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New York anticipa l’AI 09

New York anticipa l’AI 09

Terminano le sfilate della Grande Mela Aspettando Milano Moda Donna, si è conclusa la settimana della moda di New York.
L’Autunno Inverno 2009-2010 è andato in scena in un clima di tetra spensieratezza, per esorcizzare la crisi e per rendere omaggio al decennio più divertente ed effervescente dell’ultimo secolo, gli anni ’80.
Sui catwalk si sono alternati grandi nomi del fashion internazionale, nonostante la riduzione drastica di sfilate e dei vip in parterre, dando spazio a collezioni ora colorate e dall’anima allegra, ora rigorose e dall’eleganza austera e decisamente classica.

Rachal Roy ha portato in passerella una collezione per donne di città chic e raffinate che all’eccesso preferiscono un look minimalista e una palette cromatica dai toni chiari e mai urlati. Tutt’altro stile per Monique Lhuiller, che alla semplicità preferisce abiti d’altri tempi, resi preziosi da dettagli e tessuti lavorati.

Coccole per Tse, con una collezione morbida e neutra che a neri e burro aggiunge qualche punta di colore con abiti color mattone o prugna. Ricerca del rigore formale in casa BCBG Max Azria. Per il prossimo inverno, il designer tunisino di nascita e americano di adozione propone una collezione studiata per esaltare la silhouette, utilizzando tessuti ora lucidi ora opachi.

Lacoste ha aperto la terza giornata della kermesse della Grande Mela con un Autunno Inverno 2009-2010 declinato dal bianco siderale della Principessa Leila di Star Wars fino alle fogge androgine degli abiti di Diane Keaton in Io e Annie di Woody Allen, passando per l’ésprit de geometrie di Courrèges. Per sfidare temperature polari, la maison del coccodrillo propone abiti easy chic impreziosendo i look attraverso dettagli e accessori coordinati e mai banali.

Nostalgic melting pot per Betsey Johnson, che ha declinato il suo AI 2009 rivisitando gli anni ’50 alla stregua degli Ottanta tra corsetti, scaldacuore, décolleté, leggings e i collant fluo fino a belle gonne di lana traforata come un pizzo con di top-lingerie coordinato. Rumorosa ed eccentrica, la collezione è pensata per donne moderne dalla personalità frizzante.

La ragazza disegnata da Donna Karan per DKNY rivela la sua anima più chic e metropolitana, capace di essere sobria e allo stesso tempo frizzante. Dress femminilissimi di jersey di lana sottile, gonne longuette e cappottini al ginocchio, il tutto declinato con colori sgargianti.

Francisco Costa, direttore creativo del womenswear di Calvin Klein Collection ha presentato, per il prossimo inverno, una collezione praticamente total black. Dedicata a donne eccentriche ed eleganti, propone giacche aerodinamiche di satin glacé e di velluto trattato, dagli orli asimmetrici e tuniche con pannelli sfalsati abbottonati, di maniche opulente che sul retro formano ali di tessuto, omaggio alla silhouette anni ’30 della scrittrice Nancy Cunard.

Dama di corte per Carolina Herrera, che presenta una collezione dalla silhouette morbida caratterizzata dall’elaborata costruzione delle spalle e delle maniche, con corpini molto chiusi dal collo montante, con piccole mantelline ricamate come quelle di una dama aristocratica. Una Maria Antonietta moderna, che ama vestirsi con abiti dai tessuti di stampo barocco alternati a fantasie sofisticate come un arazzo o come una tappezzeria. La palette cromatica è vicina a quella dei gioielli della corona – smeraldo, bronzo, viola, ametista, platino.

Very chic anche la collezione Donna Karan dedicata a donne in carriera, tra linee morbide e tagli glamour. Così, se al mattino indossa morbidi cappotti di cammello con la vita segnata e lunghi guanti di pelliccia maculati e calze coprenti “calviniste”, di sera sfoggia tuniche drappeggiate da dea pagana in colori sensuali e languidi come il rubino e il grigio perla.

Molto newyorchese la donna di Jeffrey Costello e Robert Tagliapietra, morbidamente avvolta nelle pieghe dei drappeggi ma determinata nella camminata stretta da orli al ginocchio. Forme leggermente ad anfora e molto interessante lo studio delle maniche, che si aprono ‘a triangolo’ sui gomiti, per poi richiudersi ai polsi.

Standing ovation per la collezione firmata Marc Jacobs. La donna dell’Autunno-Inverno 2009 è molto pop, tanto da essere una femme fatale.
Cardigan snob ripensati con borchie e i tacchi killer un po’ punk, silhouette, strutturata e scultorea, rivanga gli anni ’80 di Mugler, Montana e Ungaro e omaggia la collezione cinese di Yves Saint Laurent. I leggins diventano “spaghetti pants” da usare con gonne a pouff, i corpini cesellati da piegoline, le maniche a palloncino e infine i cappotti sono over di lana double. La palette cromatica va dal fucsia acceso al giallo fluo fino al verde menta, per affrontare con energia glam le fredde giornate invernali.
Con la collezione Marc by Marc Jacobs, invece, lo stilista americano porta un gusto country dagli accenti rétro, a tratti romantici e molto vivace. La country lady di Jacobs si veste con una palette autunnale dal cognac al nocciola, fino ad arrivare al rosa e al petrolio della calzetteria più sbarazzina.

Se Matthew Williamson non rinuncia al colore, con tinte che evocano l’arco cromatico dei diamanti e delle altre pietre preziose con espliciti rimandi all’iconografia dell’Antico Egitto, le sorelle Kate e Laura Mulleavy per Rodarte portano in passerella per l’Autunno-Inverno 2009, una collezione che è un chiaro omaggio all’architettura seguendo le orme di Gordon Matta-Clark, tra grigi argentei, interrotti da lampi in contrasto di verde acido o viola elettrico, offrendo una visone futuristica della donna.
A New York anche Diesel con la collezione Black GoldLook workwear dagli accenti used per un nuovo concetto di prêt-à-porter raccontato e promosso da Renzo Rosso“Credo molto nel nuovo lusso dello stile premium più accessibile nei prezzi e orientato a una clientela giovane che ha voglia di osare accostamenti inediti nei materiali e nelle fogge dei vestiti; mi sono ispirato al jazz anni ’30 di New Orleans proiettato in una dimensione post-industriale”.

Se Lara Croft è l’icona della collezione di Max Azria che per al prossima stagione racconta “the dark side of the woman”, tutt’altro stile in casa Narciso Rodriguez. Lo stilista americano omaggia la First Lady con una linea rigorosa e determinata ma tutt’altro che essenziale. Se le silhouettes sono clean, non mancano dettagli davvero power con giochi di spalle appena arricciate o un poco scese e con un décolleté messo in mostra da tagli alla Lucio Fontana, tessuti stretch e malleabili, colore all over alternato a fantasie grafiche dai contrasti decisi.
Rigore anche per  Michael Kors, che presenta una collezione dal mood appartentemente dark e spigolosa con tubini di nappa nera drappeggiata allietati da sprazzi di tinte choc: dal verde lime al mandarino fino al fucsia neon.
Non si smentisce Oscar De La Renta; il suo AI 09-10 è chic e decisamente dedicato a lady di sangue blu le cui giornate iniziano con una colazione da Cipriani, continuano con shopping a Fifth Avenue per poi terminare con un Charity gala dinner al Palace. Con abiti asimmetrici drappeggiati e alte cinture laminate, con gilet duvet animalier, con pellicce rasate, abiti decorati da nastri o dalle forme a pouff in tinte solari e maniche importanti.

Nostalgia canaglia per Alexander Herchcovitch, che presenta una collezione fatta di giacchine dalle spalle scese, pantaloni jodhpur e leggings morbidi. I blazer sono senza maniche e si allungano in linee a campana e, mentre i tailluer pantalone sono asimmetrici e irregolari, le gonne da sera si aprono a uovo fino alla caviglia il tutto impreziosito da scarpe dai tacchi monolitici molto simili alle architetture dei grattacieli di San Paolo.

Paraorecchie, cappelli, fasce e sciarpe grunge. Milly by Michelle Smith risponde così ai freddi invernali.
La donna del prossimo inverno è una globetrotter metropolitana, New York oriented, che non rinuncia a rinnovarsi sempre e comunque.
Golfini minuti lavorati a grana di riso e gonnelline arrotondate in tessuti lucidi, coat tweed e giacchine squadrate, dolcevita colorate e top luminosi, un look da gossip girl semplice, ma trendy e sempre attenta ai dettagli.

La penultima giornata della kermesse newyorkese è stata aperta da, Vera Wang, la stilista cinese più amata dall’upper class della Grande Mela grazie ai suoi straordinari abiti da sposa. L’Autunno – Inverno prossimo è elegantemente dimesso, zen, ma anche stylish. Da notare i gioielli, onnipresenti ma meno vistosi del solito.

A chiudere la kermesse il mago dello stile Made in Usa: Ralph Lauren. Una collezione ambientata in un castello inglese anni ’20, luogo incantato di eleganza rarefatta che ricorda le atmosfere di Gosford Park o la languida malinconia di Keira Knightley in Espiazione.
Abiti pensati per donne altere di sangue blu, infilate in raffinati e inappuntabili completi mannish a tre pezzi grigio talpa, movimentati da scialli civettuoli decorati da ruches. Non mancano i ricami a mano con motivi esotici e gioielli a illuminare capi dalle linee fulgide caratterizzati spesso da scollature profonde a rivelare la schiena con garbata sensualità.