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MMD, sesto giorno

MMD, sesto giorno

Autunno inverno 2001-2012Prima dello sportswear di lusso portato in passerella da Iceberg, è toccato ai gemelli Dean e Dan Caten inaugurare il penultimo giorno di Milano Moda Donna con una collezione dal sapore “western”, che ricalca la scorsa sfilata maschile autunno inverno 2011-2012.

Anche per la donna Dsquared2, è forte il riferimento al film “Cold Mountain” e ai pionieri americani dell’Ottocento, anche se con più estro ed originalità: le classiche camicie hanno spalle a sbuffo e si stringono sul petto in una vaga forma vittoriana, gli immancabili pantaloni biker e il working denim sporcato da trattamenti dark wash si arricchiscono di grandi tasche di pelo “porta attrezzi” e infine, le maxi pellicce, da portare sopra il mix&match di pelle nera slavata e camicia scozzese.

Per quanto riguarda gi accessori interessanti i tronchetti e gli stivali con tacco 17 che prendono spunto dai classici pattini da ghiaccio dal sapore vintage, in pelle bianca o nera trattata con effetto invecchiato.
Per la sera abiti in jersey a sirena con maniche ampie di raso e bustier in panno di pana da indossare con camicia bianca e papillon.

“Disegnare questa collezione è stato difficile. Per me è facile vestire una donna da uomo e renderla bellissima. Meno scontato farla super femminile. Ma sono dell’idea che bisogna cambiare e rinnovarsi. E azzardare. Sempre”, ha detto Giorgio Armani della sua collezione autunno inverno 2011-2012 che ha illuminato il sesto giorno della Milano Fashion Week.
Ecco quindii una donna Armani diversa, che indossa gonne di tutte le tipolgie: a paracadute, a baloon, ingombranti alla vista, leggerissime nei movimenti.
Degno di nota il nuovo modello di pantaloni proposto da Re Giorgio: morbidi corti sopra la caviglia, con la parte finale simile a una mini zampa d’elefante, effetto dato da una costruzione più pronunciata nel tessuto. Il movimento delle gambe, crea un effetto di movimento che rende questo modello molto elegante e insieme sexy, per via della caviglia nuda.

Il colore principe è il rosa in tutte le sue varianti, in stretto rapporto con il nero, il grigio e il marrone; intrecci preziosi, ricami opulenti e texture innovative contribuiscono a creare riflessi scintillanti e improvvisi bagliori di luce.

Le scarpe sono in raso con tacchi di plexiglass e sandali tronchetto “vestiti” di pizzo nero; la clutch diventa la borsa ideale sia per il giorno sia per la sera.

Bianca Gervasio direttore creativo di Mila Schon si è ispirata a Libertiny, artista contemporaneo che crea determinate forme e le lascia lavorare dalle api che vi creano all’esterno degli alveoli. In primis paragonando il lavoro meticoloso delle api a quello delle sarte che come tante operaie lavorano sui capi di elevata qualità; il secondo concetto, più visibile, è l’uso del nido d’ape nelle stampe e nei pattern. L’utilizzo del colore è un po’ la novità della stagione: Mila Schon lo usava negli anni 60, poi lo abbandonò per il bianco e nero, e oggi Bianca lo recupera anche nei toni squillanti del blu e del corallo. Immancabile il tessuto double, nella nuova versione creata insieme a Loro Piana per le cappe dalle spalle piccole e la linea svasata.

Dopo la sfilata dal piglio “wild” e romantico di Just Cavalli, è stata la volta di Byblos, che come Paola Frani, fa salire in passerella il Cigno Nero. “La mia collezione è ispirata a Black Swan e alla protagonista Natalie Portman vincitrice dell’Academy Award come miglior attrice: la storia di una etoile e della sua innocenza, perduta nel suo percorso verso il successo”, ha detto Manuel Facchini, stilista della Maison.
La grazia del cigno e l’intraprendenza della volpe si uniscono per la stagione invernale di Byblos: ecco quindi piume e pelo stampato che diventano collo, spalle, maniche, punti pelliccia per la maglieria dall’aspetto avvolgente, sofisticate lavorazioni della lana.

Prima della sfilata di Lorenzo Riva, che ha concluso il penultimo giorno dedicato alla moda fermminile nel capoluogo lombardo, Silvio Betterelli, uno degli stilisti piu’ promettenti del panorama attuale della moda italiana, ha portato in passerella la sua idea di femminilità.
I volumi delle sue creazioni, che si ispirano alle maquettes e ai plastici usati in architettura, si sviluppano grazie a strati sovrapposti di una serie di pezze di tessuto, sagomate, tagliate a vivo e usate quindi per comporre capi, maniche e davantini, per un effetto dinamico e raffinato.

Fuori calendario è stata presentata la collezione AI 2011-2012 di Seduzioni Diamonds: Valeria Marini ha proposto le sue creazioni nel suo nuovo showroom in Viale Isonzo 22 a Milano. Lo spazio multimediale con cinque vetrine su tre livelli, che è stato inaugurato proprio in questa occasione, è stato teatro di un evento in chiave burlesque nel corso del quale sono state presentate non solo le creazioni per la nuova stagione ma anche la linea di arredo VM Valeria Marini Home Collection, nata dalla collaborazione con l’azienda Mantellassi 1926.