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Le Sorgenti del sogno

Le Sorgenti del sogno

In Toscana, tra vigne e relax olisticoLa Fattoria Le Sorgenti è la realizzazione di un sogno nato nel cuore e nella mente di Albino Ricci. Parmigiano di nascita, dopo molti anni spesi in Francia torna in Italia e nel ’50, acquistata la Fattoria, da subito impianta nel suo spicchio di terra preferito, affacciato sull’Arno, le prime barbatelle di chardonnay, vinificando il primo bianco della fattoria ancora prodotto con il nome di Sghiras, che significa scoiattolo in dialetto parmigiano, proprio in suo ricordo. Ventiquattro anni più tardi il nipote, Gabriele Ferrari, raccoglie il testimone dal nonno e, appena sposato, interrompe i suoi studi in legge e, con la moglie Elisabetta Fontanot da Parma, si trasferisce in Toscana nella tenuta estiva della famiglia, per continuare ed evolvere la passione del nonno.

Nel ’74 si impiantano le vigne nuove di Sangiovese per il Chianti Colli Fiorentini Respiro, l’allora Chianti putto, e i vigneti di cabernet e merlot, che alla fine degli Anni ’80 erano già vinificati nel blend dello Scirus Igt Rosso, il vino più riconosciuto nel panorama internazionale. Con i decenni crescono le vigne e i vini della fattoria, curati personalmente dal patron dell’azienda, Gabriele; cresce anche il figlio di Gabriele, Filippo, che nel 2003 si laurea in viticoltura ed enologia all’università di Pisa. La sua passione e il suo genio affiancano il padre fin dagli Anni ’90 e nel 2002 Filippo vinifica il cru più alto delle vigne della fattoria, la Gaiaccia, ancora oggi la selezione del Sangiovese del vigneto Capaccio.

Nel 2004 inizia la stretta collaborazione con Cristian Giorni – dice Filippo Ferrari, enologo e attuale proprietario –, sommelier professionista e studente all’università di Firenze. Oltre alla passione per il vino condividiamo l’idea biodinamica per la gestione della campagna e, dopo anni di studi e seminari, da quest’anno è partito in azienda il percorso alla conversione, che non si riferisce solo alle pratiche colturali ma soprattutto a una percezione olistica della vita, dove la comprensione delle forze universali e delle energie cosmiche sul terrestre, determinano e caratterizzano il lavoro in vigna e l’uomo stesso”.

Ma Villa Le Sorgenti non è solo vino. Infatti, l’antica villa rinascimentale (costruita nel 1585, ndr) è anche una maison di charme di quattro stanze curatissime. “Questo – continua Ferrariè un rifugio a soli 15 minuti dal centro di Firenze; in un raggio di circa 80 km è possibile visitare i siti storici toscani più importanti, dal Monastero della Verna all’Abbazia di San Galgano, dal particolare parco naturale del Casentino alla meravigliosa area del Mugello. Senza dimenticare le bellissime città, da Arezzo a Pisa, passando per Siena”.

I vostri vini si aggiudicano il consenso degli addetti ai lavori, qual è il vostro segreto?
I nostri vini nascono dalla nostra uva, che cresce sulle nostre terre, che curiamo con le nostre mani. Ci sentiamo davvero artisti, che dalla campagna interpretano le esigenze di ogni singola vite, di ogni singolo grappolo che poi in cantina si evolve in nuova forma, il vino. Forse è davvero solo questo il nostro segreto, essere presenti ogni giorno, riuscire a non lasciarsi sopraffare da assurde logiche di mercato che poco calzano con il lavoro del vignaiolo o dell’enologo che dovrebbe solo accompagnare l’uva nel suo percorso evolutivo, per regalare al mondo una bottiglia di territorio e di carattere.

Quindi, che cosa è per voi la qualità?
Per noi qualità significa naturalità, associata al concetto di sano, pulito, non deviato da rifermentazioni e strani odori erroneamente scambiati per tipicità, né da additivi o coadiuvanti chimici.

Dal vino all’hospitality quali sono i punti di forza della vostra offerta?
L’ospitalità è stata la diretta conseguenza del nostro lavoro. Crediamo che il consumatore di vino debba avere, quando possibile, l’opportunità di toccare con mano la realtà di cui beve i nettari.

Comè strutturato il vostro complesso?
Oltre alla bellissima maison che proponiamo agli enoturisti e non solo, con piscina senza cloro ma sanificata con gli EM – ovvero microrganismi effettivi usati anche in biodinamiche, che agiscono sui processi di ossidoriduzione invertendoli – e al giardino con l’orto “prét-a-manger”, ci sono le terrazze con angolo barbecue e, ovviamente, colazioni naturali con la più attenta ricerca delle materie prime. Ma non solo, si possono organizzare diversi tipi di degustazioni, ovviamente guidate: dall’aperitivo a bordo piscina, dove la degustazione assume toni più informali e confidenziali, al wine tour didattico, che da anni viene proposto a tutti coloro che vogliono godere di una vera full immersion nel mondo del vino; dal safari nelle vigne, passando per la visita della cantina, fino alla degustazione nelle sale della villa.

Altre chicche?
Proponiamo dei suggestivi pic-nic nelle vigne: cestini con plaid per due o più persone, confezionati in fattoria e poi gestiti autonomamente dagli ospiti che se li godono o in un angolo dei tre ettari di parco oppure a spasso per le vigne tra i filari. Notevole anche la grigliata al vigneto Capaccio, dove un braciere e un tavolo si affacciano naturalmente sulla città di Firenze. Il vino è convivialità e condivisione: come l’arte, è più comprensibile se l’autore commenta e spiega l’opera con chi la gode.

Alessandra Iannello