x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Cocktail rings

Cocktail rings

Secondo incontro con la nostra esperta di gioielli Manuela Venati

Il termine “cocktail ring” identifica un anello con pietra colorata di grandi dimensioni, appariscente ed eccentrico, indossato preferibilmente solitario, durante eventi quali vernissage o cocktail: in tali occasioni l’abbigliamento deve essere formale ma non eccessivamente da sera (perfetto il classico ed intramontabile tubino).
 Il tocco estroso nel gioiello concentra l’attenzione sul perfetto bilanciamento dei due contrasti (semplicità estrema – ornamento vistoso).

Tale aggettivo pare sia stato coniato  all’epoca del proibizionismo in America: partecipare a delle feste illegali era considerato molto trendy, non solo per il fatto di infrangere la legge con bevande proibite, ritrovi segreti ed elitari, ma di condire il tutto con grande stile, gesticolando ad ogni sorso di liquore per amplificare attraverso la gemma, l’impatto visivo del gioiello che riconduceva alla personalità di chi lo indossava.

La popolarità raggiunse il culmine negli anni ’50 e ‘60, epoca in cui i party nell’alta società  divennero eventi molto ambiti, seppur perdendo l’accezione iniziale “proibita”.

Attualmente sussiste una forte confusione nell’identificare correttamente un cocktail ring: non si tratta solo di anelli molto grandi!

E’ necessaria la presenza di una pietra colorata preziosa o semipreziosa, cabochon o faccettata, di notevole dimensione, e l’incassatura deve essere a griffes: sono degli ottimi esempi a tale riguardo gli anelli della collezione ”Diorette”,”incroyable & merveilleuses”,”miss Dior” di Dior, la collezione di anelli “Inde mysterieuse” di Cartier, Tiffany cocktail ring, e ”mon desir a toi” di Mauboussin, cocktail ring BCI di Bulgari.

Possono essere indossati indifferentemente all’anulare destro o al medio a seconda dell’ingombro, ma tassativamente va evitato l’anulare sinistro che si riserva alla fede matrimoniale o all’anello di fidanzamento.

L’utilizzo di pietre semipreziose di minor valore commerciale (quarzo ialino, rosa, ametista, citrino, fumè, topazio azzurro, iolite e granato) ha allargato l’utilizzo del cocktail ring ad un uso quotidiano più esteso, dalla mattina alla sera, relegando solo i modelli più impegnativi (peridoto, tormalina, berillo, tanzanite) dal tramonto in poi.

La visibilità ed il forte impatto ne hanno presto  stimolato la rapida diffusione e sono divenuti dei must indossati dai vip del mondo del cinema e dello spettacolo internazionali.

Manuela Venati