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I cocktail Made in Italy per il 2010

I cocktail Made in Italy per il 2010

Eleganti, raffinati e, soprattutto, leggeriIl Made in Italy torna a far parlare di sé anche nel mondo dei cocktail. Protagonisti indiscussi della prima metà del ‘900, i cocktail italiani, come il famoso Negroni, hanno conosciuto un lungo periodo di oblio, dovuto all’invasione di pestati” e “shakerati caraibici, come mojito e cocktail a base di tequila.
Per il 2010, tre giovani barman dell’AIBES (Associazione Italiana Barman e Sostenitori) lanciano la sfida con altrettanti cocktail, dai profumi di frutta del nostro territorio, impreziositi da sapori esotici e caratterizzati da una gradazione alcolica più bassa. 

Il primo cocktail, battezzato Italico, sarà il portabandiera nazionale ai prossimi campionati mondiali di cocktail in programma a Singapore. Realizzato da Tommaso Colonna, già nel nome rievoca la belle epòque, i caffè letterari, gli artisti del Futurismo. Nei colori è rappresentato il tricolore, con il verde di un inconsueto liquore al melone verde, il bianco del sorbetto al limone e il rosso delle fragole. Nel bicchiere, un intrigante incontro tra sapori asiatici, del lichee e del liquore di melone verde prodotto in Giappone, e i profumi mediterranei del sorbetto di limone italico. “E’ un cocktail fresco e dissetante, con una gradazione alcolica di soli 13 gradi, poco più di un normale bicchiere di vino rosso. Un cocktail pensato per le calde estati italiane, per rinfrescare e dissetare,  senza appesantire“, afferma Tommaso Colonna.

Nome che richiama i fasti del Futurismo anche per il secondo cocktail: Saetta. Ideato da Andrea Balleri, miglior barman italiano del 2009, miscela i sapori mediterranei del melone speziato al peperoncino ai profumi esotici del frutto della passione e dell’ananas. Il tutto servito con Aperol, uno tra i più famosi aperitivi italiani. “Ho voluto rivalutare e rilanciare l’Aperol, l’ingrediente che preferisco maggiormente, creando un cocktail che unisce sapori dolci, profumi speziati e freschezza dissetante“, commenta Andrea Balleri.

Infine Sognami, un cocktail che rinnova il mondo dei “pestati”. Presentato da Valentina Saccà, è preparato, come nella tradizione dei cocktail caraibici, pestando nel bicchiere zucchero di canna e lime, ma al posto del rum o della vodka utilizza il gin, nello specifico il Bombay Sapphire, apportando un intenso tocco europeo. Intrigante il mix di sapori nordici, con il succo di mela prodotto in Germania e la purea di lamponi, i profumi mediterranei del liquore di pesca e il tocco esotico del frutto della passione. Un risultato che sintetizza l’evoluzione più recente dei cocktail: dal gin, tipico dei cocktail europei e nordamericani dei primi del ‘900, al frutto della passione, ingrediente dei più recenti cocktail caraibici.

Italico
3.0 cl Grey Goose L’Orange (Martini & Rossi)
3.0 cl. Midori Liquore (Campari Italia)
3.0 cl. Verdemela (Toschi Vignola)
1.0 cl. Bols Lychese (F.lli Gancia & C.)
0,5 cl. Fragola (Toschi Vignola)
2.5 cl. Centrifugato Ananas
2.0 cl. Sorbetto Limone
Decorazione: lampone, buccia di limone, daikon, ribes, protea.

Saetta
3.0 cl. Absolut Pears (Pernord Ricard Italia)
2.0 cl. Aperol (Campari Italia)
2.0 cl. Passoa (F.lli Branca Distillerie)
5.5 cl. Centrifugato Ananas
2.5 cl. Sorbetto di Melone al peperoncino
Decorazione: daikon, mela verde, carota, melone giallo

Sognami
4.0 cl. Bombay Sapphire (Martini & Rossi)
2.0 cl. Liquore Pesca Monin (Velier)
2.0 cl. Purea Passion Fruit
6.0 cl. Succo Mela Monin (Velier)
2.0 cl. Lime a spicchi
1.0 cl. Purea di lampone
2.0 cl. Sciroppo si zucchero di canna Sugarville (Toschi Vignola)
Decorazione: Foglie di Ananas, ramboutan, frutti di bosco.

Danilo della Mura

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