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Fabrizio Politi, stilista del mare

Fabrizio Politi, stilista del mare

Intervista al fondatore di Fashion Yachts

Cantieri Navali Fashion Yachts è una tra le aziende che in Italia, nel 2008, hanno fatto più parlare di sé. Lo scorso anno è stato importante, con un fatturato di 50 milioni di euro, cresciuto del 100% rispetto al 2007, e il conseguimento degli ambiziosi obiettivi del business plan 2007-2010, con un ampliamento del mercato per quanto riguarda l’area europea ed extraeuropea. Dati importanti, che testimoniano l’ascesa del cantiere che, nell’ultimo anno, ha realizzato sedici imbarcazioni, prodotti esclusivi “senza compromessi” e assolutamente taylor made.

La produzione si è allargata in due anni da tre a quattordici modelli, suddivisi in due linee di produzione: la linea Fashion Yachts, Luxury Open Motor Yachts, che produce dal Fashion 55’ al Fashion 85’ in vetroresina e kevlar, e dal Fashion 88’ Diamond al Fashion 150’ Diamond in lega leggera e alluminio; la Politi Navi, brand lanciato nel 2008 per coprire il mercato dei mega yachts. La produzione è in acciaio e alluminio da 35 a 85 metri, con la possibilità di realizzare yachts off-line.

Per il 2009 le prospettive sono ottime, con new entry, in termini di mega yachts. Per la linea Fashion Yachts ci sarà il Fashion 88’ Diamond, con l’innovativo hard top in cristallo sostenuto da una struttura in carbonio, che sarà la barca del 2009. Inoltre, sono da poco iniziati i lavori per un secondo ampliamento della superficie produttiva del cantiere.

Al timone dell’azienda l’imprenditore milanese e toscano di adozione Fabrizio Politi, che in otto anni, dalla nascita del cantiere nel 2001, ha saputo impostare l’azienda in modo snello e capace di adeguarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato. Stilista del mare, Politi ha l’ambizione di declinare il concetto di fashion in tutto ciò che lo circonda.

Luxgallery.it ha chiesto a Fabrizio Politi di parlare della sua esperienza lavorativa e del suo rapporto con il mare.

L’anno 2008 si è concluso per Fashion Yachts in maniera ottimale e le aspettative per il 2009 sono buone. Qual è il segreto del vostro successo?
La nostra crescita aziendale si può attribuire al fatto che abbiamo un prodotto esclusivo e diverso, sia in termini di brand sia di prodotto. Abbiamo proposte differenti rispetto a ciò che è presente sul mercato; di più, ci siamo creati un nostro mercato di persone che amano la filosofia espressa dal brand e che vengono soddisfatte solo da noi. Si tratta di una piccola nicchia, che rappresenta però per noi, che produciamo 10-12 barche all’anno, un immenso bacino di clientela.

A quali aree di mercato guardate con maggior interesse?
In questo momento non c’è una concentrazione di tipo geografico per il tipo di prodotto che produciamo e per le quantità, non è nostro interesse focalizzarci su un territorio, affrontiamo il mercato in maniera globale. Quello che vogliamo è conquistare un cliente, non un Paese.

È importante internet per un brand che fa parte del mondo del lusso?
Importantissimo, perché è la prima vetrina per la nostra azienda. È davvero il primo contatto verso l’esterno, un biglietto da visita per far percepire la nostra qualità, la serietà e l’immagine.

Come è nata la sua passione per il mare?
Ho avuto la grande fortuna di crescere in una casa in cui la finestra della mia cameretta dava sul mare, davanti al porto di Livorno. Il mare e le barche hanno sempre fatto parte della mia vita.

Quali altre grandi passioni ha?
Senza dubbio il lavoro e la famiglia.

Che cosa cerca chi sceglie un Fashion Yachts?
Un prodotto esclusivo, di qualità, il risultato di un grande impegno e di ricerca tecnologica.

Qual è il futuro del made in Italy per quanto riguarda la nautica?
Sono certo che la leadership mondiale della nautica made in Italy possa ulteriormente rafforzarsi.

La soddisfazione più grande della sua attività professionale?
Vedere realizzato quello che un tempo era solo nella mia mente, anche se già chiaro e lucido.

Che cosa la rende più felice e cosa la intristisce?
Mi rendono felice la famiglia e il vedere la realizzazione di progetti per cui mi sono impegnato molto. Mi rende infelice, invece, vedere l’invidia di alcune persone.

Caterina Varpi