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La lirica in Festival allo Sferisterio

La lirica in Festival allo Sferisterio

“Il flauto magico”, “Aida”, “Turandot” e le opere ospitate al Lauro Rossi scalderanno l’estate di Macerata

Il 28 luglio parte la quarantaduesima stagione lirica dello Sferisterio, che oltre ai titoli principali rappresentati nell’arena, vedrà l’esecuzione di altre quattro opere al Teatro Lauro Rossi.
Quest’anno il tema è quello del viaggio, “viaggio attraverso l’esotismo e la favola, ma soprattutto viaggio iniziatico” nelle parole del direttore artistico Pier Luigi Pizzi. Il festival, racchiuso nello spazio di tre giornate, consentirà agli amanti della lirica di restare anche solo pochi giorni a Macerata e godere di tutti gli spettacoli.
La splendida cornice dello Sferisterio resa ancora più affascinante dalla magia del tramonto, fa da sfondo a Die Zauberflöte (Il Flauto Magico) di Wolfgang Amadeus Mozart nella serata del 28 luglio con l’omaggio ai 250 anni dalla nascita del compositore austriaco, con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi. Ma prima, alle 18, va in scena il primo appuntamento con la terza novità della stagione: uno dei quattro spettacoli previsti al teatro Lauro Rossi, Thamos, König in Ägypten.
Il 29 è il turno di Aida di Giuseppe Verdi, diretto da Stefano Ranzani, al suo debutto a Macerata, mentre in teatro è in programma Magnificat, un recital su testi poetici di Alda Merini con voce recitante di Valentina Cortese. Chiude il ciclo un doppio appuntamento con la Turandot di Giacomo Puccini, con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, il 30 luglio. Alle 18 al Lauro Rossi va in scena l’opera di Ferruccio Busoni in concerto.

La storia dello Sferisterio

L’arena, inaugurata nel 1829 e nata per ospitare il gioco del pallone col bracciale, rappresenta una delle opere più significative del tardo Neoclassicismo europeo. All’inizio del XIX secolo alcuni maceratesi benestanti decisero di regalare alla città una struttura permanente per questo sport, molto praticato in quegli anni. Autentico fuoriclasse, il conte Carlo Didimi, a cui Giacomo Leopardi dedicò, nel 1821, la canzone A un vincitore nel pallone.
All’inizio del Novecento, la Società Cittadina di Pubblici Divertimenti rimise a nuovo la struttura, occupata e riconsegnata in condizioni pietose dall’esercito che la utilizzò fino al termine della prima guerra mondiale. In quest’occasione, l’impianto fu adattato all’allestimento di spettacoli lirici. Tre grandi archi, aperti nel muro di fondo, diedero l’avvio a una nuova epoca, trasformando lo stadio in un grande teatro all’aperto dotato di un enorme palcoscenico.
La prima opera portata in scena fu Aida nel 1921. A Macerata accorsero
novemila persone, provenienti da tutta Italia.
Dal 1967, la lirica è ospitata stabilmente dallo Sferisterio per volere dell’Amministrazione comunale. Nelle quarantadue stagioni liriche si sono alternati spettacoli e artisti prestigiosi, da Luciano Pavarotti a Placido Domingo, da Montserrat Caballé a Rayna Kabaivanska, da Ken Russel a Pier Luigi Pizzi passando per Josef Svoboda.
Più recentemente, nel 1992, è nata l’Associazione Arena Sferisterio che ha dato l’avvio alla nuova stagione di MacerataOpera. Il nuovo direttore artistico, il salisburghese Gustav Kuhn, allievo di Herbert von Karajan, ha portato con sé idee di rinnovamento, deciso a svecchiare il modo di proporre il melodramma. Questo lavoro di cambiamento viene portato avanti dal nuovo sovrintendente Claudio Orazi, che si propone di qualificare lo Sferisterio come culla del teatro in musica. Memorabile una Traviata (1992) dello scenografo Josef Svoboda, riflessa in un gigantesco specchio semovente, Premio Abbiati della critica musicale italiana. Questa onorificenza va a MacerataOpera anche nel 1996 per Turandot e nel 2001 per Il volo di Lindbergh e I sette peccati capitali di Bertolt Brecht e Kurt Weill, tutti allestiti dal regista e scenografo argentino Hugo De Ana, che ha debuttato allo Sferisterio con uno splendido Sansone e Dalila.
Nel 2004 la direzione artistica è passata al soprano Katia Ricciarelli che ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico con Le contes d’Hoffmann (regia scene e costumi di Pier Luigi Pizzi) e Francesca da Rimini (regia, scene e costumi di Massimo Gasparron, un giovane artista emergente). Il cartellone del 2005 ha offerto Don Carlos, Andrea Chénier e Tosca, con il ritorno del grande direttore Gustav Kuhn, di un maestro delle scene come Pier Luigi Pizzi e con l’esordio maceratese del giovane regista Antonio Latella.
Dal 2006, Pier Luigi Pizzi è il nuovo direttore artistico dello Sferisterio Opera Festival.

Il cartellone

Die Zauberflöte
Wolfgang Amadeus Mozart
28 luglio 4, 11 agosto

Aida
Giuseppe Verdi
29 luglio 2, 5, 10, 13 agosto

Turandot
Giacomo Puccini
30 luglio, 3, 6, 9, 12 agosto

Gli spettacoli hanno inizio alle ore 21,00