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Massimo Ardizzone, primavera mediterranea

Massimo Ardizzone, primavera mediterranea

La collezione primavera/estate 2009 del designer siciliano
La prima collezione primavera/estate 2009 di Massimo Ardizzone interpreta il Mediterraneo con abiti di forte matrice sartoriale e tessuti di alta qualità composti da fibre nobili.

I capi sono interamente made in Italy e sono fatti a mano, impreziositi da ricami o composti da mille petali di organza.

Il nero è dedicato a una donna sofisticata ma attenta alle tendenze moda, con stampe disegnate dallo stilista in esclusiva mondiale che evocano i disegni kilim. I ricami ricordano i ricci di mare. Alcuni modelli strizzano l’occhio agli storici atelier francesi. I tessuti sono rasi di seta pura, armaturati metallici, chiffon, organze singole e triple. Bottoni, ricami e applicazioni sono stati realizzati dai medesimi artigiani che lavorano per Cartier su disegno originale.

Il tricot e i volumi sono protagonisti di un tema per la donna romantica. Le tonalità dei sabbia evocano la quiete dei deserti e l’uso del tombolo echeggia le radici siciliane dello stilista reinterpretando vecchie sottovesti e arricchendo giacche e abiti. Il vento è un altro elemento di ispirazione enfatizzato da tessuti come chiffon con ricami di micro paillettes in camoscio, lini spalmati con lamine metalliche dorate, organze effetto tela, garze di lino simili a tele da ricamo.

Carattere solare per capi estivi e colorati in tessuti serici stampati a mano di provenienza francese, faille di chiffon tinta unita e fantasia, rasi e jersey caratterizzati dai contrasti cromatici e da ricami che ricordano i gioielli marocchini.

Massimo Ardizzone
Dopo essere entrato nel mondo della moda lavorando per otto anni presso Gattinoni, il palermitano Massimo Ardizzone intraprende numerose collaborazioni stilistiche con aziende come La Perla e Mario Valentino, linee come Claude Montana e stilisti del mondo della maglieria. Dal 2004 disegna le collezioni Marly’s, Carlo Pignatelli, Sherrer Parigi. La sua filosofia esprime la voglia di portare la couture nell’industria e sperimentare materiali e lavorazioni facendo tesoro delle tradizioni della Sicilia.