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Clarins si fa Spa

Clarins si fa Spa

Christian Laurent, amministratore unico di Clarins ItaliaA soli 12 chilometri da Siena, nel cuore di quella campagna toscana che ha fatto da sfondo ai capolavori dei più illustri pittori, sorge Borgo La Bagnaia. Il restyling di questo antico borgo medievale non lo ha alterato ma ne ha rivalutato la storia e le tradizioni, con l’intento di creare un centro polivalente rivolto a un ospite di prestigio.

Qui, oltre alla struttura di hospitality di altissimo livello, al campo da golf a 18 buche e al ristorante La Voliera, c’è il Buddha Wellness Center. Le acque di questa Spa arrivano direttamente dalla fonte di Santa Caterina che, fin dall’antichità, aveva fama (confermata oggi da rigorose analisi) di alleviare i dolori; vi ricorsero Papi, cardinali e principi, persino Lorenzo il Magnifico e forse Enrico VIII insieme con la sua amante Anna Bolena. La Buddha Wellness Spa è dotata di una sala fitness completa di attrezzature tecnologiche, 10 cabine per massaggi e trattamenti, sale dal colore tibetano e una piscina interna.

Partner della Buddha Spa è Clarins: infatti, oltre a numerosi massaggi di diverse ispirazioni etniche (dallo shiatsu al thailandese) è possibile regalarsi una parentesi di bellezza e relax con l’esclusivo metodo di Trattamento Clarins, viso e corpo, interamente manuale. “Oggi – spiega Christian Laurent, amministratore unico di Clarins Italiaabbiamo quasi 20 Spa in tutto il mondo di cui tre in Italia (oltre a Borgo La Bagnaia, ci sono quella di Palazzo Arzaga a Calvagese della Riviera, sul lago di Garda in provincia di Brescia, e quella del Royal Hotel Carlton di Bologna, ndr). In Italia vorremmo trovare delle location di livello a Milano, a Roma e in Sardegna”.

Quindi la diversificazione è la vostra risposta al momento di crisi del mercato?
Effettivamente la crisi si sta prolungando più del dovuto e i volumi della cosmetica non sono cresciuti dal 2000 a oggi perché il consumatore ha preferito investire nei trattamenti di estetica o nei soggiorni nelle Spa. La ricerca della bellezza si è evoluta su più fronti mentre il canale del selettivo è rimasto immobile. Noi siamo usciti due anni fa dalla Borsa di Parigi per poterci muovere in maniera più flessibile e cercare nuovi campi d’azione. Oltre alle Spa abbiamo stretto un accordo con Coin per una serie di shop in shop. A oggi ne abbiamo attivati sei, ma il planning prevede una implementazione nel corso dei mesi.

Altri progetti?
Abbiamo avviato le Skin Spa, una formula che prevede delle cabine Clarins all’interno di importanti istituti di bellezza. In tutto il mondo ci sono circa 100 Skin Spa di cui tre in Italia. Questa formula è molto apprezzata perché, oltre ai trattamenti in istituto, vengono consigliati i prodotti per continuare a godere degli stessi benefici anche a casa.

Oltre a queste innovazioni, come state operando sui prodotti tradizionali?
Da 5 anni abbiamo congelato i prezzi dei prodotti di maquillage e da 3 quelli dei trattamenti. Questa politica ci ha avvicinato molto al consumatore e ci ha portato a essere il primo gruppo del selettivo in Europa. Inoltre, abbiamo realizzato una taglia big dei prodotti più richiesti e li abbiamo messi sul mercato con un prezzo più basso. Il nostro successo si deve anche alla diversificazione sia per età sia per genere dei nostri utilizzatori. Infatti, a partire dallo scorso marzo abbiamo inserito una linea di prodotti viso per le giovanissime che arricchisce l’offerta al femminile.

Ci sono novità anche per il segmento fragranze?
La nostra divisione profumi è composta da cinque brand: Thierry Mugler, Azzaro Parfums, Porsche Design Fragrances, David Yurman e Swarovski, che hanno generato, nel 2009, un fatturato globale che ha superato i 300 milioni di euro. Ultima in ordine di tempo, lanciato pochi giorni fa e che sarà nelle profumerie da settembre, è la fragranza Womanity di Thierry Mugler, legata a un progetto molto ambizioso: Womanity.com, un sito interattivo realizzato in inglese, francese, spagnolo, italiano e portoghese, dove donne e uomini si confrontano circa la propria definizione di Womanity, ovvero che cosa significa essere donna oggi.

Come si posiziona l’Italia nel business globale del gruppo?
Clarins Italia genera un fatturato di circa 100 milioni di euro (quello del Gruppo supera il miliardo, ndr) e siamo fra i primi tre player del mercato. La quota tra fragranze e Clarins è pressoché paritetica, mentre il fatturato Clarins è 80% trattamento e 20% maquillage. Stiamo assistendo a una crescita del settore uomo che oggi rappresenta l’8% del nostro giro d’affari.

Alessandra Iannello