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Rossi col pesce

Rossi col pesce

Quattro vini da abbinare in modo soprendenteUn tabù enogastronomico caduto già da qualche anno e che ha conquistato, e continua a conquistare, un numero crescente di persone. L’abbinamento di un piatto di pesce con un buon bicchiere di vino rosso, da semplice stravagante moda passeggera è diventato una consuetudine consolidata.

Un abbinamento al quale, però, bisogna avvicinarsi con cautela e preparati, per non correre il rischio di rovinare una materia prima delicata e, aspetto non secondario, costosa.

Innanzitutto: non tutte le tipologie di pesce, non tutte le preparazioni si sposano con il vino rosso. Ottimi i pesci grassi, tonno e pesce spada su tutti, meglio se preparati alla piastra o serviti crudi. In questo modo si compensa e si bilancia la componente tanninica che, seppur minima, è sempre presente in un vino rosso. Buono, ma con  cautela, l’abbinamento con il salmone: da preferire le versioni affumicate e, meno facili da trovare in Italia, marinate.

Sul versante vino, dobbiamo orientarci su vini giovani, profumati e “scarichi” di colore. Da evitare i vini strutturati e di gran corpo.

Primo, e ancora oggi miglior vino rosso da abbinare con il pesce, resta il Pinot Nero, nelle versioni giovani e con piccoli o, meglio ancora, assenti passaggi in legno. In Italia, la scelta obbligata ricade sui Pinot dell’Alto Adige e del Sud Tirolo, caratterizzati dalla grande aromaticità e da tannini morbidi e bene equilibrati.

Più difficile, meno intuitivo e, per questo, molto più intrigante un altro abbinamento con due vini ai quali difficilmente si penserebbe per un abbinamento con il pesce. Due vini provenienti da due regioni famose per i propri vini corposi, strutturati e dotati di un buon grado alcolico.

Il primo è un Rosso di Valtellina prodotto dall’azienda Ar.pe.pe. Un vino giovane, semplice, fruttato, di “facile beva“, il quale, oltre ad abbinarsi con i piatti locali, stupisce nell’accostamento con il pesce. Prodotto con uva Nebbiolo in purezza, trascorre  un breve periodo di affinamento (6 mesi) in botti grandi, per conservare, inalterata, la gentilezza degli aromi floreali. Colore rosso rubino,  intensi profumi e un fresco sapore dominato da aromi floreali. Apprezzato in abbinamento con un “battuto al coltello di ombrina, gamberi, seppia e piovra“. Da servirsi in ballon a una temperatura fresca, tra i  12 e i 14 gradi.

Il secondo vino è un Valpolicella Classico, prodotto dall’azienda La Pala, con uvaggio composto da Corvina, Corvinone e, per il 50%, Teroldego. Un vino nuovo per l’azienda La Pala, famosa per i suoi Amarone longevi, di grande struttura, in grado di superare il 16% di grado alcolico. In occasione della presentazione della prima vendemmia, il 2009, il Valpolicella Classico La Pala si è fatto apprezzare per la sua freschezza, i suoi profumi, stupendo per il perfetto abbinamento con i piatti a base di salmone. Da servirsi in bicchieri ampi, a una temperatura tra i 16 ed i 18 gradi.

Infine, un vino figlio della profonda e meno conosciuta Sicilia. Prodotto nella zona di Vittoria, in provincia di Ragusa, a pochi chilometri da Modica, cittadina famosa per il suo cioccolato. È il Frappato. Prodotto con l’omonimo vitigno, in purezza, sa regalare grandi emozioni olfattive e gustative. Un vino giovane, ricco di aromi, apprezzato in abbinamento con piatti di pesce crudo, in particolare con il filetto di tonno. Superlativo con sushi e sashimi. Per inciso, il Frappato, insieme al più famoso Nero d’Avola, dà vita all’unica DOCG siciliana: il Cerasuolo di Vittoria. Pochi i produttori di Frappato. Tra di essi l’azienda Valle dell’Acate, produttrice di un Frappato in purezza, affinato per 6 mesi in acciaio e 3 mesi in bottiglia, per mantenere inalterati i freschi profumi di questo vitigno. Dal colore rosso rubino molto chiaro, si distingue per i sentori di frutti a bacca rossa, come il mirtillo e il lampone. Gli stessi frutti che ritroviamo anche in bocca, accompagnati da una buona freschezza e sentori speziati. Nell’abbinamento con il pesce, si serve in bicchieri ampi, a una temperatura tra i 14 ed i 16 gradi.

Danilo della Mura