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Il profumo di Maddalena

Il profumo di Maddalena

Eccezionale scoperta archeologica sui luoghi di Gesù
In questi tempi di feste, la notizia giunta nei giorni scorsi dalla Terra Santa suona ancora più straordinaria. È infatti avvenuto un eccezionale ritrovamento di prodotti cosmetici risalenti all’epoca di Gesù nel sito archeologico di Magdala, sul lago di Tiberiade, in Galilea, dove sono impegnati da diversi anni gli archeologi dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.

Nella vasta area archeologica è stato rinvenuto un ninfeo del I secolo che ha restituito reperti di grandissima importanza. Si tratta di preziose ampolle in ceramica e in vetro finissimo che contengono qualcosa riconducibile al “profumo della Maddalena“, con il quale si intende l’unguento usato dalla donna per ungere i piedi di Cristo.

Il ninfeo appartiene a un vasto complesso termale in uso ai tempi di Gesù. In una delle piscine sono stati riportati alla luce, eccezionalmente, piatti, coppe e vari oggetti d’uso comune in legno, probabilmente l’equipaggiamento dei soldati romani di stanza nella località. Il materiale è stato datato entro il 70 d.C., negli anni in cui tutto il sito fu abbattuto durante la campagna di Tito (66-67 d.C.), e deve la sua durata al fatto di essere rimasto sepolto sotto un pavimento costruito successivamente, nel III secolo.

L’umidità del contesto di Magdala rende ancora più eccezionale il ritrovamento di oggetti in legno, che si dimostrano preziosi documenti della vita quotidiana che qui, nel I secolo, si svolgeva florida, come raccontano le Antichità giudaiche di Giuseppe Flavio.

Ma la grande scoperta sono le numerose suppellettili femminili – oggetti per i capelli, per il trucco, spille – ritrovate sul fondo delle piscine frequentate dalle donne. Tra di essi, alcuni unguentari intatti e sigillati, contenenti ancora materia grassa. Forse gli stessi profumi e i balsami utilizzati dalla Maddalena per ungere i piedi di Cristo o, comunque, gli stessi prodotti cosmetici in uso al tempo di Gesù.

Ora le ampolle con il “profumo della Maddalena” sono state affidate ai laboratori di un’importante università italiana.