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Rolex al Salone Nautico

Rolex al Salone Nautico

Orologio ufficiale a Genova

Il connubio, anzi l’amore, tra la Rolex e il mare, ha origini lontanissime. La celebre casa ginevrina, infatti, sin dagli Anni ’30 realizza degli orologi da polso in grado di resistere alle immersioni. Non a caso sistemi come il fondello serrato a vite, i pulsanti impermeabili sempre a vite, la corona ancora una volta avvitata, sono tutte idee o brevetti che Rolex ha utilizzato nel corso degli anni, facendo spesso da precursore per tutti gli altri fabbricanti. Appare quindi assolutamente “naturale” che oggi il Salone Nautico Internazionale di Genova 2009, una delle più prestigiose manifestazioni del settore a livello internazionale, abbia scelto proprio Rolex come “orologio ufficiale“.

Si tratta di una sorta di “destino annunciato“, visto che il marchio coronato è da sempre associato al mondo del mare e della vela in particolare, di cui condivide i valori di eccellenza e competizione. Il primo evento di rilievo internazionale risale al 1927, quando la nuotatrice Mercedes Gleitze attraversa la Manica con al polso un Oyster, primo orologio realmente impermeabile all’acqua e alla polvere. L’interesse per il mondo della vela risale alla fine degli Anni ’50, quando Rolex diviene prima l’orologio ufficiale del Defender di Coppa America e successivamente l’orologio ufficiale dell’intero evento sul finire degli Anni ’80.

Con il trascorrere degli anni la casa ginevrina diventa protagonista indiscussa dei campi di regata di tutto il mondo. Accanto alle classiche di altura – Giraglia Rolex Cup, Rolex Middle Sea Race, Rolex Fastnet Race, Rolex Sydney-Hobart Yacht Race – Rolex sostiene la Maxi Yacht Rolex Cup, la Rolex Swan Cup e i Campionati Mondiali delle classi Swan 45 e Farr 40. Inoltre è anche sponsor degli ISAF Rolex World Sailor of the Year Awards, i prestigiosi riconoscimenti che la Federazione Mondiale assegna ai Velisti dell’Anno.

La presenza di Rolex al Salone di Genova, realizzata in collaborazione con i due rivenditori Autorizzati della città, Codevilla e Montres & Bijoux, si concretizzerà con uno spazio espositivo nel quale saranno presentate, accanto ai modelli sportivi per eccellenza, alcune novità recenti. Su tutte merita di essere ricordato il nuovo Sea-Dweller “DeepSea”.

Amato e ricercato dai collezionisti di tutto il mondo, apprezzato da sempre per il suo look minimalista da “tecnico vero”, questo modello merita senza dubbio di essere considerato il fulcro mediatico odierno dei modelli Rolex tecnici. Totalmente reingegnerizzato rispetto ai modelli precedenti, ha una cassa completamente ridisegnata e fortemente maggiorata nel diametro. Impermeabile fino alla profondità fuori dall’ordinario di 3.900 metri, segna un altro record per la Rolex, mentre tra le nuove tecnologie adottate va citato il Ringlock System, che permette all’orologio di resistere alla fortissima pressione delle grandi profondità. Questo sistema si compone di tre elementi: un anello ad alta resistenza, collocato all’interno dell’orologio fra il vetro e il fondo della cassa (brevettata e realizzata in acciaio 904L), realizzato in acciaio inossidabile con specifico trattamento all’azoto, che contrasta la pressione esercitata dall’acqua sulle due componenti; il vetro zaffiro sintetico, che per resistere alla pressione è leggermente bombato e notevolmente più spesso rispetto agli altri modelli Oyster; il fondello, che è realizzato con una lega in titanio, inossidabile ed estremamente resistente. Novità anche per la valvola per l’elio, che ora è in acciaio inossidabile. Le sue dimensioni sono state adattate a quelle della cassa per ottenere una perfetta impermeabilità. Ricordiamo che nel momento della decompressione la valvola facilita la fuoriuscita dei gas che si sono infiltrati nell’orologio durante i periodi di immersione trascorsi all’interno dei cassoni subacquei.

Sempre sul versante impermeabilità, da ricordare anche la corona di carica Triplock, dotata di tre guarnizioni e avvitata alla cassa. Per terminare, una curiosità: il nome di questo nuovo modello è idealmente ispirato al Deep Sea Special, prototipo sperimentale che, nel 1960, raggiunse la profondità di 10.916 metri nella Fossa delle Marianne nell’Oceano Pacifico. Non resta che andare a scoprirlo “dal vivo” a Genova.

Paolo Gobbi