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Magnini, il lusso di vivere normale

Magnini, il lusso di vivere normale

Intervista al Re del nuoto italianoA poche settimane dall’inizio dei Mondiali di Nuoto di Roma, Luxgallery ha incontrato il Re del Nuoto italiano: Filippo Magnini.

Fisico prestante, faccia simpatica, braccia e spalle che fanno la differenza in acqua e non solo. Tra gli sportivi più amati, Filippo Magnini è uno dei volti scelti da Giorgio Armani come testimonial per la sua linea EA7. Un ambasciatore di stile in vasca come nella vita.

Tra sogni nel cassetto e traguardi raggiunti, ci siamo fatti raccontare da Magnini come il glamour e le luci dei riflettori si intonano con la perseveranza indispensabile per essere i migliori nello sport e abbiamo scoperto che, per vincere, ci vuole il coraggio di vivere una vita normale.

Da Re a Re, com’è nata la collaborazione con Armani?
Per caso. Re Giorgio è sempre stato appassionato di nuoto. Una sera, ero nel suo locale per un aperitivo insieme al mio manager quando ci hanno presentati. La simpatia è scattata immediatamente e il Signor Armani mi ha confessato che avrebbe avuto piacere a lavorare con me. Ovviamente non potevo che esserne felicissimo e da quella sera è nata una collaborazione che si sta rivelando vincente.

Che cosa non può mancare nel suo armadio per le occasioni più speciali?
Generalmente vesto molto semplice, ma per le occasioni speciali un completo Armani non può mancare…

Quale sportiva consiglierebbe come testimonial di una maison del lusso?
Mi sto rendendo conto che, fortunatamente, le maison si stanno affacciando al mondo dello sport per la ricerca dei loro testimonial. È un segnale importante, perché lega l’immagine pulita dello sportivo a quella glamour di un brand. Se ben gestito, diventa un mix molto forte. Mi riesce difficile fare dei nomi… le colleghe meritevoli sarebbero molte, anzi troppe.

Quando smetterà di nuotare si vede più nel mondo dello sport, della moda o dello spettacolo?
L’esperienza all’Isola dei Famosi mi ha fatto capire che, una volta terminata la carriera sportiva, mi piacerebbe iniziare un’avventura nel mondo dello spettacolo. Mi piacciono le sfide e sicuramente la televisione è un mondo stimolante e molto competitivo.

Come convivono il rigore dello sport e il glamour della mondanità?
Sicuramente devono essere ben gestiti. Bisogna saper dedicare il giusto spazio sia all’una che all’altra parte. Essere troppo presenti negli eventi glamour rischia di farti perdere la concentrazione sui tuoi obiettivi. Cerco di ricordarmi sempre che, se vengo riconosciuto per la strada, è per quello che ho fatto e che continuo a fare in piscina.

Quali sono i suoi punti di riferimento nella vita e nello sport?
La mia famiglia ha un ruolo molto importante nella mia vita. Sono molto fortunato perché i miei genitori mi sono sempre stati molto vicini, ma lasciandomi libero di scegliere. Nello sport, e in particolare nel nuoto, l’atleta a cui mi ispiro è Alexander Popov.

Per sport e non solo ha visitato molte città e Paesi: qual è il luogo in cui vivrebbe e perché?
E’ vero ho girato molto, ma non ho avuto il tempo per visitare i posti in cui gareggiavo. Non vedo l’ora che siano finiti i mondiali di Roma (con una vittoria…) per poter andare in vacanza.

Cosa non manca mai nel suo frigo?
Il lavoro m’impone un regime alimentare sano ed equilibrato. Ma con una debolezza: la maionese…

Ha vinto tante medaglie, qual è il suo sogno nel cassetto?
Ovviamente vincere l’oro nei 100 stile libero ai Mondiali di Roma. Diventerei il primo atleta della storia a vincere per 3 volte di seguito. Ho la fortuna di giocare in casa ed è un’occasione da non perdere.

Francesca Zottola

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