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Milano Moda Donna: tocchi maschili e romanticismo

Blumarine, Etro, Albino, La Perla, Moschino, Anna Molinari, Antonio Marras, Gucci, Valentin Yudashkin, Carlo Tivioli e gli altri marchi hanno presentato le collezioni autunno-inverno 2008-2009

Prosegue la rassegna di Milano Moda Donna con le collezioni autunno-inverno 2008-2009 che vedono sfilare donne sicure e iperfemminili, con pezzi presi dal guardaroba maschile e tessuti preziosi.

Toni bon ton per Blumarine, alla cui sfilata hanno assistito Filippa Lagerback, Vittorio Sgarbi, Randy Ingerman e Margherita Granbassi, con vestiti sottoveste e montoni sabbia ma anche jeans a zampa d’elefante, colbacchi, volpi, piumini bordati di pelliccia. E per la sera vestiti lunghi a sirena e lunghi maculati.

Dedicata al mondo delle fiabe e alle Cronache di Narnia la collezione Etro romantica e selvaggia allo stesso tempo mentre a una sentimentale Eva Kent si ispira la linea di Albino, sempre attento ai trend contemporanei con abiti corti e ampi, giochi con le lampo e le zip, volants e ruches.

Tono romantico anche per Antonio Marras che guarda alle Avanguardie. Tra camicie bianche, smoking, gilet maschili e pantaloni da uomo, ecco tailleur grigi, stampati colorati e abiti a paralume neri. Per la sera vestisti larghi e ben costruiti.

Sentimentale e sognatrice la donna Roberto Cavalli, con fiori su abiti pastello, gonne in organza e tulle, camicie in organdis di cotone e colori tenui.

Ricercatezza per Prada con un trionfo di pizzi valenciennes, macramé e merletti. Tinte scure per i tubini e sovrapposizioni tra vesti di raso e pizzi. E ancora lana pesante e maglia color carne e scarpe grandi con protuberanze di pelle colorata.

Le divise e i cappotti sono stravolti da Moschino. Le prime hanno dettagli giocosi, come la mostrina a forma di cavalluccio marino, i secondi, assieme a pantaloni e guanti, hanno una miriade di frange. I capi maschili diventano femminili grazie ai particolari.
Parodie degli abiti maschili anche da Alberto Biani, con capi ispirati al look dello stilista.

Mood gotico per Sportmax, mentre La Perla gioca con una femminilità ricercata fatta di abiti e accessori semplici ma d’effetto.
Essenzialità per Bottega Veneta e Milia M, la prima con tubini dalla linea allungata, cappotti in cashmere feltrato, colori sobri e scuri, la seconda con linee pure e tessuti trasparenti. Abiti scultura sulla passerella di Jil Sander con colori scuri e tessuti strutturati.

Anni ’70 e gusto inglese per Pringle of Scotland, con silhouette strutturata e volumi compatti, e il cappotto ispirato all’ uniforme delle guardie della regina. Sempre anni ’70 per Pollini, che riscrive la sensualità della cultura stilistica giapponese e la proietta nel glam del periodo.
Alla borghesia inglese del 1700 guarda Mariella Burani con maniche rigonfie sulle spalle e pizzi rosa. Bohemienne e viziata la donna Gucci.

Donne forti ma femminili da Salvataore Ferragamo, con la prima collezione del nuovo direttore artistico Cristina Ortiz. Costruzioni sartoriali si uniscono a materiali esclusivi e dettagli preziosi. Donna sicura di sé anche per Angelo Marani con capi in pelle nera con borchie e ambiguità tra maschile e femminile in tailleurs con dettagli splendenti. Bianco e nero per 6267, con tocchi infantili e accenni di uno stile strutturato.

Sontuosi gli abiti di Valentin Yudashkin che guarda alla linearità degli anni ’60 e all’eleganza strutturata dei pirmi anni ’90. il colore che predomina il nero e tra i dettagli i ricami tradizionali russi, incrostazioni di pietre e paillets, organza, rose di taffettà su cappottini o abiti. Per il giorno abiti più sobri ma sempre eleganti in un incontro di materiali pregiati come il cachemire, lo shiffon e il jersey di seta. Per la sera preziosi ricami e lavorazioni uniche come la inedita lana bouclè con inserti setta e chiffon.

Piumino e abiti di lana intrecciata per Iceberg, grandi volumi e forme sinuose per Krizia che utilizza tinte champagne, grigio, perla e tortora, nero e bianco, rosso geranio, verde foglia nella sua rivisitazione del gusto dell’androgino con tailleurs di cachemire nero.

Riflessi e colori – rosso, blu, fucsia viola e verde – per le pellicce di Carlo Tivioli, che danno personalità alla donna con tante stole divertenti. La pelle di Trussardi è totalmente rinnovata nei giacchini, nel montone, nei cappotti mantella da nativo americano, negli abiti balloon e nelle tute intere, a cavallo basso, in duttile chevrenil. Influenze gotiche e tribali si compenetrano per creare uno stile innovativo e magico.

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