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Marco Aurelio a Battiato

Marco Aurelio a Battiato

Conclusa la terza edizione del Festival di Roma
Attori, registi e personaggi dello spettacolo: alla conclusione della terza edizione del Festival internazionale del film di Roma ha assistito un pubblico ricco di star e personalità del settore. Una kermesse che ha visto cambiare la macchina organizzativa, con Gian Luigi Rondi direttore: meno patinata delle precedenti e con tanti titoli italiani in calendario.

Trionfatore, un po’ a sorpresa, con il Marco Aurelio d’oro del pubblico (75mila euro devoluti in parte ai profughi bosniaci) «Resolution 819» di Giacomo Battiato, un film crudo ma appassionante.
Il premio come migliore attrice è andato a Donatella Finocchiaro, interprete di «Galantuomini», di Edoardo Winspeare, mentre quello di migliore attore a Bohdan Stupka, protagonista di «Serce na dloni» («Il cuore in mano») di Krzysztof Zanussi.

La giuria, composta da Edoardo Bruno, Michel Ciment, Tahar Ben Jelloun, Emanuel Levy e Roman Gutek ha assegnato il Premio Marco Aurelio della critica all’ironico e surreale «Opium war», del regista afghano Siddiq Barmak.

Durante la serata, indimenticabile il momento della premiazione a Gina Lollobrigida. Gianni Letta, infatti, le ha consegnato il premio alla Carriera che l’attrice ha ritirato emozionatissima, davanti alla standing ovation del pubblico: «Ho ricevuto premi in tutte le parti del mondo – ha detto l’attrice -. Ma qui a Roma, a casa, è tutta un’altra cosa. Non sono mai stata emozionata come questa sera».

Menzioni speciali della giuria a «’A Corte Do Norte» («La tenuta al nord») di Joao Botelho e a «Aide toi, le ciel t’aidera» di François Dupeyron. Il premio ‘Alice nella città 8-12 anni’ è andato a «Magique!» di Philippe Muyl, mentre quello dai 13 ai 17 anni a «Summer» di Kenneth Glenaan.