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Apreamare, nautica tra passato e futuro

Apreamare, nautica tra passato e futuro

Intervista a Cataldo ApreaHa una lunga storia il cantiere Apreamare, una storia di famiglia che ha portato l’azienda ad essere negli anni un punto di riferimento della nautica da diporto per la progettazione e produzione del tipico gozzo sorrentino.

Dal 1849, anno in cui Giovanni Aprea ha dato inizio alla sua attività artigianale, numerose imbarcazioni da pesca, a remi, a vela, a motore sono nate nel cantiere, tra tradizione e innovazione: ad esempio, negli anni del secondo dopoguerra l’applicazione sui gozzi di motori di derivazione automobilistica.

La passione per le imbarcazioni è una tradizione di famiglia che si tramanda di generazione in generazione e Cataldo Aprea, attuale Presidente di Apreamare S.p.A., diviene da giovanissimo un maestro d’ascia. Il suo ingresso nel cantiere di famiglia segna un’importante svolta nella storia dell’azienda. Animato da idee innovative, Cataldo decide infatti di dar vita nel 1983 ad una ditta individuale per poi fondare nel 1988, insieme all’imprenditore Salvatore Pollio, l’Apreamare S.r.l. Sfruttando in modo nuovo le esperienze maturate a fianco del padre, Cataldo inizia a disegnare e costruire secondo uno stile risultato di un equilibrio tra le caratteristiche avanzate e il rispetto di un’antica tradizione navale.

Dopo aver conquistato il mercato statunitense ed europeo, il 2001 è un anno fondamentale per lo sviluppo di Apreamare: diviene prima una società per azioni e, successivamente, entra a far parte del Gruppo Ferretti. La proficua collaborazione con una delle aziende leader nel settore nautico, consente alla società delle famiglie Aprea e Pollio di crescere ed affermarsi in nuovi importanti mercati.

Non solo: nel 2002 prende infatti avvio la costruzione del Polo Nautico di Torre Annunziata, attuale sede di Apreamare S.p.A. ed uno dei più importanti cantieri nautici nel bacino Mediterraneo.

Passano gli anni e la passione delle famiglie Aprea e Pollio per il mestiere nautico e la navigazione rimane immutata: convinti così di poter realizzare, oggi più di ieri, i desideri di tutti coloro che amano e vivono il mare, i soci fondatori decidono, dopo nove anni di esperienza nel Gruppo Ferretti, di riacquisire il controllo diretto dello storico marchio, dando così inizio ad un nuovo stimolante viaggio.
È il 24 marzo 2010: il giorno del “ritorno in famiglia” di Apreamare.

Uniche nel loro genere per design, qualità dei materiali, artigianalità della lavorazione ed elevato livello di tecnologia, sono caratterizzate dall’impiego di legni pregiati, tessuti raffinati, finiture curate nei minimi dettagli, nel pieno rispetto dell’antica tradizione nautica sorrentina. Molte sono anche le caratteristiche completamente personalizzabili, dal colore dello scafo ai tessuti e complementi d’arredo passando per le essenze dei legni.

L’articolata gamma Apreamare comprende oggi due linee: la classica linea dei gozzi reinterpretati in chiave moderna (dai 28 ai 64 piedi) ed una linea di yacht dal design originale e sofisticato, denominata Maestro (dai 51 agli 82 piedi).

Cataldo Aprea ha raccontato a Luxgallery la sua esperienza e il suo amore per il mare.

Come si coniuga un mestiere così antico come quello del maestro d’ascia con le esigenze della nautica moderna?
Sicuramente la formula che ho sempre seguito nella mia vita, sia privata che professionale, è avere tanta passione e tanta buona volontà. Solo questo può aiutare a raggiungere dei traguardi importanti, oltre che il duro e costante lavoro. La seconda formula che ho seguito e che continuo a seguire è avere sempre una particolare attenzione alle esigenze dei clienti e dei mercati di cui fanno parte. Perché, vede, ogni mercato ha esigenze diverse e modi di vivere il mare, e conseguentemente la barca, diversi.

Quali sono i plus delle imbarcazioni Apreamare?
Le nostre barche sono costruite per prediligere la sicurezza e la navigabilità, in un solo termine quella che io chiamo “marinità”.

Quali sono i vostri progetti futuri?
Sicuramente tanti. Tutti stanno prendendo forma, ma ne parleremo man mano che verranno presentati.

A cosa si dedica nel tempo libero?
Al dolce far nulla. Amo stare con la mia famiglia. Oltre ad un figlio trentenne, ho due bambini di otto e due anni con i quali mi diverto durante il mio tempo libero.

Qual è la sua meta preferita per le vacanze?
Le mie mete preferite per le vacanze sono i posti poco affollati. Amo le isole Egadi, dove mi reco ogni anno. Anche le isole Pontine, in particolare Ventotene, sono particolarmente preferite da me e dai miei familiari.

Caterina Varpi