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Savini, l’eccellenza del gusto nel mondo

Savini, l’eccellenza del gusto nel mondo

Sebastian Gatto

Rinasce a nuova vita uno dei più famosi ristoranti milanesi, il Savini. Dopo le varie vicissitudini e i passaggi di mano che hanno caratterizzato gli ultimi cent’anni del locale, da molti conosciuto come il “salotto di Milano”, oggi al timone del Savini c’è Sebastian Gatto, figlio di Giuseppe Gatto, famoso per avere un forziere con le perle della ristorazione milanese ubicate nel trittico racchiuso da piazza Mercanti, piazza Cordusio e via Dante: il Caffè Mercanti (situato nell’omonima piazza), il Caffè Martini (in via Mercanti) e il Caffè Aperol (in via Dante).

Tornando al Savini, la famiglia Gatto ha in animo di ricreare quell’atmosfera che, sin dagli inizi del ‘900, ha fatto del locale un punto di incontro di molti illustri nomi del mondo culturale e artistico, da Giuseppe Verdi a Giacomo Puccini, da Pietro Mascagni ad Arturo Toscanini,da Eleonora Duse a Sacha Guitry. E poi ancora Arrigo Boito, Gabriele D’Annunzio, Giuseppe Verga, Mosè Bianchi, Luigi Capuana, Emilio Praga e persino Tommaso Marinetti.

Negli Anni ’50 il Savini vede la sua prima rinascita a seguito degli orrori delle due guerre, altri grandi percorrono i corridoi e affollano le sue sale: un interminabile elenco, da Maria Callas a Luchino Visconti, Charlie Chaplin, Ranieri e Grace di Monaco, Erich Maria Remarque, Lana Turner, Jean Gabin, Frank Sinatra, Ava Gardner, Carla Fracci, Henry Ford, Totò e Peppino de Filippo. Eugenio Montale disse: “La passione per la perfezione arriva sempre troppo tardi, a volte, per certe imprese non bastano cento anni, ma si manifesta sempre come passione per la poesia. In questo locale ho incontrato quella della cucina”.

Oggi, a quasi due anni dal 19 gennaio 2008, quando veniva inaugurato il nuovo Savini gestito dalla famiglia Gatto, si riapre la stagione con un progetto d’eccezione: la “Savini Food Experience”. “Savini Food Experience – dice Sebastian Gatto – è strutturato su tre direttive che comprendono il ristorante, il bistrot e la Galleria del Gusto. Contenitore di tutto, il locale di Galleria Vittorio Emanuele che ben si presta essendo strutturato su tre piani”. Al primo piano c’è il ristorante Gourmet guidato dal giovanissimo chef (28 anni) Matteo Torretta, che alla testa di una brigata di sette giovani chef, ha rivisto i piatti della tradizione attraverso l’estro acquisito nelle sue innumerevoli esperienze. Al piano c’è il Bistrot – Caffetteria – Pasticceria dove viene proposta una cucina di elevato livello. Infine al piano inferiore c’è la Galleria del Gusto, dove sono in vendita oltre 600 prodotti della nuovissima linea di prodotti gastronomici italiani etichettati Savini. Una strategia confermata da Gatto.

Savini Food Experience è un progetto importante che sarà replicato in altri contesti?
Già da qualche mese stiamo lavorando con i nostri partner in Medio Oriente. Nei prossimi cinque anni apriremo almeno trenta Savini in Egitto, Bahrain, Qatar, Oman, Quwait, Arabia Saudita e negli Emirati. Abbiamo un progetto gemello per l’Asia grazie al quale entro il 2010 saremo a Hong Kong e in Giappone. Inoltre, stiamo mettendo a punto una variante dedicata ai paesi in crescita quali India, Est Europa e India.

Fra le tante novità introdotte, anche un sito Internet…
Sì. Grazie a questo sito abbiamo anche un significativo rendering dell’interesse del pubblico internazionale. Pensi che nella classifica stilata in base agli accessi, i tre Paesi che seguono l’Italia – prima per numero di accesi) – sono Giappone, Cina e Hong Kong. Inoltre, tramite il nostro shop on line è possibile acquistare molti dei prodotti che sono in vendita nella Galleria del Gusto

Come potete assicurare la stessa qualità in tutti i Savini nel mondo?
Qui a Milano ci sarà un centro di formazione sia preventiva sia in carriera, non solo per gli chef ma per tutto il personale. Inoltre partiranno da qui i prodotti che saranno in vendita in tutte le Galleria del Gusto del mondo.

Alessandra Iannello