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Barbados, eco-avventure

Barbados, eco-avventure

Idee per vacanze green

Da un lato il Mare dei Caraibi, dall’altro l’Oceano Atlantico, e in mezzo una natura rigogliosa, fatta di montagne, gole nella foresta tropicale, grotte e riserve naturali: questa è Barbados.

Una piccola isola caraibica, che sorprende il viaggiatore per la varietà di esperienze e scenari che vi può trovare. Gli amanti dell’eco-turismo e della vacanza attiva non rimarranno delusi: ecco alcune idee da non perdere, in vista di un viaggio autunnale o invernale e perché no, in vista del Natale 2010.

Il viaggio nella natura dell’isola non può che partire da Welchman Hall Gully a St. Thomas: si tratta di una gola, originata dalla crollo del soffitto di una grotta, all’interno della foresta tropicale, dove passeggiare tra piante di noce moscata, bamboo, palme, fiori esotici e fare incontri con le green monkey, le “scimmie verdi” simbolo dell’isola.

Da Welchman Hall Gully, si accede a Harrison’s Caves: le grotte, situate nel centro dell’isola rappresentano un fenomeno naturale raro nei tropici. Con abbondanza di stalattiti, stalagmiti, ruscelli, laghi e cascate, gli speleologi sono concordi nel considerare la Crystal Room delle Harrison’s Caves tra le caverne più belle al mondo.

Gli amanti dei fiori devono segnare in agenda tre indirizzi: Andromeda Gardens, Flower Forest e Orchid World. Affacciati alla selvaggia costa orientale dell’isola, a St. Joseph, i giardini botanici Andromeda sono tra i più ricchi di tutti i Caraibi. Si possono ammirare esemplari di orchidea, palma, felce, bouganville, begonia, ibiscus, heliconia e cactus. Si trova invece nell’entroterra la Flower Forest, dove vengono conservati numerosi e rari esemplari di fiori e piante tropicali. Orchid World, invece, circondata dalle piantagioni di canna da zucchero, ospita più di 20.000 esemplari di orchidea, con varietà provenienti da Tailandia, Singapore, Hawaii e Stati Uniti, oltre che specie endemiche di Barbados.

St. Nicholas Abbey, invece, ospita, in uno spazio di oltre 160 ettari, una delle ultime piantagioni di canna da zucchero rimaste intatte nell’isola, gole tropicali, foreste di mogano e giardini lussureggianti. Ma il vero capolavoro è la residenza coloniale, splendido esempio dello stile architettonico del XVII secolo, inusuale per una casa caraibica.

E ancora, situata all’interno di una foresta di mogano, la Barbados Wildlife Reserve ospita green monkey, cervi, lontre, monguste, iguana, tartarughe in libertà. Un panorama da non perdere è quello offerto da Barclay’s Park, lungo il versante orientale dell’isola: luogo ideale per ammirare l’Oceano Atlantico che bacia la costa est di Barbados, magari durante una gita a cavallo.

Nel punto più a nord dell’isola da non perdere la Animal Flower Cave: la grotta prende il nome dagli anemoni di mare, definiti fiori animali, di cui sono stati trovati numerosi esemplari nelle sue piscine naturali.

Il modo migliore per immergersi nella natura di Barbados è con escursioni a piedi o in sella a un cavallo. A St. Peter, sul lato occidentale dell’isola, Arbib Nature and Heritage trail è un’escursione che permette di scoprire la misteriosa Whim Gully, con i suoi alberi di fico barbuto e i massi di origine corallina, osservare il raccolto alla Warleigh Plantation, ascoltare i racconti delle guide sulla vecchia Barbados e fare un bagno nella spiaggia di Heywoods.

Nella costa est invece, si trova l’Highland Adventure Centre: qui si possono scegliere tra diversi percorsi a piedi o in bicicletta, attraverso alberi di frutti esotici come mango, guava e paw-paw sulle colline di Barbados.

www.visitbarbados.org