

Una curiosità il Guggenheim Museum di Soho presenta delle dimensioni assai modeste rispetto all’altisonanza del nome; il primo piano dell’edificio è completamente invaso da negozi e caffetterie, lo spazio dedicato alle esposizioni occupa soltanto un piano del palazzo.

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