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Gentleman si diventa

Reda assieme a Future Concept Lab traccia il ritratto del gentleman di oggi

Essere gentleman non è necessariamente una dote innata ma è un fatto di educazione: è una delle conclusioni presentate dalla ricerca commissionata da Reda, azienda biellese produttrice di tessuti pregiati in lana che da quattro generazioni serve le più note griffe mondiali del fashion maschile, all’istituto di ricerca Future Concept Lab. Si tratta di uno studio quali-quantitativo che ha tracciato il profilo del gentleman di oggi, per confrontare i valori dell’azienda con quelli del suo target di riferimento.

I nostri tessuti – spiega Ercole Botto Poala, Amministratore Delegato di REDA – non sono semplicemente ottimi prodotti del made in Italy, ma sono il risultato di tutti i valori in cui l’azienda crede ancora oggi, dopo oltre un secolo di attività”.

Gentleman si diventa

Secondo la maggioranza dei 30-40enni c’è ancora spazio nella società di oggi per i gentiluomini e la maggioranza degli intervistati si auto-percepisce come gentiluomo nella quotidianità, con un punteggio del 70% circa.
E’ interessante sottolineare che non si nasce gentleman ma, per la maggior parte degli uomini (62.5%) e delle donne (53.5%), lo si può diventare con l’educazione.

Ne è emersa una definizione che si fonda principalmente su un nucleo forte di valori e comportamenti, su una interiorità che si legge nei modi e nei gesti e che si completa e arricchisce con un’esteriorità ben codificata.

Un gentiluomo oggi è soprattutto un uomo eticamente corretto, rispettoso, cortese e disponibile verso gli altri. I suoi modi e i gesti esplicitano questi valori all’esterno. Gli atteggiamenti che lo contraddistinguono sono le buone maniere di una volta e l’educazione (per il 38% degli uomini e il 42,3% delle donne), le piccole cortesie verso gli altri (25% degli uomini e 29,5% delle donne) e il rispetto (20,5% degli uomini e 17% delle donne).

Nell’immaginario collettivo degli intervistati, è una persona comune. I personaggi che popolano l’attualità politica e mediatica in genere dell’Italia di oggi non sembrano proprio rappresentare il concetto di gentleman. Solo la categoria degli imprenditori sembra raccogliere una parte più consistente di consensi.

Classicità, discrezione, edonismo, originalità

La dimensione dell’esteriorità è una conseguenza diretta della dimensione interiore del gentleman di oggi: l’eleganza contemporanea è innata, all’insegna della discrezione, rimanda all’immagine classica, secondo nuove regole di purezza e essenzialità. È un “natural gentleman”: un uomo spontaneo e autentico, che indossa abiti adatti all’occasione in cui si trova e si sente a proprio agio con essi.
Si veste per piacersi (per il 79,2% degli uomini e per l’89,5% delle donne) e ha sempre un tocco di fantasia che personalizza il suo aspetto (per il 69,2% degli uomini e il 74% delle donne).

L’abito di sartoria (per il 72,2% degli uomini) emerge come il must del guardaroba, per la consapevolezza di vestire un capo unico, ma c’è sempre un pizzico di originalità. Bandito il jeans.

Nel gentiluomo moderno il lusso non è nel possesso del meglio, ma nel goderlo.
Le forme del lusso contemporaneo coinvolgono la molteplicità dei sensi, sono entrati a far parte della vita quotidiana sottoforma di piccoli gesti edonistici e nella scelta degli accessori (orologio di pregio per il 59,8% degli uomini – i guanti per il 51.2% degli uomini – il fazzoletto da taschino per il 47% degli uomini), siano essi di moda, tecnologia o arredo. La ricerca personale e l’originalità di pezzi unici sono la chiave per godere di piccoli lussi personali.
Il campione

L’indagine di FCT, avviata nel febbraio 2007, ha approfondito il tema del gentiluomo contemporaneo attraverso interviste telefoniche ad un campione composto da 400 uomini e 200 donne tra i 30 e i 50 anni, rappresentativi delle corrispondenti classi socio-demografiche a livello nazionale e nelle singole aree geografiche.

www.reda.it

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