x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

MINT 2007: le opere esposte

Una carrellata su ciò che di meglio è presente alla manifestazione in corso in questi giorni a MilanoGrande l’interesse del pubblico e della critica per la II edizione di MINT Milano International Antiques and Modern Art Fair.
Esclusivo contenitore di diverse forme artistiche e creative da tutto il mondo per importanza e rarità il Mint si conferma imperdibile per pubblico e critica con i suoi 55 espositori nazionali ed internazionali.
Ve ne presentiamo alcuni per anticipare quello che troverete nel Piazzale Cannone alle spalle del Castello Sforzesco.

Arazzi, Archeologia, Argenti, Armi e armature, Arte moderna, Arte orientale e asiatica, Arte primitiva e pre-colombiana, Arti decorative del 20mo secolo, Bronzi, Ceramiche, Dipinti, Disegni, Fotografie, Gioielli, Icone, Libri, Manoscritti, Mappe, Mobili, Monete, Oggetti d’arte Orologi, Pizzi, Porcellane, Sculture, Stampe, Tappeti, Tessuti, Vetri una guida per muovervi all’interno delle tante proposte delle gallerie presenti.

Una coppia di tavoli parietali in legno dorato sono la proposta di Guido Bartolozzi Antichità (Firenze) mentre la Botticelli – Via Maggio (Firenze) propone una scultura in legno di pioppo risalente all’ultimo quarto del XV secolo. La Galleria Michela Cattai (Milano) presenta un salotto del 1930 in stile decò italiano e Dario Ghio (Montecarlo – Monaco) una placca argentea dell’ultimo quarto del XVII secolo. Argento anche se dorato per Koopman Rare Art (London) e la coppia di salsiere del 1819.

Altomani & Sons (Milano – Pesaro) presenta il bozzetto raffigurante la celebre storia di Amore e Psiche firmata da Giuliano Traballesi (Firenze 1727 – Milano 1812).
La W. Apolloni (Roma) ha portato al Mint una serie di quattro preziose lacche giapponesi, risalenti al periodo Edo e all’oriente è dedicato anche lo spazio di Manuel L. E. Longo (Milano) con una coppia di papagalli in porcellana di Cina turchese del XVII secolo o quelo di Helena Markus Antique Japaneese Screens (Milano) e le eleganti figure di gru soggetto di una coppia di paraventi giapponesi.

La Galleria Daniela Balzaretti (Milano) punta sul tema ‘movimento+luce+aria’, mentre la Giorgio Baratti Arte Antica (Milano) intende concentrare l’attenzione del pubblico sull’arazzo ad opera della Manifattura di Bruxelles e databile tra il 1510 ed il 1520 così come la Galleria Canelli (Milano) che propone l’arazzo araldico della Manifattura di Jérôme (Hieronymus) Le Clerc (Bruxelles, 1655c.-1722).
Arazzo anche per Claudia Pavignano – Textile Art Gallery (Milano) con un Luigi XIV chinoiserie intitolato La Collation.

La Bottegantica di Savoia (Bologna) rende omaggio a Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908) con gli Esercizi di cavalleria (1885 – 1895) mentre Cocoon Art (Milano) propone una tela di Pierre-Jacques Antoine Volaire (Tolone 1729 – Napoli 1799) raffigurante L’eruzione del Vesuvio dall’Atrio del Cavallo.

Cesare Lampronti (Roma – Milano) esalta l’olio su tela raffigurante L’angelo appare a santa Maria Maddalena penitente di Gaetano Gandolfi. Jacques Leegenhoek (Paris) offre all’attenzione del pubblico una Vergine con Bambino del pittore caravaggesco Bartolomeo Manfredi (Ostiano, 1582 – Roma, 1622), Piacenti Art Gallery (Firenze) con una Madonna con Bambino di Jacopo Amigoni (Napoli 1682 – Madrid 1752), proveniente dall’Inghilterra e la Galleria Bosoni (Milano) con il Ritratto di Ferdinando di Spagna di Gian Antonio Guardi.

Un pregiato esemplare di tappeto Bakshaiesh è presentato dall’Illulian (Milano) e anche dal Mohtashem di Mirko Cattai (Milano).
Moretti (Firenze – London – New York) presenta due dipinti di Giovan Girolamo Savoldo, recentemente separati in seguito ad un restauro che li ha riportati allo stato originale.
Renzo Moroni (Roma) pone in evidenza il Pergolato di uva e fichi, sporta di melograni, zucche e fiori in un giardino di Giovanni e Niccolò Stanchi.
Un’importante collana in oro giallo, diamanti e smeraldi databile intorno al 1867 circa è esposta presso lo spazio della Gioielleria Pennisi (Milano). Giuseppe Piva porta un’armatura realizzata per un membro della famiglia Matsudaira.

Robilant + Voena (London – Milano) punta l’attenzione sulla Veduta della Villa Loredan a Paese di Franceco Guardi, Romigioli Antichità (Legnano) su una pittura ad olio su tavola di Bernardino Luini verosimilmente databile tra il 1512 ed il 1515 e a chiudere la carrellata Visconteum di Carlo Montanaro (Roma) con una coppia di caffettiere in argento di fattura milanese, risalente al 1750 circa.