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Esclusività su due ruote

Esclusività su due ruote

Intervista a Dario Tognoli, American Wheels

Per chi ha la passione delle due ruote, una moto creata su misura, customizzata, può essere davvero il sogno di una vita. I customizer più celebri del mondo operano negli Usa e in Nord Europa, ma anche in Italia c’è una realtà di eccellenza. E’ a Brescia, si chiama American Wheels Motorcycles ed elabora o realizza artigianalmente moto esclusive che per valore, creatività, performance e bellezza sono al pari delle loro “sorelle” straniere. Ce ne parla Dario Tognoli, titolare di American Wheels Motorcycles.

Quando è nata American Wheels?
La storia della nostra azienda è cominciata nel 1992 come attività imprenditoriale vera e propria, ma la passione per le moto è cominciata ben prima. Ho avuto la fortuna di aver fatto di una passione un’attività.

Come sono stati gli inizi?
Negli anni in cui abbiamo cominciato era quasi tabù fare delle trasformazioni come quelle che operavamo noi. Siamo partiti proponendole pian piano, la gente non era abituata a questo, poi però ha cominciato a richiedere le cose particolari che creavamo. Siamo stati invitati a esporre in diverse fiere e manifestazioni. Tanto per dire, sei anni fa il Motorshow di Essen, in Germania, ci chiese un prototipo da usare come “mascotte della fiera”. Si mossero le persone del Motorshow per venirlo a prendere e ce lo restituirono a fine fiera perfetto e intatto. La IP Italia ci invitò a presenziare con un altro prototipo alla fiera dedicata ai motori che si svolge a Genova, mentre la birra Bud ci contattò per presenziare a una loro manifestazione in America. Tutti eventi che, oltre a grandi soddisfazioni, ci hanno portato tanta pubblicità.

Come nasce una vostra moto?
I desideri dei committenti che vengono da noi sono diversissimi. Così, quando il cliente si affaccia lo ascoltiamo, annotiamo le sue esigenze e preferenze, a volte porta delle immagini a cui si è ispirato; poi realizziamo dei disegni preparatori e, definito il progetto, iniziamo il lavoro. A volte durante la costruzione il progetto iniziale subisce delle variazioni: noi vogliamo dare al cliente il massimo della disponibilità, siamo quindi aperti e flessibili a qualsiasi variazione.

Come mai?
Spesso il cliente desidera che la propria moto sia costruita con esclusività, utilizzando componenti non reperibili in commercio, per cui li realizziamo noi personalmente, così che saranno veramente unici: dal parafango al serbatoio, al telaio, agli scarichi, ecc… Per certi componenti eseguiamo il disegno del pezzo e lo facciamo realizzare a officine esterne specializzate e attrezzate con macchine 3D.

Chi è il vostro cliente tipo?
Abbiamo clienti che si fanno eseguire riparazioni o trasformazioni su Harley già esistenti e clienti che si fanno costruire la moto da zero.

Lavorate solo su Harley Davidson?
Quasi esclusivamente. Abbiamo molte richieste, ma dire di sì a tutti e accontentarne solo una parte non rientra nella nostra filosofia.

L’esclusività, nel vostro caso, è data anche dal prezzo. Quanto costa una vostra moto?
L’esclusività non è accessibile a tutti, proprio perché la realizzazione di veicoli fuoriserie non ha basi di partenza definite: ogni moto è un progetto e le varianti toccano ogni singola parte, di conseguenza il prezzo.

C’è una moto da cui le è dispiaciuto separarsi?
La prima che abbiamo costruito. Ora è qui in negozio, in vendita: il cliente dopo alcuni anni ha deciso di cambiarla. Tra l’altro, a questa è legato un bell’episodio. Durante un’esposizione a un motoraduno all’interno dell’Autodromo del Mugello, dove eravamo ospiti, una bellissima ragazza si avvicinò alla moto, sfiorò il serbatoio con le dita, senza toccarlo, sussurrando al suo compagno: “Darei qualsiasi cosa pur di avere questa moto”. Bene, il proprietario si emozionò a sentire quelle parole: fino ad allora non si era davvero reso conto di quello che possedeva.

I vostri sono pezzi unici? Quante moto producete all’anno?
Sono tutti pezzi unici e la nostra produzione varia di anno in anno. Negli ultimi dieci anni ne abbiamo realizzate una quarantina. In Italia siamo i maggiori produttori di moto fuoriserie.

Quanto ci vuole a realizzarne una?
Non c’è un tempo preciso, ogni moto richiede un impegno diverso a seconda del progetto: indicativamente direi 3-4 mesi. Per questo non possiamo prendere troppe commesse insieme. Al momento abbiamo sei moto in costruzione, più due molto particolari che, per richiesta dei clienti, saranno consegnate non prima di due anni.

Avete clienti vip?
Qualcuno, questo è normale, come li ha Marcus Walz in Germania, Arlen Ness negli Usa e altri ancora.

A proposito di estero… Il vostro mercato è solo italiano?
Sì, copriamo tutta l’Italia. Non siamo pronti per affrontare la complessa burocrazia estera, senza contare che ogni nazione ha già i propri colossi; abbiamo in cantiere delle idee per il mercato italiano ed estero alle quali stiamo lavorando, per scaramanzia le sveleremo a tempo debito.

Crisi. Vi tocca, non la sentite…?
La sentiamo un po’, ma sui lavori minori come le trasformazioni o le riparazioni. Sulle moto da costruire, al momento non ne risentiamo.

Che differenze ci sono, secondo lei, tra possedere un’auto di lusso e una moto di lusso?
Un’auto di lusso è un bene molto bello, ma a volte troppo evidente; può esserlo anche una nostra moto, ma generalmente, seppur molto belle e lussuose, le moto sono meno appariscenti, soprattutto se costruite con la testa, con gusto e con l’arte di saper amalgamare tra loro le varie componenti. Le nostre moto sono come una bella donna: basta poco per farla risaltare. Quindi, chi cerca il buon gusto sa che da American Wheels lo troverà.

http://www.americanwheels.it/

Davide Passoni