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Pringle si regala l’arte

Pringle si regala l’arte

Ecco “195 collaborations” con la Serpentine GalleryBen 195 collaborazioni entro fine anno per festeggiare 195 anni di attività: questo l’obiettivo che si è posto Pringle of Scotland, il marchio scozzese di maglieria di proprietà della famiglia Fang di Hong Kong. Il progetto “195 collaborations” è stato realizzato insieme alla Serpentine Gallery (uno dei più importanti centri di arte e architettura contemporanea di Londra) e prevede che ogni artista ridisegni il capo iconico dell’azienda scozzese, il twin set con decoro Argyle (il classico rombo).

Abbiamo selezionato con la Serpentine – spiega Mary-Adair Macaire, ceo di Pringle dal settembre 2008 – degli artisti che fossero scozzesi o che comunque avessero un legame con la Scozia. Questo per segnare un ritorno alle nostre origini, al nostro dna ma con una visione attuale. Madrina-testimonial e designer Tilda Swinton (icona della Scozia) affiancata dalla rock band dei Franz Ferdinand, da Douglas Gordon, David Shrigley, Luke Flower, Richard Wright, Stephen Sutcliffe, Ryan McGinley e Alasdair Gray.

Oltre agli artisti si sono cimentati nell’opera di reinventiva anche i rappresentanti di tre dei più importanti concept store del mondo: Sarah Lerfell e Julien David per Colette, Kostas Murkudis per Andreas Murkudis e Carla Sozzani per 10 Corso Como. I rinnovati twin set saranno prodotti in 195 esemplari, che saranno nelle boutique a partire dal prossimo settembre.

La tradizione come slancio verso il nuovo. Ci sono altri progetti per questo nuovo corso?
Certo, ci affacceremo anche nel mondo web. Per settembre sarà infatti attivo il nostro sito di e-commerce. Abbiamo deciso di avviare questo monomarca virtuale perché, per il momento, non abbiamo in previsione di ampliare la nostra rete di flagship store che rimane così ferma ai quattro attuali (due a Londra e due a Hong Kong, ndr). Il planning prevede la fase A dell’implementazione che coprirà l’Europa a cui seguiranno, in successione, gli Usa e l’Asia.

Il piano di sviluppo delle vostre boutique è stato bloccato dalla crisi?
Purtroppo il periodo di crisi si è abbattuto anche su di noi e ha decurtato del 40% il fatturato del 2008 (che si era attestato a 50 milioni di sterline, oltre 56 milioni di euro, ndr). Ci rincuora però la convinzione che questo calo non sia da attribuire a una carenza inerente al prodotto, dato che i nostri monomarca hanno registrato un incremento delle vendite del 35%. È mia convinzione che il decremento sia dovuto al fatto che abbiamo trascurato l’aspetto legato alla comunicazione.

Qualche previsione per l’anno in corso?
Nel secondo semestre del 2010 ci aspettiamo un’inversione di marcia dell’andamento aziendale. Questa convinzione è maturata dopo la presentazione delle collezioni invernali dedicate all’uomo. Abbiamo avuto un ritorno veramente entusiastico. Con quest’ultima stagione la parte maschile della nostra offerta ha conquistato una fetta di fatturato del 10% nei confronti della donna ed è passata dal 30 al 40%. Il prossimo anno completeremo le nostre proposte con una linea bambino. Oggi il mondo baby è rappresentato da una capsule collection di idee regalo per Natale ed è venduto solo nei nostri monomarca.

Alessandra Iannello