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PE 2009: la fluidità delle forme

PE 2009: la fluidità delle forme

Milano Moda Donna
Ispirazione orientale, romanticismo, sguardi al passato e tocchi di colore. La primavera estate 2009 è anche questo, un omaggio alla leggerezza.

Se le gonne a pois e stampe con sottogonna coloratissima di Enrico Coveri ci riportano agli anni Cinquanta, la sfilata di Kristina Ti è dedicata a donne ultramoderne che vestono abiti a sacchetto e pantaloni in pelle aderentissmi. Il bikini gioiello non può mancare nella sfilata di Fisico, accompagnato da gonne lunghe e abiti decorati da tasche in colori militari.

Gaetano Navarra punta sul movimento unendo fluidità e struttura con silhouette mai statiche. Linee sciolte e quasi incorporee si oppongono a costruzioni enfatizzate e sostenute. I volumi in evidenza attualizzano gli anni Ottanta, la scioltezza rilegge i Trenta, la conformazione di molti capi ha il suo principale riferimento nella voluta barocca. Contrapposizioni e suggestioni differenti che hanno come risultato un glamour inconsueto. Il punto-vita scende visibilmente. Le ampiezze sono riprese, interrotte da coulisse, mosse da drappeggi, balze, plissé. Spesso la ricchezza del volume è portata verso il dietro, a controbilanciare il davanti perfettamente pulito, oppure si scosta dal corpo. Fluidità e struttura segnano anche la scansione materica. Da un lato fluttuano la seta lavata, il lino, la maglia tricottata che pare seta, veli di organza a triplice sovrapposizione. Dall’altro si impongono l’ottoman sostenuto dal nylon, la rete sempre di nylon, la pelle, l’organza di cotone spalmata. I colori sviluppano uno scenario composito, eterogeneo.  La pacatezza dell’ocra è vivacizzata da sprazzi di ciclamino. Il blu è presente in mille variazioni.

Atmosfera da trincea con toni sabbiosi e particolari militari per Frankie Morello che veste donne decise ma sensuali per passare poi a colori pieni e tessuti preziosi con tagli femminili.
Sapore orientale per Blugirl ed Emporio Armani. Per la prima, accanto ad abitini bianchi in pizzo, sfilano colori e particolari, come le cinture alte, che fanno pensare alla Cina e alle geishe giapponesi. Armani punta su morbidi pantaloni di jersey, gonne al ginocchio e gilet di maglia alleggeriti sulla schiena, mentre gli abiti da sera sono completamente ricoperti di perline.

Just Cavalli presenta abitini molto leggeri, spesso trasparenti in colori differenti e stampe animalier, esotici ma pure sempre con un sapore metropolitano, mentre Gianfranco Ferré punta su abiti corti dal taglio sartoriale, dalle forme geometriche e dai tessuti preziosi. I colori sono iridescenti.
Si ispira alla natura Moschino Cheap&Chic con stampe macro, conigli e farfalle su silhouette morbide trattenute basse sui fianchi da cinturine a doppio giro in gros-grain. Romantici i vestitini di nastro e pizzo.

Roberto Musso riscopre il tratto veloce e impressionista nei tessuti dipinti a mano, con grossi fiori stilizzati sugli abiti in twill di seta bianca con gradi corolle o su sfondi azzurri, verdi chiari e polverosi. Le linee sono semplici e arrotondate nel profilo.

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